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RC Parigi Dakar

Aperto da FICHI, 30 Agosto 2007, 10:44:44

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DakoBox

Forse i più giovincelli non lo sanno,ma nei primi anni '80 c'era una coppia di signori che bazzicavano con gloria assoluta le dune intorno a Dakar con moto tedesche marchiate Bayerische Motoren Werke (B.M.W.)non propriamente bassine e leggere!
Uno si chiamava Hubert Auriol e ha vinto due Dakar su questa moto (e quasi un'altra con la prima cagiva Elefant nell'85,salvo poi cadere ,fratturarsi entrambe le caviglie e rientrare a passo d'uomo a Dakar in moto! shock)
L'altro si chiamava Gaston Rahier ,anche lui 2 vittorie in B.M.W.,un belga non propriamente simpatico e,specialmente,non dotato a livello ...altimetrico (credo 1,62)
La sua caratteristica era quella di non fermarsi mai,nemmeno per aiutare chi si trovava in situazioni di panne o cadute,spiegando che non poteva farlo perchè non riusciva a partire se non appoggiandosi a qualche cosa (...e nel deserto.... :boh:)
I giornalisti lo chiamavano Petit Gaston, ma tale prerogativa gli fece conquistare da parte degli altri concorrenti il nomignolo di Nano bas....


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

DakoBox

ops! scusa gattov,mi hai anticipato!


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

gattovaselina

Figurati, certo che far pesare di non far più parte della categoria dei "giovincelli"......
hahahahaha

DakoBox

trovato!...rendetevi conto..... shock


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

Paolo N

Io che spero di esser ancora un po' "giovincello", ringrazio voi "vecchierelli" per fornirmi queste pillole di conoscenza, così da colmare le mie lacune....  ;D ;D ;D ;D

Per il resto, è anche interessante notare alcuni dettagli della GS-ona. Balza all'occhio l'assoluta esilità del braccio posteriore del forcellone. E' vero che era un'aggiunta, dato che il grosso del carico penso venisse sopportato dall'altro braccio che vedeva il passaggio del cardano. Così come, date le dimensioni, direi che fosse in acciaio e nn in lega di Al. In ogni caso colpisce il dimensionamento, oggi quasi ridicolo e si pone del tutto in linea su ciò che si può osservare tipicaente sulle moto di vent'anni fa. Basta osservare le forcelle di un Gixxer anni '80 o delle mostruose 500 2T (pace all'anima loro...).
Oltre a ciò incredeibile già notare una forcella, per quanto esile anch'essa (ora per l'off-road si viaggia sui 50 mm), ma già a steli rovesciati!
Non esistono moto che saltellano, scivolano, sbacchettano.
Esiste solo poco gas!!

DakoBox

#35
Citazione di: Paolo N il 30 Settembre 2007, 09:37:46
Balza all'occhio l'assoluta esilità del braccio posteriore del forcellone. E' vero che era un'aggiunta, dato che il grosso del carico penso venisse sopportato dall'altro braccio che vedeva il passaggio del cardano. Così come, date le dimensioni, direi che fosse in acciaio e nn in lega di Al. In ogni caso colpisce il dimensionamento, oggi quasi ridicolo
Oltre a ciò incredeibile già notare una forcella, per quanto esile anch'essa (ora per l'off-road si viaggia sui 50 mm), ma già a steli rovesciati!

vero,Paolo!
Giustamente osservi che il braccio in vista del forcellone era un'aggiunta,infatti il GS di serie aveva già il monobraccio,ma il tutto era una rivisitazione completa fatta dalla TAG-Technològie d'Avant Gàrde (ricordi le McLaren-TAG dei mitici Senna-Prost?)con un mostruoso "tubo"di trasmissione da 3',allungato rispetto all'originale.Quindi l'esilità dipende da dove si guarda  :hihi:
In più va considerato il tipo di sospensione:i due ammortizzatori sono inclinatissimi per dare progressività,che può essere facilmente variata spostando nei vari fori visibili in foto il perno inferiore degli stessi e hanno il punto di lavoro molto vicino al perno della ruota riducendo di molto il lavoro in flessione del forcellone,al contrario del sistema a monoammortizzatore che "poggia" vicino al punto di articolazione e lontano dal perno ruota stesso costringendo i progettisti a aumentare le sezioni degli scatolati.
La forcella anteriore upside-down era una novità di quell'anno ('86,credo),fino all'anno prima era tradizionale e,indovina un po',nella moto di Auriol era una Marzocchi M1R come nel Dakota!(nella forma ma,certamente,non nella sostanza!)

