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09/10/2016 Gilera day. Le moto Gilera alla Dakar

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le moto di bigBore

Aperto da bigbore, 01 Settembre 2011, 01:00:24

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bigbore

update CB1

oggi nel pomeriggio coadiuvato da smallbore, che omrai da tempo mostra un sano e spiccato interesse per i veicoli a due ruote di papà, abbiamo avviato il CB1.  E' stato necessario smontare completamente il carburatore, il classico SHA 14-12, che era completamente ingommato. Messo a bagno nel mio mix speciale di acetone e petrolio lampante nel barattolo apposito ed ermetico rimarrà li, penso, fino a domani mentre per avviare il CB1 ho preso un altro 14-12 e messo un getto adeguato (54). Cinque pedalate e il mostriciattolo ha ripreso vita e collaudato nel cortile di casa; tutto ok! e funzionano persino tutte le luci e il clacson :o. Credo che quel motorino abbia pochissimi km sul gobbo, la gomma posteriore che credo sia originale ha ancora tutto il battistrada coem pure il rigato anteriore. C'è da sistemare il cavalletto che ha una gamba piegata e quindi non regge il motorino, alla leva dx manca la sfera di sicurezza che si deve essere spezzata in un volo dal cavalletto come testimonierebbe pure la manopola che è danneggiata, per il resto è come mamma gilera l'ha fatto 30 anni fa!
Tranquilli che le foto arrivano, ma per fare due scatti da poco, giusto per fare vedere, non li faccio e quindi mi dedicherò con cura al compito a breve.
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

bigbore

mi rendo conto adesso che il patrimonio fotografico perso o meglio sparito assieme al furgone e tante altre cose anni fa sarebbe adesso assai utile sia per documentare sia per rinfrescare la memoria che comincia ad appannarsi; sebbene certe cose sono rimaste impresse indelebilmente, altre invece si confondono nel "rumore di fondo" costituito dal patrimonio di posti, eventi, mezzi, persone, suoni, odori, immagini che è ormai la mia memoria. Nondimeno a sentire parlare voi di moto, di certe moto e di cose fatte e vissute ecco che riaffiorano delle cose. Ebbene quando Rc-True ha parlato del suo "catramone" mi sono ricordato del mio morini corsaro... pace all'anima sua

Correva l'anno 1978 o forse già 1979 e mentre giravo per le vie della mia zona (a milano) mentre cercavo un tornitore sommariamente indicatomi nelle prime traverse di viale monza mi imbattei in quello che poi sarebbe diventato il mio primo 125!...In una città come milano dovete sapere che possedere l'automobile spesso implicava pagare un garage essendo poco raccomandabile lasciare in strada moto o auto che fosse ed essendo relativamente rari i box privati, per cui fare il garagista con annessa officina era, a quanto pareva, attività di sicura remuneratività con conseguente ampia offerta di garage più o meno economici (ma le auto parcheggiate fuori in strada erano tante lo stesso). Insomma a milano in quell'epoca i garage erano tanti e sempre pieni talchè spesso questi garagisti facevano "pulizia" dei veicoli di clienti morosi o "scomparsi" buttando letteralmente fuori moto e/o auto non più paganti e "dimenticate" da mesi se non anni. Sopratutto con le moto capitava che le portassero fuori parcheggiandole in modo da dare impiccio sul marciapiede o la strada cosicchè il "ghisa" di quartiere poi era costretto a farle rimuovere stanando di conseguenza il proprietario datosi alla macchia. Ebbene mentre passavo, un garagista stava riservando lo stesso trattamento a un morini corsaro che dalla polvere che aveva addosso era da tempo "moroso". Fu subito un colpo di fulmine tra me e lei... e accordatomi con il garagista che fungeva da ruffiano in pochi giorni diventai proprietario di un 125 pagato tutto sommato poco, se non ricordo male 60.000 lire più trapasso. Per quanto detto prima non ho più fotografie del mio morini 125 che all'epoca era solo una moto vecchia e scassata di poco valore; allego una fotografia di un morini simile a quello che ho avuto giusto per dare una idea di cosa e come :smiley: fosse

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"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

RC_true

Mizzica..Big..Il Morini Corsaro!! Una base incredibile!
Ci potevi fare una enduro (Il Gritti col Morini Ranzani faceva sfracelli!!)..oppure una bella stradale (come mi sembra hai detto di aver fatto)...comunque sarebbe stata una SIGNORA MOTO!!!
Dai...raccontaci cosa gli hai fatto!

