Una borsa piena d’oro (considerazioni)

[federosso]

Beh... In un forum in cui leggo rimpianti per le puntine io credo di avere poco da dire visto che sono pro"elettronica" (per quello che poi vuol dire...) 🤣 🤣

[pegaso_grigio]

Beh... In un forum in cui leggo rimpianti per le puntine io credo di avere poco da dire visto che sono pro"elettronica" (per quello che poi vuol dire...) 🤣 🤣

Ah....  a saperlo prima....puntine puntine puntine...

[federosso]

Scritto malissimo... Ovviamente mi riferivo solo a questo topic...
Sul forum avevate aperto una colletta per mandarmi via... Ma per adesso non ho visto soldi.

[DakoBox]

A mio avviso non si tratta di essere talebani eodiare tout-court l'elettronica ma solo di odiare chi applica l'elettronica col chiaro intento di renderla impenetrabile da chi volesse metterci mano.
Mi spiego: per lavoro mi trovo a litigare spesso con la gestione elettronica dei motori che ormai si è fusa con le logiche dei body computer. Motori che non si avviano perchè una valvola di non ritorno sul rail non fa il suo dovere ma la diagnosi collegata ti riferisce che è la pompa alta pressione che è andata oppure cambi automatici che saltano le marce per via di un sensore abs che avoltevaeavolteno e l'elettronica non è in grado di capire che andare in rescue mode è un'esagerazione!
L'ultima è un motore che non voleva assolutamente partire: girava a vuoto di motorino e, non appena accennava qualche scoppio, la centralina motore staccava tutto (sì, perche ora il motorino di avviamento non lo comanda la chiave quadro ma quest'ultima "dice" alla centralina che vuoi fare l'avviamento e questa,dopo millemila controlli, comanda il motorino).
Ci sono letteralmente impazzito, con il tester che mi diceva che era tutto a posto e non erano presenti errori critici in centralina .... poi, nei vari tentativi, noto che il motorino si ammutoliva nel momento stesso in cui la spia di uno degli alternatori tendeva a spegnersi, provo a staccare i termici degli stessi e magia! il motore parte.
Morale: per chissà quale motivo si era cancellato un valore di latenza su un relais temporizzato (digitale...mavafff: e mettici un relè temporizzato a condensatore e trimmer old school)che non appena l'alternatore cominciava a caricare, scattava e segnalava alla centralina che il motore era partito la quale staccava il motorino di avviamento.
In ogni caso quel controllo è inutile: ai tempi in cui eravamo scemi non ci passava per la testa di far girare il motorino col motore in moto e se capitava mollavi subito al sentire la "grattata" del pignone sul volano in rotazione.
Il cambiamento epocale è che ora con il controllo inutile dell'elettronica hai una possibilità in più di rimanere a piedi, mentre prima no.
Questo è un caso su milioni di inutile "modernità" in cui l'elettronica intelligente è fine solo a se stessa e l'intelligenza si trasforma in cretinaggine.

[bigbore]

"l'elettronica è la scienza delle microcorrenti mentre l'elettrotecnica è la scienza della megacorrenti", questo diceva il mio prof di elettrotecnica nei tardi anni 70.
Attualmente sia elettronica sia elettrotecnica sono più o meno colluse con l'informatica grazie allo svilupppo dei microcontrollori e microprocessori, componenti i quali permettono un ampliamento delle funzionalità operative di qualsivoglia circuito.
Come dice Dakobox il classicissimo circuito RLC permette di ottenere quelle funzioni di temporizzazione che invece vengono sempre più spesso demandate a routine software in qualche micro. Le leggi fisiche che governano il funzionamento del circuto RLC se vengono scavalcate da un algoritmo speriamo che l'algoritmo sia buono, allora il temporizzatore funziona... altrimenti ciau pep.
Per forza di cose la parte software di un dispositivo elettronico è digitale ovverosia una rappresentazione della realtà fisica e le sue grandezze su base binaria, cosa ormai consolidata e ampiamente diffusa (peccato che per quanto si faccia, l'universo e i suoi fenomeni sono e rimangono analogici), acustica e musica in primis.
L'elettronica perversa nasce quando certe figure implementano nella legge di funzionamento di un dispositivo, funzioni che esulano dallo stretto necessario per avere un funzionamento corretto del dispositivo. Questo fa si che quel dispositivo, oltre ad essere più complesso, spessissimo diventa attuatore di pratiche particolari contro l'utilizzatore del dispositivo.

