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Il vero spirito della dakar

Aperto da fanelliale, 08 Agosto 2017, 18:50:50

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fanelliale

Non so quanti tra voi sono appassionati di dakar o viaggi avventura in generale, ma io quando leggo certe storie mi entusiasmo.
A dir poco stoico!
Dimostrazione di come lo spirito di conpetizione, possa andare in secondo piano.

http://www.parisdakar.it/henno-van-bergeijk-dakar-xt500/#/?playlistId=0&videoId=0

pegaso_grigio

Sebbene la sabbia non sia la strada, difficile competere con mostri che vantano una cavalleria tripla della tua, ma arrivare in fondo è sempre e comunque una grande impresa per uomo e mezzo. :clap: :clap: :clap: :moto :moto :moto
A volte la "macchina" del tempo.... è soltanto una moto


La cura per ogni cosa è l'acqua salata!  Il sudore, le lacrime o il mare.


A piedi cammino, con l' auto viaggio, con la moto sogno.

alex67

Molto interessato e devo dire che le gare le seguivo quando Paris - Dakar era davvero Paris -Dakar . Il mitico Cyril Neavu con una moto praticamente di serie ...e poi come non ricordare l'eroico Beppe Gualini ...e poi le Gilera la loro impresa nella classe Marathon e poi via verso i prototipi .....Grazie per aver risvegliato questi ricordi sopiti dal tempo ...Quel tempo in cui avevo l'entusiasmo nel cuore e le ali ai piedi !  :grazie1000:
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

Andrea Righini

Ai tempi l'ho seguito con affetto questo matto , bravo e grande invidia  :)

C'è gente che fa cose impossibili e ci riesce , l' invidio per questo  :clap: :clap:

NdR io l'XT 500 l'ho scartata per fare il Motorally in Italia nel lontano 88 ?? forse non mi ricordo  e sono una grandissima pippa ad andare in moto , figurati te se potevo affrontare una Dakar , che testa hanno per farcela , bravissimi  !!!!!!

Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi.
L'enduro non è uno sport di contatto, è uno sport di collisione... il ballo è un sport di contatto !!

.... la frase non è mia , l'ho adottata

Tgm50

Per gli appassionati di fuoristrada degli anni 80, la Dakar era un sogno proibito, irraggiungibile, una corsa solo per piloti temerari disposti a tutto, e inavvicinabile dal lato economico.
Nell'ottobre del 1988, un bel giorno il mio ex titolare ( Ivan Saravesi ) mi chiama dicendomi di passare da Birbes che doveva farmi una proposta. Bruno durante il rally dei Faraoni era caduto malamente, e doveva sospendere l'attività agonistica per diversi mesi, essendo già iscritto alla Dakar e siccome il regolamento prevedeva che ogni team con un camion in gara doveva avere almeno 4 moto iscritte da assistere durante la corsa, era uscito il mio nome come meccanico (assistenza veloce in moto) per seguire al meglio gli altri 3 piloti. Mi chiese di pensarci qualche giorno per poi decidere. Io avevo tanta esperienza come meccanico, avevo corso per anni nel motocross e nella regolaritá, ma non avevo mai visto un road book od un trip, però la risposta fu immediata: vengo vengo.
Così con un bel colpo di fortuna cominciò la mia avventura alla prima delle quattro Dakar a qui ho partecipato. Allego qualche foto, e appena posso scriverò altri particolari

lucahusa

Quando si parla di Dakar,
è difficile essere indifferenti, (vero Ale?) ed ora che il "caro" TGM ha acceso la miccia non può non raccontare qualche aneddoto e postare qualche foto..
io sono come al solito curiosissimo :ita

liba

volentieri vi racconto le mie esperienze, ma non sono mai oro colato. Per cui se volete, ascoltate provate e copiate, ma se poi non va bene.. non voglio nè responsabilità nè giudizi gratuiti. a vostro rischio e pericolo. Vi avevo avvisato

milo


Tgm50

Essendo in vacanza ho sicuramente più  tempo per poter scrivere di questa grande avventura che è stata la Dakar. Il treno era passato ed io lo avevo preso al volo, ancora oggi sono molto grato a tutte quelle persone che mi anno permesso di partecipare alla corsa più affascinante al mondo nel settore motoristico fuoritrada. La moto che mi era stata affidata per partecipare alla competizione africana era una Honda XR 600, equipaggiata con il minimo indispensabile dei componenti speciali per i rally africani. Vi era montato un serbatoio Acerbis da 45 litri ( modello costruito in origine per la moto Guzzi versione Dakar) un porta road Book elettrico, un trip Ico, un altro trip manuale, la sella con all'interno lo spazio per alloggiare la radio dalise, una bella borsa in quoio per gli attrezzi e una borraccia per l'acqua sempre Acerbis come prevede il regolamento. Come sempre siamo arrivati al giorno della partenza per Milano ( dove ci sarebbe stato un raggruppamento di tutti gli equipaggi italiani) che la moto in questione era finita, ma non era stata provata. Partii per la mia prima Dakar subito in moto direttamente da Brescia in una mattina di nebbia con una temperatura nettamente sotto zero, alla volta di Milano per il collaudo di finitura del mezzo. La moto era perfetta, dopo la presentazione italiana al castello sforzesco, caricammo la XR sul camion alla volta di Parigi per le punzonature e la successiva vera partenza il giorno di capodanno.

pegaso_grigio

restiamo sintonizzati sul canale per la prossima puntata :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema: :cinema:
A volte la "macchina" del tempo.... è soltanto una moto


La cura per ogni cosa è l'acqua salata!  Il sudore, le lacrime o il mare.


A piedi cammino, con l' auto viaggio, con la moto sogno.

Tgm50

Alle 6,00 del primo gennaio 1989 partimmo da Parigi alla volta di Barcellona, dove il giorno successivo ci sarebbe stato il primo riscontro cronometrato ( prologo).  Le 4 Honda XR 600 del nostro team erano guidate da: Alessandro Girardi imprenditore di Desenzano, Davide Pollini commercialista  di Salo', Giuseppe Viziale dentista di Torino, e dal sottoscritto che all'epoca avevo appena iniziato la mia attività di commerciante, ma che per più di 15 anni avevo fatto il meccanico di moto.
Un trasferimento molto lungo, circa 1000 km, prevalentemente su strade statali, attraversando paesi e città dove c'erano migliaia di persone ad applaudire, però il massimo dell'entusiasmo lo trovammo all'arrivo a Barcellona in serata, dove percorrendo tutte strade transennate arrivammo al parco chiuso in zona porto, li ci aspettava un pubblico immenso e calorosissimo.
Il giorno successivo la prova speciale cronometrata era stata disegnata in un area vastissima  con curve ampie e leggeri dossi, molto spettacolare anche per auto e camion gremita da un pubblico festoso e rumoroso.

Matte

Che belli questi racconti..... [banana]. Continua, continua :falice:
Ciao
Paolo
Perché sono qui? Gilera KZ 125

fanelliale

Ci stai facendo un regalo che tu non hai idea!

alex67

Citazione di: fanelliale il 12 Agosto 2017, 00:17:32
Ci stai facendo un regalo che tu non hai idea!

Stacondivido ! Ricorda proprio i resoconti di Cereghini e company ....Che atmosfera , che entusiasmo  :up: :ita e che persone ! :moto
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo

Nunzio

Finalmente il "Beppe" ci fa partecipe delle sue emozioni.

Questo era il prologo.......

vai avanti, pendiamo dalle Tue labbra, anzi, dai Tuoi vissuti!!
Credere per tentare
Insistere per riuscirci
Non ostinarsi per non essere sconfitti.