Ahhhh...ti dirò di più: io una moto road race con una base simile (magari Gilera 150/175..per rimanere nel nostro giardino...anche se devo ammettere che il Morini....sigh...è anche più bello, come motore!!!) prima o poi me lo faccio: sai che fanno la rievocazione della Milano-Taranto...e quella gara è una cosa che mi ha sempre affascinato in maniera allucinante...e anche se io sono un "Tacchettato dentro", pensare di farmi 1200Km "ventre a serbatoio" e tutti i passi appenninici su una motoretta che non fa più dei 120....ma che curva solo a pensarlo...beh....mi intrippa anzichenò!!!!!!!!!!!

Tizio.8020

Se vuoi farti una "Milano Taranto" ti presto la moto di mio padre (ma è da restaurare tutta!), una Capriolo 75 Sport.

bigbore

@Rc-True
:opsss: telaio ROnzani.

C'era anche il Rottigni, gran manico pure lui che correva con i morini regolarità ma adesso torniamo al mio morini corsaro.
Appena preso, sebbene avesse le gomme andate, mancasse l'ogiva del terminale di scarico, batteria putrefatta, sella rotta, pedale di avviamento assente, ero assai oltre il settimo cielo, completamente euforizzato dal possesso di un 125 e pure quattro tempi, cioè, voglio dire, mica quella roba sibilante come i benelli 2c o il malanca 125 o il dilgante laverda zundapp 125 e men che meno le aborrite vespa, ero entrato a pieno diritto nel novero dei motociclisti veri, autorizzato a guardare con malcelata superiorità tutti i 50ini... se solo avesse voluto avviarsi la maledetta. Perchè dovete sapere che io non posso entrare in possesso di una moto o presunta tale che sia subito funzionante, tutta e bene, devo invece passare attraverso un processo più o meno lungo di ripristino; inclinazione autolesionista? Gusto della sfida? Dopo aver pulito fino nei più reconditi angoli il carburatore, verificato oltre ogni possibile dubbio la presenza e costanza della scintilla, dopo aver percorso kilometri in avviamenti a spinta (mancava la pedivella del KS) la maledetta non partiva, ne sembrava disposta a farlo dura com'era a spingerla e smuovere il motore. Quello era il mio primo 4T e per me era una novita non da poco per cui nessuna meraviglia che mi sfuggisse il fatto che il motore non girasse tanto bene, c'era qualcosa che non andava... la teoria la conoscevo ma difettavo di quella praticaccia operativa che mi avrebbe permesso di scoprire quasi subito perchè si ostinasse a non andare. Fedele al mio motto "meccanico giammai", allora per necessità oggi per scelta, mi accollai l'onere di smontare il motore per capire quale malvagio incantesimo attanagliasse il motore del mio morini. Era il primo 4T che smontavo ma tutto sommato non ci misi molto a capire quale fosse l'arcano soprattutto quando un componente meccanico ti grida in faccia:"sono rotto!". C'era una astina piegata, quella che comandava la valvola di aspirazione, piegata tanto da non farla aprire (e poi anche quella dello scarico non era tanto dritta) in breve capii perchè il morini era diventato un inquilino moroso e perchè non funzionava. Da quel giorno inizia la mia carriera di cliente di Perfetti, lo storico concessionario morini di via Bramante a Milano. Devo ammettere che in tanti anni da me di soldi non ne prese poi molti sia perchè i miei morini si erano mostrati tegragoni ad ogni maltrattamento sia perchè molti ricambi erano "generici" e si potevano trovare senza andare dal concessionario, sia perchè le visite ai demolitori si intensificarono scovando pezzi utili ai miei loschi piani, quanto loschi non sapete, per ora :laugh:

"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

RC_true

Hai ragione...Big...RONZANI...evidentemente si è trattato di un lapsus ingenerato da quel satanasso di Linus che ha ormai fatto entrare nel nostro immaginario collettivo il Marco RANZANI come una presenza naturale....ognuno di noi (almeno per quelli che vivono in Lombardia!)  ha un RANZANI nella porta accanto!!!!!.

