RITAGLI VARI DI ARTICOLI... RIGUARDANTI IL MONDO GILERA

Aperto da CFASD, 23 Marzo 2010, 17:09:33

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CFASD

Qui si potranno inserire ritagli vari trovati su riviste del settore motocislistico, e riguardanti il mondo Gilera.
'AO.
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

CFASD

#1
...
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#2
L'ITALIA SE DESTA...
'AO.


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nadalabs-AleRossi

#4
l'ultima delle ATLASCARD è l'ultimissima evoluzione del 750 portato in Egitto da Picco Franco, questa versione montava tutti gli aggiornamenti al motore sviluppati grazie anche le prove con le supermono Bimota e Piuma e diversi accorgimenti alla ciclistica e alle sovrastutture quasi tutte in carbonio e Magnesio, la forcella anche come vedete era rovesciata, non mi ricordo se paioli, qualcuno mi aiuti...  :sgrat:
LA STRADA NON è LA PISTA!
PREDILIGI I CIRCUITI CHIUSI...
O... VOLA... CIAO DA ALE.
MI POTETE CONTATTARE AL 3288515471

RC_true

#5
Citazione di: nadalabs-AleRossi il 24 Agosto 2010, 16:19:25
l'ultima delle ATLASCARD è l'ultimissima evoluzione del 750 portato in Egitto da Picco Franco, questa versione montava tutti gli aggiornamenti al motore sviluppati grazie anche le prove con le supermono Bimota e Piuma e diversi accorgimenti alla ciclistica e alle sovrastutture quasi tutte in carbonio e Magnesio, la forcella anche come vedete era rovesciata, non mi ricordo se paioli, qualcuno mi aiuti...  :sgrat:

Ciao Ale... bentornato anche a te!!!

Giusta la osservazione che l'immagine dell'Atlas si riferisce alla versione vincitrice ai Faraoni 92 con Picco... per quanto riguarda le evoluzioni del motore, ne aveva qualcuna, ma non di certo sviluppate dalla Bimota, dal momento che loro i motori li ebbero solo nel 93, ad avventura Africana ormai morta e sepolta!

Per quanto riguarda il Piuma, non si usò mai il 750; il Piuma ebbe evoluzioni solo fino al 91, con la versione rossa che si vede nella foto che è postata in qualche parte del Forum e che era messa in bella mostra all'ingresso della struttura di Velate.

Per le rovesciate... vero... si usarono solo al Faraoni... ed erano delle fantastiche Kayaba superufficiali... sviluppate durante una fantastica settimana di prove in Tunisia a fine Maggio 92, di cui vi parlerò... prima o poi!

nadalabs-AleRossi

#6
True, :ok: grazie per le correzioni, parlaci un pò di ste forcelle, io so qualcosa solo riguardo le tradizionali, ufficiali che assomigliano molto alle originali montate su l'R ma costavano 10 milioni l'una e la gilera ne comperò 10, avevano foderi in magnesio, steli trattati, idraulica, passaggi, e lamelle appropriate, piastre anchesse in magnesio, equipaggiavano le prime 750 e le ultime 600 ufficiali... in qualche articolo su mototecnica o motocross non ricordo bene erano adottate anche su una 250 kawasaki cross ufficiale dello stesso anno. Ma dai :jump: dai parlaci tu di queste e anche delle rovesciate...
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RC_true

#7
Citazione di: nadalabs-AleRossi il 26 Agosto 2010, 00:17:32
True,  :ok: grazie per le correzioni, parlaci un po' di ste forcelle, io so qualcosa solo riguardo le tradizionali, ufficiali che assomigliano molto alle originali montate su l'R ma costavano 10 milioni l'una e la gilera ne comperò 10 , avevano foderi in magnesio, steli trattati, idraulica, passaggi, e lamelle appropriate, piastre anchesse in magnesio, equipaggiavano le prime 750 e le ultime 600 ufficiali... in qualche articolo su mototecnica o motocross non ricordo bene erano adottate anche su una 250 kawasaki cross ufficiale dello stesso anno. Ma dai  :jump: dai parlaci tu di queste e anche delle rovesciate...