Poi,se mi dai ancora del vecchietto,organizzo una spedizione punitiva nel milanese e,con l'aiuto di Gattovaselina ti ... sgrunt sgrunt sgrunt


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

gattovaselina

La Marzocchi M1R venne montata anche sulle Gilera in versione ovviamente tradizionale, ci vollero molti anni per far accettare le rovesciate nei rally, una certa flessibilità era fortemente ricercata a ai quei tempi e una ottima forcella come la Kayaba da 46 di nostra conoscenza (RCR) venne montata dai privati per molti anni anche perchè il mercato ne fu invaso casualmente dopo la chiusura della Gilera.

duc27

ecco un altro vecchietto...
avete parlato della "piccola" belva Gaston e Vi siete scordati che prima di passare ai rally africani era un motocrossista e Vi ricorderete anche con quale squadra corse in modo ufficiale vero????? La Gilera nell'anno in cui fu presentata la 125 bicilindrica e che correva con discreti successi la C2!!! Ebbi la fortuna di vederli entrambi in test sul circuito di Maggiora, località molto vicina a casa mia, e mi ricordo la grande segretezza con cui veniva trattata quella moto, e tutto quello splendido rosso sui fianchi dei camion interrotto dall'intreccio dei due anelli bianchi...ma soprattutto fui stupito dal rumore sibilante, acuto di quel mostro e dal fatto che Gaston percorse l'intero rettilineo del circuito a piena velocità e con la ruota anteriore che sfiorava appena il terreno!!! grazie ai gialli se l'anno successivo forzando in modo palese la Federazione per emettere un nuovo regolamento tecnico che di fatto metteva fuori gioco le bicilindriche, che questa moto non potè mai correre; lo sport ringrazia!
che mostro due cilindri "sovrapposti" ed alimentazione a disco rotante; senza parole!
duc27

Paolo N

Disco rotante, ne?...
Mi pare ci fosse di mezzo anche un allora illustre sconosciuto ingegnere olandese, che oggi invece fa parte del "gotha" dei tecnici GP, vero?!...  ;D
Non esistono moto che saltellano, scivolano, sbacchettano.
Esiste solo poco gas!!

gaecola

Anche la Gilera RC250 e la NGR250, di serie, avevano l'ammissione a disco rotante ...

duc27

certo Jan Vitteven... e sì ha portato molto alla Gilera, ma attenzione perchè è proprio qui che Lui è diventato il "maestro del rotante" acquisendo la già incredibile esperienza del Reparto Corse di Arcore! infatti il rotante è una scommessa iniziata prorio in casa Gilera e trasferita con grandissimi successi nel mondo della regolarità fuoristrada! Ma il bicilindrico progettato da Jan come "prova di ingresso" alla Gilera resterà per sempre un capolavoro di inegualiabile grandezza! A tal punto che quando il tecnico olandese approdò in Aprilia la sua prima realizzazione bicilindrica rotante 250 altro non era che il raddoppio della cilindrata di quel fantastico motore...cambiavano in modo evidente (oltre alle cubature unitarie naturalmente!) la dispozione delle due termiche che rimanevano sovrapposte ma con un inclinazione diversa! Mi scuso anche per due gravi errori che ho fatto nel precedente post (sono proprio rincoglionito!) a Maggiora nel '81 a bordo della bicil c'era il mitico Franco Perfini mentre fu alla fine del campionato del '82 che, sempre su quel circuito, vidi un altro grande pilota straniero che corse con il nostro marchio l'anno successivo; era Marc Welkeners a bordo della plurivittoriosa 250 rotante! Motore che poi con l'aggiunta di un controalbero di bilanciamento fu portato anche nella produzione di serie su di una moto Gilera stradale di cui non ricordo più il nome, ma che forse è stata insieme alla CX 125 la più grande incompresa dal pubblico! Erano troppo avanti in Gilera; è triste ametterlo ma è così! Il bi4 ne è un ulteriore conferma meritava sicuramente un successo di pubblico di diversa portata...ma tant'è!
Perdonate ancora le mie imprecisioni perchè le odio, soprattutto se a carico di Gilera che è sempre stata la mia moto ed il mio sogno ed infine la mia passione!
grazie per le risposte.
duc27

DakoBox

credo,Duc27,come d'altronde ricorda Gaecola,che tu ti riferisca alla NGR 250:io l'ho posseduta,anche se per solo 6 mesi,e devo dire che era un mostro di potenza imbrigliato in un telaio un po' sottodimensionato (era quello,modificato, dell'Rv125)
Ricordo ancora come se fossero passati 5 minuti il suono "strano"del due tempi a disco:in regime di coppia(e che sberla!)arrivava prepotente un fischio sul genere bronzina grippata e da li ad un attimo ti sparava via come un proiettile.
La grana di quel motore (e come tutti i disco rotante) era la lubrificazione del disco stesso che tendeva a grippare nel suo alloggiamento:Gilera rimedio' ai primi modelli con l'adozione di "tasche" concentriche sui coperchi del disco dove la miscela si depositava e l'olio presente in essa mitigava,ma non risolveva,il problema.
Quanti "nasi"di disco ho riprofilato!(sembro pitanguy)Infatti il bello del disco è che puoi stravolgere il diagramma di aspirazione in un attimo senza aprire il motore e,sempre in un attimo,puoi ritornare sui tuoi passi se qualcosa non va.
Si passava facilmente con poche modifiche dai 38 cv ai 45 e oltre (con un erogazione "esplosiva")
Vabbè,ora che ho ricordato i bei tempi,mi rimetto sul dondolo con le pantofole di panno e la coperta sulle ginocchia a guardare l'erba che cresce...... :'(


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

Filippo

Non per farmi gli affari vostri, ma non state un pò divagando al id fuori della dakar????
Capisco comunque i dolci ricordi dei vecchietti sulla sedia a dondolo con la coperta sulle gambe
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

DakoBox

vero, scusate e, per me, - FINE O.T.


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

duc27

E' vero, ed è solo mia la responsabilità della divagazione non di Dakob...perciò saro io a scusarmi con tutti e chiudo!

duc27