Dai...aspetto impaziente la lista delle modifiche che avrai sicuramente fatto a quel Corsaro!

bigbore

ebbene dopo aver scoperto la causa del mancato funzionamento del motore, cosa poteva fare un giovane squattrinato, eccitatissimo e ansiosissimo di "consumare" il primo giro sul suo primo 125? raddrizzare alla meno peggio le astine storte... che diamine!  :rotolol:
E cosi feci, martello, tavoletta di legno e... termosifone di casa (appartamento in palazzo inizio 900, dotato di monumentali termosifoni di ghisa con i piedi fatti a zampa di leone ma per me perfetti allo scopo di...incudine). Insomma il risultato non sarà stato da piano di riscontro ma le due astine erano dritte quanto basta per averne le valvole governate. E infatti bastò, non solo per avere il motore finalmente funzionante ma anche per arrivare da perfetti a cercare due astine nuove e dritte come si deve dopo parecchi giorni di uso. Certo, il motore andava ma faceva il rumore di una macchina da cucire a livello di punterie. L'astina a banana, cioè quella più storta riprese a piegarsi quasi subito visto che non era comunque più rettilinea ma bastava recuperare il gioco e finchè c'era registro si andava, quando poi il motore ammutolì di nuovo perchè l'astina scappava dal puntalino, due martellate di "ripristino" e andai da perfetti a comprarle, sostituite al volo li davanti o quasi mentre il tram che passava da li rasentava me e il morini. Fu un ottima scuola motoristica quella del corsaro, sostituire le astine al volo in pochi minuti era roba che mandò il Mario (Perfetti) in visibilio  :laugh:
Le due astine non erano uguali come lunghezza perchè se non ricordo male l'aspirazione era sul puntalino più esterno e quindi stava di sbieco rispetto all'altra, l'asse di rotazione dei bilanceri e l'asse di rotazione dell'albero a camme erano perpendicolari tra loro. Si toglieva il coperchio valvole svitando tre o quattro viti da 10 si svitava un dado da 10 onde togliere una vite che bloccava il perno dei bilanceri sfilato il quale venivano via i bilanceri e quindi le astine erano a portata di mano, bastava sfilarle e sostituirle ributtandole dentro il condotto e apoggiandole al puntalino giusto che si trovava nel piano flangia della base cilindro, prima l'aspirazione e poi lo scarico, bilanceri in posizione, rimettere il perno, bullone di bloccaggio, controllo del gioco valvole e poi rimettere il coperchio. Il tutto senza smontare sovrastrutture visto che c'era lo spazio.
Come andava il morini? mi ricordo che mi soddisfece ma per poco, certo la coppia di un 125 4t era ben superiore ai 50ini ma speravo di più. Cambio a 4 marce e una velocità che forse raggiungeva i 100km orari, frenava poco e una posizione di guida definibile intollerabile persino da un fachiro, questo a livello macroscopico. Il CB1 elaborato che avevo andava poco meno. Ovviamente non potevo lasciare una mia moto in quello stato, sorvolando sulle luci puramente consolatorie e da soddisfacimento formale del codice della strada, sorvolando sul fatto che una moto di progetto anni 50 non poteva essere al pari di quelle più recenti, iniziai il mio progetto di update del corsaro.... ha! quasi dimenticavo, il cambio a destra non fu un problema bensì il freno posteriore che non riuscivo a modulare bene perchè il piede Sx non era abituato, diventai però "ambidestro" visto che di morini sotto le chiappe me ne sono passati un po... insomma cambio a DX o SX prima in su o giu mi faceva un baffo  8)
Un motore a 5 marce rimediato dopo una rapida ricerca e pagato, ahimè caro mi ricordo, ma fu la base di partenza per una trasformazione degna del nome, per giunta non aveva la testa con le alette belle rotonde bensì la famosa testa squadrata dei morini più performanti, sopratutto dei morini regolarità verlicchi o ronzani. Quel motore fu una vera nave scuola per me, non solo perchè si poteva fare parecchio con pochi mezzi ma sopratutto perchè indistruttibile. Ha sopportato le peggiori sevizie sia puramente meccaniche quali fuorigiri pazzeschi, scaldate da fonderia, carburazioni magrissime, scarichi liberissimi o tappatissimi ma ammetto che però sull'olio non lesinavo, il suo castrol GTX (o quello che era ma sempre castrol) non gli mancava anche perchè lo perdeva da tutte le parti dopo le mie "elaborazioni" un pochetto raffazzonate poco riguardose delle flangiature  :rotolol: una moto inglese sarebbe apparsa ermetica al confronto  :rotolol: :rotolol: usavo ermetico (quello che odora di resina di abete) e la pasta rossa ma niente da fare, i piani delle flange erano un campo di battaglia ma non potevo certo perdermi in dettagli quali la spianatura  :rotolol: :rotolol: :rotolol:
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

