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Tubo freno, come capire se è andato

Aperto da 61u53993, 16 Dicembre 2013, 20:56:25

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61u53993

Effettivamente la forcella è alquanto "morbida". Piccola domanda off topic : ma la revisione della forcella va fatta ogni tot km oppure ogni tot anni?

luciano

Citazione di: 61u53993 il 17 Dicembre 2013, 16:48:24
Effettivamente la forcella è alquanto "morbida". Piccola domanda off topic : ma la revisione della forcella va fatta ogni tot km oppure ogni tot anni?

:opsss:   :OT:
e qui ti addentri in un altro bagno di lacrime e sangue, se la forcella non presenta giochi tra boccole e canne cambia solo l'olio e al massimo i paraoli, altrimenti se devi rifare le boccole AUGURI, non si trova + nulla delle Paioli PDU41

fine  :OT:
Una domanda non è mai indiscreta, una risposta può esserlo. (Oscar Wilde)

errare è umano, ma per fare veri disastri serve la password di root

61u53993

Citazione di: DakoBox il 17 Dicembre 2013, 15:59:03
Se posso permettermi, per esperienza personale ho sempre riscontrato nelle Dakota-XRT (che hanno lo stresso impianto frenante anteriore) una pessima resa del freno anteriore.
Ciò è dovuto a:

-Rapporto di torchio idraulico della pompa e pinza a mio avviso troppo "blando" dovuto, probabilmente, a scelte progettuali volte a non mettere in crisi una forcella un pò lunga e cedevole e, conseguentemente, la stabilità della moto in fase di frenata.

-L'utilizzo di un tubo in gomma anzichè in treccia ( io ho montato un tubo di un Aprilia RX in inox "mascherato" con della termorestringente nera) che si dilata visibilmente durante le strizzate di leva.

-La qualità della pinza a doppio pistoncino che ha la pessima prerogativa di aprirsi quando va sotto sforzo.Infatti la piastra in ferraccio che forma l'appoggio della pastiglia interna flette.

-La difficoltà di spurgo della pinza stessa: rimane una microbolla nella sede del pistoncino inferiore e io ho trovato valido spurgare l'impianto con la pinza perfettamente verticale in modo di avere il forellino di comunicazione fra le due camere pistoncino concomitante con l'eventuale bolla.
Altra "tecnica" è quella di svincolare dal gambale la pinza, bloccare il pistoncino superiore e spingere l'inferiore con un morsetto in modo di portarlo a fine corsa e vuotare la camera, poi bloccarlo e premere il pistoncino superiore nello stesso modo (attenzione al trabocco della vaschetta olio della pompa); liberare tutto, montare la pinza e portare i pistoncini a contatto con le pastiglie e il disco pompando lentamente.

In conclusione l'unica cosa che posso fare è spurgare tenendo la pinza verticale (ruota dritta quindi? Oppure per verticale intendi "la linea immaginaria che passa per i centri delle circonferenze descritte dai profili dei pistoncini deve essere perpendicolare al suolo"?

DakoBox



«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

DAKOBG

Spero che negli acquisti delle pompe freno, che sia un modello o l'altro, si tenga presente il diametro del pistoncino...che nessun venditore ne indica la misura. ;)
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

61u53993

Piccola domanda, dopo aver rifatto lo spurgo ho notato che tenendo una notte intera a leva del freno anteriore tirata il giorno dopo la corsa è più corta e la frenata più decisa, praticamente perfetta. Questo è sintomo di una spurgo fatto male oppure può essere dovuto ad altro?

DakoBox

la tecnica di tenere pinzato il disco per una intera notte è una prerogativa dei "druidi" di ancienne memoria: non so chi ti abbia consigliato tale magheggio ma anche io, seguendo le indicazioni di un mecca d'antan, nell'applicazione di tale pratica ho riscontrato un miglioramento dell'azione frenante.
Non mi chiedere per quale motivo ciò avvenga perchè ragionandoci sopra non mi spiego per quale principio fisico tenendo in pressione il sistema avvenga un miglioramento dell'efficacia frenante, anche perchè ,così facendo, il circuito è isolato completamente dall'ambiente esterno visto che il pistoncino della pompa è portato oltre il foro di compensazione situato nel fondo della vaschetta.
presumo avvenga un qualche effetto molecolare indotto dalla grande pressione nel circuito che porta alla migrazione delle particelle "aeree" dell'impianto verso l'esterno (ma non so proprio da dove...forse dalle tenute), sarebbe auspicabile una dritta da parte dei sapienti del forum tipo Duc27 o Brownc.