Allora Ale... o Ale Allora... vien bene... neh!!!
Hai ragione, le tradizionali erano delle Kayaba ufficiali; i foderi non erano in magnesio (in una Dakar è meglio stare un momentino dalla parte della ragione!!!), ma in ergal anodizzato duro, ed erano tirati giù dal pieno su disegno nostro; le piastre erano fatte in Ergal dal pieno ed anche loro anodizzate dure... ma qui in Italia... che in Giappone il CNC costa una follia. Tutto l'interno era invece farina del sacco Kayaba che sicuramente, forti delle esperienze fatte sulle forcelle che equipaggiavano sia le Yamaha che le Suzuki ufficiali da Africa... andavano così bene che, appena arrivate (avendogli solo detto che distribuzione dei pesi avevamo) le montammo sul Silohuette e non ci abbiamo fatto NIENTE... NEMMENO UN CLICK... padrone di non crederci... ma fu così!!!
Gli interni erano raffinati... senza però essere esoterici; chiedemmo più volte al tecnico giapponese (un vero mago) che ci seguiva direttamente, se non si potesse mettere qualche vite in ergal e qualche stelo in titanio dentro, tanto per essere un pò più leggeri... ma lui invariabilmente rispondeva che così come era fatta ci metteve non una, ma due mani, sul fuoco che non sarebbe mai accaduto niente, mentre, ad ogni vite che si cambiava... si sarebbero dovute rifare tutte le prove di validazione della affidabilità e, simulare una Dakar... non è uno scherzo!

Oltre ad andare da Dea, sia come scorrevolezza che come costanza della risposta idraulica anche nelle peggiori condizioni di utilizzo, non hanno mai avuto il benchè minimo problema... mai una goccia d'olio, neanche dopo 12.000Km!
E poi, UNA ERA ASSOLUTAMENTE UGUALE ALL'ALTRA; quando iniziammo con le Marzocchi... questo era stato uno dei nostri rompicapi: non è che andassero male... ci mettevamo un pò a metterle a posto e quando erano a posto funzionavano bene... ma quando poi ti mandavano le tre o 4 che gli chiedevi... dovevi ricominciare daccapo... le idrauliche talvolta non si assomigliavano nemmeno a quelle che avevi definito... un mal di testa!!!

Non ho la possibilità di confermartelo, perche non ne ho mai potuto aprire una (ovviamente... e purtroppo!), ma sono sicuro che le soluzioni idrauliche interne fossero uguali a quelle usate sulle 500 da cross dell'epoca, le ufficiali di Yam, Kawa e Suzuki... ovviamente con i debiti adattamenti dovuti al peso della moto che si doveva portare a spasso.

La prima volta che la usammo, fu nel Faraoni del 90, sulla moto di Sotelo... che era una moto laboratorio (infatti aveva il telaio bianco... perchè le cricche si vedono meglio con quel colore!!!)... potete capire che... con quello che costavano... dovevamo essere sicuri che ci fosse del vantaggio reale ad usarle... avevamo mica il budget infinito... anzi!!!
Ma i piloti erano straconvinti della superiorità rispetto alle Marzocchi e ce ne volle del bello e del buono a convincerli ad aspettare!!!

Alla fine del 90, e con la prima definizione del veicolo Aerodinamico, decidemmo di passare con Kyb sulla forca; solo sulla forca però... perchè per l'ammo... sai... mollare Ohlins, non era una scelta facile.
Bellissima e da raccontare, la prova di definizione della taratura per la Aerodinamica: andammo a Punta Sabbioni, vicino a Venezia, uno dei pochi posti in Italia (dopo la Sardegna... un pò lontana) dove trovi della sabbia che, se non è piovuto, somiglia un pò all'Africa.
Ovviamente la taratura delle sospensioni va fatta insieme e quindi invitammo sia i tecnici di Ohlins che quelli di Kyb; da grandi professionisti... accettarono... anche se gli svedesi storsero un pò il naso.
Bellissimo il viaggio da Milano a Venezia, sulla Mercedes GS, io in mezzo, il mitico Petterson della Ohlins alla mia SX ed il Miyamoto della Kyb alla mia DX... ad Agrate avevo già finito le battute sul tempo e su"speriamo che non piova"....350 Km di silenzio GLACIALE!!!!!
Il fatto è che lo svedese ed il Jap si conoscevano benissimo, avendo battuto da decenni la terra dei campi da cross sia Europei che degli States ed avendo spessissimo fornito la stessa moto; separatamente, mi confessarono che si erano prese anche delle belle ciucche insieme, quando qualcuno dei piloti che montava Kyb davanti e Ohlins dietro vinceva un mondiale od un Supercross (ed era capitato parecchie volte!)... ma cosa volete... davanti al cliente... bisogna mantenere l'"a plomb"!!!