RC_true

Citazione di: Tizio.8020 il 04 Febbraio 2012, 00:36:39
Se vuoi farti una "Milano Taranto" ti presto la moto di mio padre (ma è da restaurare tutta!), una Capriolo 75 Sport.


Bella ,Tizio...fammi vedere una fotina che valutiamo il lavoro da fare!!!

RC_true

Citazione di: bigbore il 05 Febbraio 2012, 22:46:21
ebbene dopo aver scoperto la causa del mancato funzionamento del motore, cosa poteva fare un giovane squattrinato, eccitatissimo e ansiosissimo di "consumare" il primo giro sul suo primo 125? raddrizzare alla meno peggio le astine storte... che diamine!  :rotolol:
E cosi feci, martello, tavoletta di legno e... termosifone di casa (appartamento in palazzo inizio 900, dotato di monumentali termosifoni di ghisa con i piedi fatti a zampa di leone ma per me perfetti allo scopo di...incudine). Insomma il risultato non sarà stato da piano di riscontro ma le due astine erano dritte quanto basta per averne le valvole governate. E infatti bastò, non solo per avere il motore finalmente funzionante ma anche per arrivare da perfetti a cercare due astine nuove e dritte come si deve dopo parecchi giorni di uso. Certo, il motore andava ma faceva il rumore di una macchina da cucire a livello di punterie. L'astina a banana, cioè quella più storta riprese a piegarsi quasi subito visto che non era comunque più rettilinea ma bastava recuperare il gioco e finchè c'era registro si andava, quando poi il motore ammutolì di nuovo perchè l'astina scappava dal puntalino, due martellate di "ripristino" e andai da perfetti a comprarle, sostituite al volo li davanti o quasi mentre il tram che passava da li rasentava me e il morini. Fu un ottima scuola motoristica quella del corsaro, sostituire le astine al volo in pochi minuti era roba che mandò il Mario (Perfetti) in visibilio  :laugh:
Le due astine non erano uguali come lunghezza perchè se non ricordo male l'aspirazione era sul puntalino più esterno e quindi stava di sbieco rispetto all'altra, l'asse di rotazione dei bilanceri e l'asse di rotazione dell'albero a camme erano perpendicolari tra loro. Si toglieva il coperchio valvole svitando tre o quattro viti da 10 si svitava un dado da 10 onde togliere una vite che bloccava il perno dei bilanceri sfilato il quale venivano via i bilanceri e quindi le astine erano a portata di mano, bastava sfilarle e sostituirle ributtandole dentro il condotto e apoggiandole al puntalino giusto che si trovava nel piano flangia della base cilindro, prima l'aspirazione e poi lo scarico, bilanceri in posizione, rimettere il perno, bullone di bloccaggio, controllo del gioco valvole e poi rimettere il coperchio. Il tutto senza smontare sovrastrutture visto che c'era lo spazio.