Un esempio sono le stampanti inkjet le quali integrano nelle cartucce dei microcontrollori che oltre a gestire il livello di inchiostro, gestiscono la decisione di essere vuote indipendentemente dal reale esaurimento, di impedire rabbocchi di ichiostro oltre al categorico rifiuto di da parte delle stampante di funzionare se non con le cartucce che parlano la "lingua" giusta.

In campo automotive, oltre alla complessità di gestione del motore a combustione interna, non contenti, vengono aggiunte una miriade di funzioni che rendono un veicolo la succursale del salotto di casa mentre in teoria e secondo me dovrebbero assicurare che il veicolo sia affidabile e sicuro stop.

[Matte]

Come si suol dire, elettronica e motori, gioie e dolori

[federosso]

intendiamoci: quando mi dichiaro "pro elettronica" non prendo in considerazione la possibilità che il produttore/progettista implementi in modo più o meno facile sottosistemi di protezione da eventuali manomissioni. Quella è una possibile conseguenza derivante dalla mentalità del produttore e non dalla tecnologia utilizzata.

Manomissioni che possono essere a seconda dei casi e degli intenti , più o meno anche da me considerate lecite.

Io mi riferisco sempre ad un discorso di tipo (provo a sintetizzare):
elettronica = miglioramento della godibilità e utilizzo del veicolo
VS.
elettronica = inutile complicazione se non addirittura peggiorativa delle capacità del "pilota" e del veicolo

Io appartengo al primo contesto. E occhio che nel tempo (su auto) ho avuto i miei bei importanti grattacapi a causa di queste tecnologie.

Riguardo alla possibilità o meno di manomettere senza "autorizzazioni" le componenti funzionali di un qualsiasi meccanismo non credo assolutamente che la cosa sia nata con l'elettronica (viti con teste "strane", fusioni e saldature di componenti che potrebbero vivere separati, ... obsolescenza programmata, sistemi volutamente complicati da assemblare se non costruiti in uno specifico ed esatto modo... rivetti...etc... )

E poi, non concordo neppure nella logica che è giusto pensare e dare per scontato che tutti, prima di mettersi alla guida di un  veicolo, dovrebbero avere le vostre precise identiche conoscenze. E in casi di utenti ignoranti certi marchingegni non sono poi così inutili come appaiono ai vostri occhi.

Da ultimo , ironizzavo sulle puntine.
Beh, è vero che con le puntine forse è più facile ripartire....ma è anche molto più facile restare a piedi.


Nota:
certo bigbore che quando dico, diciamo, "elettronica" do al termine la connotazione del parlar comune in questo contesto.

[DAKOBG]

Ho paura che stiamo andando fuori tema.
La chiudo così: vi ricordate Felice Andrea e la sua Gibilterra race con il gilera 600?
Tra i suoi racconti uno in particolare era di quella moto di marca Italiana (non vado oltre) che alla penultima tappa era tra i favoriti.
Allo spegnimento del motore per fare benzina, tutto felice stava già assaporando il finale.
Chiuso il tappo del serbatoio, messa la chiave di avviamento e...stop.
L'elettronica non riconosceva più la chiave e lui da li non poteva muoversi. Camion scopa e via.
Chiusa parentesi.

[federosso]

Beh... Perché di gare perse per pistoni grippati su motori senza elettronica non ne abbiamo mai sentito parlare? 


Perché fuori tema? 

[Filippo]

Walter, ho diviso il topic ieri... quindi potete scatenarvi tra neofili e veterofili

[bigbore]

Beh... Perché di gare perse per pistoni grippati su motori senza elettronica non ne abbiamo mai sentito parlare? 

eh!.... i pistoni di una volta, quelli si che erano pistoni 

[Matte]

Per non parlare dei cilindri........

[pegaso_grigio]

E le bielle invece...

[Filippo]

Si si

[federosso]

appunto... colpa dell'elettronica di bordo sulla R? ...