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

61u53993

A questa cosa forse posso risponderti io, l'impianto è ovviamente isolato dall'ambiente esterno quindi l'ipotesi che le molecole aeree escano da qualche parte è alquanto improbabile   :smiley: quello che penso io che accada  (ne capisco qualcosina di chimica) è che le eventuali molecole di vapore/aria presenti nell'olio dei freni (che come ben sappiamo è molto igroscopico) ad 1atmosfera (la pressione "normale" quindi quella a cui è soggetto il liquido quando non è premuta la leva) il vapore è sottoforma aerea (che è uno stato "comprimibile") , mentre a pressioni maggiori passa allo stato liquido (che è uno stato "incomprimibile") e quindi la frenata risulta più decisa.

È lo stesso fenomeno che accade quando i sub che sono emersi troppo in fretta e quindi sono a rischio di embolia (bollicine di azoto nei vasi)  vengono tenuti in camera iperbarica (che ha una pressione maggiore del normale) per far si che le eventuali bolle di azoto (allo stato aereo, che sono pericolosissime) passino allo stato liquido

rv250ngr

Citazione di: 61u53993 il 13 Gennaio 2014, 19:00:36
quello che penso io che accada  (ne capisco qualcosina di chimica) è che le eventuali molecole di vapore/aria presenti nell'olio dei freni (che come ben sappiamo è molto igroscopico) ad 1atmosfera (la pressione "normale" quindi quella a cui è soggetto il liquido quando non è premuta la leva) il vapore è sottoforma aerea (che è uno stato "comprimibile") , mentre a pressioni maggiori passa allo stato liquido (che è uno stato "incomprimibile") e quindi la frenata risulta più decisa.

Se cosi' fosse.....

Citazione di: rv250ngr il 16 Dicembre 2013, 22:03:53
....oppure il liquido precedente era ormai "acqua" e nella sostituzione ne e' rimasto in giro...

Quindi prova a sostituire nuovamente il "liquido freni".


                                            :ciao: Giovanni


Un piccolo pasto non ha mai ucciso nessuno.

Se gia' mi stai mungendo,non pretendere anche di tagliar bistecche

61u53993

Ho cambiato tre volte liquido freni da settembre ad oggi, con un dot4 aperto a settembre quindi ancora buono.

rv250ngr

 [sad].......resta la pompa.... [sad]


                     :ciao: Giovanni
Un piccolo pasto non ha mai ucciso nessuno.

Se gia' mi stai mungendo,non pretendere anche di tagliar bistecche

DakoBox

Premetto che nasco,vivo e, probabilmente morirò ignorante, ma sono curioso verso ciò che non mi spiego
In effetti la Tua è una risposta plausibile e rispondente al problema a cui inizialmente anche io dall'alto della mia nescienza mi ero maldestramente aggrappato.
MA, avevo anche escluso in quanto ebbi a domandarmi per quale motivo lo stato "liquido" debba continuare a mantenersi anche quando la pressione cessa di esistere dal momento che al mattino la leva del freno viene liberata.
In pratica mi domando: se cessa l'effetto premente nel circuito, conseguenzialmente dovrebbe cambiare lo stato della molecola da liquido a gassoso facendo si che il freno torni istantaneamente ad uno stato qualitativo precedente alla "cura", mentre in realtà così non è dato che il miglioramento permane.
Anche nell'efficace esempio riportato inerente la decompressione iperbarica che ben conosco (sono un sommozzatore di vecchia data), le molecole di  azoto gassoso che si formano nel circolo arterioso a seguito di una maldestra risalita vengono (perdona la semplificazione) "rispinte" in una condizione normale nel flusso sanguigno ed espulse tramite gli alveoli polmonari, quindi fuori dal "circuito".
 


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

CFASD

 :azz: mi son perso...
quella della pinza premuta la notte, giuro, mi mancava. sperimenterò.

per la pressione, ma i liquidi sono comprimibili?
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

61u53993

Ti rispondo subito, non tutte le reazioni, fortunatamente, sono istantanee. È per questo che la leva bisogna tenerla premuta una notte intera e non 10 secondi. Ed è lo stesso motivo per cui per perdere l'effetto "placebo" (chiamiamolo così) occorre, almeno per la mia moto è così, all'incirca una giornata.
Se la reazione fosse istantanea come dici tu, allora dovrebbe essere istantanea anche la reazione inversa, per cui ad ogni frenata tutte le molecole di vapore si trasformerebbero in Acqua e ogni volta che lasceremmo il freno si ritrasformerebbero nuovamente in gas. Quando invece così non è, ne è la prova appunto questo effetto placebo che abbiamo tenendo la leva premuta per una notte ; se il gas si trasformasse istantaneamente in liquido ad ogni frenata noi avremmo sempre una frenata perfetta e non sentoremmo nessun miglioramento tenendo la leva premuta una notte.
Non so se rendo l'idea  :)

61u53993

I liquidi sono praticamente incomprimibili.