Come andava il morini? mi ricordo che mi soddisfece ma per poco, certo la coppia di un 125 4t era ben superiore ai 50ini ma speravo di più. Cambio a 4 marce e una velocità che forse raggiungeva i 100km orari, frenava poco e una posizione di guida definibile intollerabile persino da un fachiro, questo a livello macroscopico. Il CB1 elaborato che avevo andava poco meno. Ovviamente non potevo lasciare una mia moto in quello stato, sorvolando sulle luci puramente consolatorie e da soddisfacimento formale del codice della strada, sorvolando sul fatto che una moto di progetto anni 50 non poteva essere al pari di quelle più recenti, iniziai il mio progetto di update del corsaro.... ha! quasi dimenticavo, il cambio a destra non fu un problema bensì il freno posteriore che non riuscivo a modulare bene perchè il piede Sx non era abituato, diventai però "ambidestro" visto che di morini sotto le chiappe me ne sono passati un po... insomma cambio a DX o SX prima in su o giu mi faceva un baffo  8)
Un motore a 5 marce rimediato dopo una rapida ricerca e pagato, ahimè caro mi ricordo, ma fu la base di partenza per una trasformazione degna del nome, per giunta non aveva la testa con le alette belle rotonde bensì la famosa testa squadrata dei morini più performanti, sopratutto dei morini regolarità verlicchi o ronzani. Quel motore fu una vera nave scuola per me, non solo perchè si poteva fare parecchio con pochi mezzi ma sopratutto perchè indistruttibile. Ha sopportato le peggiori sevizie sia puramente meccaniche quali fuorigiri pazzeschi, scaldate da fonderia, carburazioni magrissime, scarichi liberissimi o tappatissimi ma ammetto che però sull'olio non lesinavo, il suo castrol GTX (o quello che era ma sempre castrol) non gli mancava anche perchè lo perdeva da tutte le parti dopo le mie "elaborazioni" un pochetto raffazzonate poco riguardose delle flangiature  :rotolol: una moto inglese sarebbe apparsa ermetica al confronto  :rotolol: :rotolol: usavo ermetico (quello che odora di resina di abete) e la pasta rossa ma niente da fare, i piani delle flange erano un campo di battaglia ma non potevo certo perdermi in dettagli quali la spianatura  :rotolol: :rotolol: :rotolol:

Bene...sul motore abbiamo capito che ti sei impratichito abbastanza...ma sulla ciclistica, COSA CI HAI FATTO!?!?!?
Sarai mica andato in giro con la sella bicolore molleggiata .."a molle"...e con le forcelle e gli ammortizzatori con i coperchi di protezione!?!?!?

E i parafanghi...dai.. non ci posso credere che hai lasciato quelli in lamiera...che avevano tanta lamiera che ci potevi fare una nave!!!

E il manubrio...non è possibile che hai tenuto il tipo "Sport"!!!!!!!!!!!

bigbore

#54
ehhhh quanta fretta!, ovviamente no che ho lasciato la moto con la sua ciclistica... ma ti pare... :laugh: ma rammento che la foto che ho messo non è il morini mio ma uno che gli somiglia trovata in rete. Tra l'altro sto ancora cercando nel mare magnum del web il mio corsaro che era una versione sportiveggiante. Comunque per placare la tua sete ti posso solo anticipare che suppergiù era diventata cosi:

[attachimg=1]

semimanubri of course
freno anteriore scovato da un demolitore dalle parti di varese un doppia ganascia
ecc ecc

faceva la sua scena quando la usavo
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

bigbore

guarda! ho pure trovato la foto del telaio.