Bene, la conclusione fu che il Jap si fece delle belle passeggiate sulla battigia... che tanto tutto andava bene così... gli avevamo detto come era cambiata la distribuzione dei pesi sulla nuova moto... mi disse che era stato aggiustato qualcosa... e la forcella funzionava come sempre... ALLA GRANDE! Per scrupolo (e forse... per tenere un pò di contegno di fronte al suo concorrente!) volle provare a fare qualche aggiustamento... così... per vedere come la forca rispondeva... ma i piloti dissero che la taratura di base era quella corretta.
Il buon Petterson invece monto e smontò l'ammo non so quante volte (ovviamente rinchiudendosi dentro al furgone... per non svelare i segreti!)... ma non ce l'azzeccò: se ammorbidivi per avere trazione, poi tamponavi a mille e se indurivi, i ragazzi dicevano di avere un legno sotto!!!
In perfetto stile Ohlins (questo è sempre stata la loro filosofia) ad un certo punto cominciò a disquisire sulla curva di progressione dei leveraggi, dicendo che sarebbe stato necessario riferla; ma come... nel farla... l'Ing che da noi seguiva quelle cose avrà consumato un centinaio di Kili di carta da fax per contattarli (Ehhh già... mica c'era la MAIL!!!) ottenendone la approvazione!! Di ritorno da Punta Sabbioni avevamo già presa la nostra decisione (in realtà era da un pò che ci pensavamo): saremmo passati a Kayaba anche con gli ammo!!! E così l'Aero uscì subito con Kyb/Kyb.

E quel Satanasso di Miyamoto, a cui io avevo già ventilato la possibilità della cosa, aveva già previsto tutto: infatti a quella prova mi aveva chiesto la possibilità di essere accompagnato da un suo collega, che lavorava in Giappone (Lui invece, da vero Globetrotter, aveva la Base in Germania ma era sempre in giro per il mondo)... "per essere più sicuro sulla taratura della Fork"... mi disse... Figuriamoci... un click avanti ed uno indietro per far scena!!! Io ovviamente dissi che non ci sarebbero stati problemi... anzi fui ben felice di pagare il biglietto dal Jap del suo collega.

Bene, a prescindere dalla immagine poco rassicurante di questo collega (avete presente l'omino un pò curvo, occhialutissimo, prototipo della talpa da ufficio tecnico dei tempi che furono?? ...eccolo ...era lui) e dai dubbi sulla sua salute mentale (allora di Jappi avevo conosciuto solo il Miyamoto... che come detto era uno stra-figo, supernavigato e supervissuto... solo a distanza di tempo mi resi conto che di Miyamoto non è che ce ne siano a frotte!!), generati dalle sue, per noi assurde, misurazioni del campo di prova (aveva un doppio decimetro in ferro e se ne andava in giro a prendere le altezze dei canali che c'erano dove si girava, segnando poi regolarmente sul suo taccuino, non senza aver fatto lo schizzo del profilo del canale; laddove il doppio decimetro non bastava... pestava la gamba dentro la buca... ed annotava) che fece per tutta la giornata con l'apoteosi finale del pugno di sabbia raccolta e messa in un sacchetto di plastica ed insaccocciata... dopo un pò di tempo, e con più confidenza presa col Miyamoto... mi confidò che l'omino misura-canali, altro non era che il responsabile dei progetti degli ammortizzatori fuoristrada in Kayaba... Figlie 'ndrocchia!!!

Parliamo adesso della rovesciata... comincio dicendo che se la tradizionale costava intorno ai 10 milioni di vecchie Lire, la USD ne costava, per la precisione 16.470.000... al cambio dello Yen del 1992, che era molto basso!!!
La decisione di passare alla USD solo dopo un anno di sviluppo del 750 non fù dovuta (solo!!!) al costo... ma alla constatazione che la tradizionale funzionava veramente da favola, e messa sul 750, con le solite piccole messe a punto, andò subito bene; ma anche altri fattori ritardarono la nostra decisione:
1) Per espressa dichiarazione del Miyamoto, dalla USD non dovevamo aspettarci, ma nemmeno lontanamente, le fantastiche doti di scorrevolezza della tradizionale... quindi se avessimo perso di precisione nel guidato... Lui ci aveva avvertito!
2) Sempre per sua affermazione (ma dove lo trovi un altro fornitore che ti dice così... quando può venderti un oggetto dove ci guadagna il doppio... anche perche di CNC su una tradizionale ce n'è ben di più che su una USD) la USD in Kyb non era ancora al top di evoluzione, essendo stata introdotta solo un paio di anni prima, quindi non poteva garantirci la stessa, granitica, affidabilità della tradizionale: e da qui si capisce la sua esperienza di uomo di corse ed una mentalità lontana anni luce dalla nostra occidentale: La Parigi Dakar è una gara in cui questi ragionamenti hanno una importanza fondamentale! Perderla perche un componente, che hai montato solo perché lo fanno gli altri, ha avuto una defaillance... sarebbe stato veramente da cretini!!!