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RC_true

Citazione di: bigbore il 06 Febbraio 2012, 00:44:06
ehhhh quanta fretta!, ovviamente no che ho lasciato la moto con la sua ciclistica... ma ti pare... :laugh: ma rammento che la foto che ho messo non è il morini mio ma uno che gli somiglia trovata in rete. Tra l'altro sto ancora cercando nel mare magnum del web il mio corsaro che era una versione sportiveggiante. Comunque per placare la tua sete ti posso solo anticipare che suppergiù era diventata cosi:

semimanubri of course
freno anteriore scovato da un demolitore dalle parti di varese un doppia ganascia
ecc ecc

faceva la sua scena quando la usavo

Se era simile a quella...ma senza il cupolino e con un doppia ganascia anteriore...ALLORA ERA UNO SPETTACOLO!!!!

I serbatoi Morini..con quelle sensualissime gobbe...mi hanno sempre fatto un sangue assoluto!!!
Mi ricordo che avevo un mezzo modello Protar del bialbero 250...ed il sebatoio era la cosa che mi rimiravo di più!

bigbore

visto che in pratica mi dicono che sono prolisso arrivo subito ad elencare le modifiche eseguite sul povero morini che magari sperava in una vecchiaia felice e invece...

sul motore di interventi fatti con criterio nessuno, fatti senza criterio.... tanti, troppi. E lo già detto che quel motore è stato una scuola quindi non meravigliatevi :laugh: memore dei lusighieri risultati ottenuti sui 50ini a due tempi la mia presunzione era assurta a livelli altissimi e quindi sono intervenuto pesantemente nella testata (visto che sul cilindro non potevi farci niente... certo che mai e poi mai avrei pensato di togliere una fascia elastica, vero Rc_true? :laugh: ) La mia ricetta era semplice, mettere il carburatore più grosso che potevo e lo scarico più libero che potevo pertanto con albero flessibile e una fresa a sfera cominciai ad allargare il condotto di aspirazione per raccordarlo al grosso VHB 30 di provenienza guzzi rimediato non ricordo come. Alla fine il condotto rassomigliava a un imbuto che partiva 30 e finiva se non erro alla valvola di aspirazione da 22. Il lavoro retrospettivamente parlando era un abominio fluidodinamico ma non solo, perchè nella foga allargatoria sfondai il condotto poi prontamente chiuso con della saldatura oltre ad essere tut'altro che liscio ed omogeneo, sembrava più una caverna scavata nella roccia a suon di esplosioni :laugh:
Per lo scarico trovai un bel tromboncino, libero ma proprio libero e con quello la mia elaborazione era conclusa a livello motore perlomeno nelle mie intenzioni. A parte il rumore che mi faceva sentire un agostini sulla MV ma senza le stesse prestazioni, la moto effettivamente aveva guadagnato ma era piutosto scarburata. Ora che avevo nella mia illusione un portento di motore dovevo lavorare sulla ciclistica, in primis la posizione di guida. Vai a capire perchè ma era con le gambe avanzate e pedane alte e il manubrio "sport" cioè basso e stretto sulla testa di forcella, le ginocchia incocciavano nei gomiti, in pratica guidavi messo alla gogna.... solo l'eta giovane e appassionata mi salvava da danni permanenti alla colonna vertebrale :rotolol: poi mi feci delle pedane arretrate ma solo poi perchè avevo una certa reticenza a levare le pedane del passeggero e.... qui lo ammetto  [cheesy] allo scopo di far salire le ragazze che certamente avrebbero voluto fare un giro con me; le sto aspettando ancora adesso  :rotolol: :rotolol: :rotolol: :rotolol: mi resi presto conto che le femmine preferivano il benelli 2C o la vespa primavera da ignoranti e incompetenti quali erano pertanto tolsi le pedane originali e mi feci un supporto per mettere le pedane come le volevo io arretrate e alte.
ciao raga vado a  :hardsleep: domani sveglia alle 5,30
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

RC_true

Citazione di: bigbore il 06 Febbraio 2012, 23:12:26
visto che in pratica mi dicono che sono prolisso arrivo subito ad elencare le modifiche eseguite sul povero morini che magari sperava in una vecchiaia felice e invece...

sul motore di interventi fatti con criterio nessuno, fatti senza criterio.... tanti, troppi. E lo già detto che quel motore è stato una scuola quindi non meravigliatevi :laugh: memore dei lusighieri risultati ottenuti sui 50ini a due tempi la mia presunzione era assurta a livelli altissimi e quindi sono intervenuto pesantemente nella testata (visto che sul cilindro non potevi farci niente... certo che mai e poi mai avrei pensato di togliere una fascia elastica, vero Rc_true? :laugh: ) La mia ricetta era semplice, mettere il carburatore più grosso che potevo e lo scarico più libero che potevo pertanto con albero flessibile e una fresa a sfera cominciai ad allargare il condotto di aspirazione per raccordarlo al grosso VHB 30 di provenienza guzzi rimediato non ricordo come. Alla fine il condotto rassomigliava a un imbuto che partiva 30 e finiva se non erro alla valvola di aspirazione da 22. Il lavoro retrospettivamente parlando era un abominio fluidodinamico ma non solo, perchè nella foga allargatoria sfondai il condotto poi prontamente chiuso con della saldatura oltre ad essere tut'altro che liscio ed omogeneo, sembrava più una caverna scavata nella roccia a suon di esplosioni :laugh:
Per lo scarico trovai un bel tromboncino, libero ma proprio libero e con quello la mia elaborazione era conclusa a livello motore perlomeno nelle mie intenzioni. A parte il rumore che mi faceva sentire un agostini sulla MV ma senza le stesse prestazioni, la moto effettivamente aveva guadagnato ma era piutosto scarburata. Ora che avevo nella mia illusione un portento di motore dovevo lavorare sulla ciclistica, in primis la posizione di guida. Vai a capire perchè ma era con le gambe avanzate e pedane alte e il manubrio "sport" cioè basso e stretto sulla testa di forcella, le ginocchia incocciavano nei gomiti, in pratica guidavi messo alla gogna.... solo l'eta giovane e appassionata mi salvava da danni permanenti alla colonna vertebrale :rotolol: poi mi feci delle pedane arretrate ma solo poi perchè avevo una certa reticenza a levare le pedane del passeggero e.... qui lo ammetto  [cheesy] allo scopo di far salire le ragazze che certamente avrebbero voluto fare un giro con me; le sto aspettando ancora adesso  :rotolol: :rotolol: :rotolol: :rotolol: mi resi presto conto che le femmine preferivano il benelli 2C o la vespa primavera da ignoranti e incompetenti quali erano pertanto tolsi le pedane originali e mi feci un supporto per mettere le pedane come le volevo io arretrate e alte.
ciao raga vado a  :hardsleep: domani sveglia alle 5,30


Ma chi è che ti dice queste cose...dimmelo che lo SCOMUNICO!!!!!

E poi...meglio essere PROLISSO che avere un PROLASSO....dai che tra prolissi ci si intende!!!!

Urca..rispetto la tua esigenza ...ma te ci fai apposta a buttare là l'esca ed aspettare che abbocchino!!!!! Mi tocca aspettare a domani sera per  conoscere tutte le specifiche finali!!!!!