Ma in realtà la notevolmente aumentata velocità del 750 e la rigidezza complessiva del suo telaio in effetti qualche (piccolissimo... per la verità) problema di ondeggimenti sul diritto lo aveva manifestato... e lì si che Miyamoto si trovò d'accordo sul fatto che la aumentata rigidezza della USD avrebbe aiutato; così decidemmo di testarla; lo facemmo in un test di una decina di giorni in Tunisia, dal quale emerse, unanime (la provarono tutti e 3 i ragazzi), il vantaggio ottenibile nei confronti della tradizionale (ma questo solo sul 750... in effetti sul 600 la tradizionale si dimostrava ancora, globalmente, superiore!) in termini di notevole aumento della stabilità sul dritto ed anche nei deraponi, che spesso nel deserto sei costretto a fare per rimettere la bestia diritta dopo una qualche asperità.

La storia della prova in Tunisia, te la racconto un'altra volta... che mi ci vuole una bella vena per descrivertela tutta... con tutti i casini che la precedettero e che l'accompagnarono, ma anche con i grossi risultati, in termini di messa a punto, che ne ricavammo.

Alla fine, non è che mi sia sbottonato tanto, a parlare di lamelle e pistoni... cosa volevi che ti dicessi come era fatto il pacco lamellare per l'Africa??? Comunque... da qualche parte ce l'ho scritto... ma serve a qualcosa???

rc.rAle

Personalmente mi piaciono tantissimo i tuoi racconti senza entrare troppo nella parte tecnica con descrizioni delle componentistiche. Grande Romolo. Mi piace e spesso mancano i tuoi racconti. Capisco che ci vuole tempo a scrivere certe cose ma non sai quanto godo a leggere le storie di Gilera raccontate da chi ha vissuto e poi mi piace il tuo modo di scrivere. Basta sviolinate ma attendiamo altre storie ;D ;D ;D

CFASD

#9
Citazione di: RC_true il 26 Agosto 2010, 03:14:20
...cosa volevi che ti dicessi come era fatto il pacco lamellare per l'Africa???...
E perchè no!?!

Citazione di: RC_true il 26 Agosto 2010, 03:14:20
...ma serve a qualcosa????
E Ri-perchè no!?!

Secondo me tutto fa brodo, e fa parte della divulgazione di "quel sapere" che finirebbe disperso e disconosciuto nel tempo, compresa la parte UMANISTICA e PERSONALE che non rientra spesso in un editoriale di narrazione storica di un marchio. Quanto fascino ha la storia di un "qualunque" Alberto Donati (MAC) che porta il suo motore a spalle dal Gilera, o le tue frasi:
Citazione di: RC_true il 26 Agosto 2010, 03:14:20
Bellissimo il viaggio da Milano a Venezia, sulla Mercedes GS, io in mezzo, il mitico Petterson della Ohlins alla mia SX ed il Miyamoto della Kyb alla mia DX... ad Agrate avevo già finito le battute sul tempo e su"speriamo che non piova"... 350 Km di silenzio GLACIALE!!!
...si erano prese anche delle belle ciucche insieme...
...l'apoteosi finale del pugno di sabbia raccolta e messa in un sacchetto di plastica ed insaccocciata...
Quanta gente potrebbe essere in grado di raccontarle se non chi le ha vissute?
Quindi ogni qualvolta la tua vena narrativa ha simili slanci, non farti scrupoli che c'è chi ha voglia di assorbire il tutto.
'AO.
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

Filippo

#10
E come sempre da paurosi Ot escono fuori i + bei racconti  :ok:

Picco Gilera
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Eclips

#11
Tutto vero concordo, sembra di essere "trascinati" lì dentro i tuoi ricordi almeno a me capita a volte di immedesimarmi, provando una goduria non indifferente!  :ok:

duc27

#12
E vorrei sottolineare a tutti i lettori che il TRUE ha raccontato soprattutto di persone e poi, ma solo poi, anche di tecnica! Questa è indubbiamente una Sua grandissima qualità; immensa!  :ok:  

freddy

#13
Caro Romolo era da un po di tempo che non leggevo le tue coinvolgenti storie di lunghi giorni passati a lavorare lontano da casa ma anche ad arricchirti interiormente grazie alle persone e luoghi frequentati e devo ammettere che come tutti quà provo una sensazione di pace, serenità e melenconia che quasi mi pare di essere stato là anch'io e di averli vissuti come te ma purtroppo no :nooo: :nooo:, in ogni caso coinvolgente
Romolo grazie mille  ;) ;) ;)

luc

#14
grazie Romolo
un ennesimo bellissimo racconto, di quelli che ci fanno conoscere anche la storia delle persone che lavoravano in Gilera e ci danno un assaggio dell'atmosfera ("flair") che si respirava in quegli uffici.
prima o poi dovrai pubblicare un raccolta delle tue memorie... magari senza aspettare di andare in pensione.

ma perchè non ho mai pensato di presentare domanda di assunzione ad Arcore?!?!?!?

ciao