bigbore

come da richiesta del folto pubblico (sara mica solo rc-true ???) per allietare la loro pausa pranzo e nel contempo smorzare la noia che ho addosso ad aspettare che si ricostruisca un RAID da 650terabyte (spero di cavarmela prima di notte) ecco che proseguo la storia del corsaro.
Per concludere il primo step elaborativo del motore applicai un contagiri, una moto racing che si rispetti non può esserne priva che diamine! e così tolsi la stumentazione CEV consistente in due miserrimi strumentini da 50 di diametro per mettere un suntuoso, megagalattico contagiri preso da un demolitore, la donatrice era una yamaha RD quelle bicilindriche 2t come questa:
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la moto era incidentata, un classico tipo di sinistro, con ruota, forcella e telaio piegato e pure il contagiri era danneggiato con una abrasione e il vetro crepato... meglio così perchè lo pagai poco o meglio, sempre caro per me :smiley:
Adesso il morini si avviava a diventare un vero purosangue, dovevo solo riuscire a montarlo cosa che feci con la consueta arte di arrangiarsi. Me ne venni fuori con un supporto high tech in fibra............................................................................. lignea :laugh: ottenuto ruband.... ehmmm prendendo a prestito un pezzo di mobilio di casa  :rotolol: Ma insomma cosa avreste fatto voi al mio posto! cercavo un pezzo di legno che avesse un foro circolare e di spessore non esiguo. Vabbene direte, il foro lo potevi fare lo stesso e usavi che so.... un fondo di cassetta...NO! usai un ripiano di ciliegio :o del mobiletto bar portabottiglie che si trovava in un angolo del salotto, già forato e della misura giusta pergiunta come potevo quindi rinunciare) in quanto teneva appunto le bottiglie in piedi ma attenzione, agii in modo estremamente astuto perchè presi il fondo tanto le bottiglie appoggiavano lo stesso sul fondo del mobiletto  :fiufiu:
Nessuno se ne accorse anche perchè quel mobiletto era di sola e pura figura sia perchè a casa mia gli alcolici non si usavano sia perchè le eventuali occasioni che avrebbero giustificato l'apertura del mobiletto erano assai remote (più di un rimborso IRPEF però) come pure il fatto che si notasse l'assenza del pezzo asportato  :hihi: cosa non si farebbe per la passione delle moto  :rotolol: :rotolol:
Il supporto high tech era realizzato ma purtroppo il rinvio non era rapportato giusto per cui anche con poco arrivavo alla zona rossa se non erro sui 9000 giri vabbe' il contagiri da effetto scenico c'era, forse valeva più lui di tutto il resto :rotolol: ma almeno il conforto psicologico c'era eccome ovverosia sempre in zona rossa! qualcosa sul genere molletta e cartolina nei raggi della bici. Quindi con il supporto high tech e strumentazione a diametro differenziato ero proiettato nel gotha delle esclusive moto da competizione. Poi venne il momento del freno anteriore. Con tutte quelle prestazioni (il motore morini girava tanto ma poi all'atto pratico.... andava più di una vespa pero! sia chiaro, per vincere le garette tra amici al parco lambro dovevo giocare sul piano prestazionale ciclistico e così il misero tamburo anteriore doveva essere sostituito con altro. Il disco era inarrivabile mentre un grosso tamburo credevo, e giustamente, di trovarlo e infatti così accadde. Trovai un tamburone laverda doppia camma che però mi costrinse a un rifacimento di tutto l'avantreno oltre ad essere pesante quanto mezza moto. Alla fine tutto l'avantreno cioè forcella e piastre venne sostituito per montare il freno da paura, in origine il tamburo era accoppiato con un cerchio da 19 e io lo montai sul cerchio da 18 del morini... col ferrario di arcore che si eprimeva con colorite espressioni in gergo brianzolo per assemblare un tamburo che era poco più piccolo del cerchio :rotolol: :rotolol: :rotolol: però riusci nel suo intento... ormai mi conosceva come quello dei lavori strani (tra le atre cose avevo messo un mozzo conico grimeca sul CB1 davanti). La frenata era diventata portentosa ma così tanto che feci pure un pauroso volo in avanti quando diedi una strizzatina un poco brusca alla leva e meno male che avevo (quasi) sempre il casco. alla fine per frenare dovevo accarezzare la leva tirando deeeeeelicatamenteeeee perchè l'effetto autoavvolgente della ganascia era modulabile come l'effetto di una sbarra buttata dentro il raggi così dopo lunga meditazione e altri voli dovuti al bloccaggio della ruota compresi che dovevo disabilitare una ganascia se volevo frenare senza patemi. To be continued
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".