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23/10/2011 salutiamo un grande amico, che rimarrà sempre con noi! Ciao Marco... 58 forever.

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RITAGLI VARI DI ARTICOLI... RIGUARDANTI IL MONDO GILERA

Aperto da CFASD, 23 Marzo 2010, 17:09:33

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nadalabs-AleRossi

LA STRADA NON è LA PISTA!
PREDILIGI I CIRCUITI CHIUSI...
O... VOLA... CIAO DA ALE.
MI POTETE CONTATTARE AL 3288515471

Filippo

#16
A chi interessasse una panoramica delle moto enduro anni 80, è in edicola il numero 9 di "la mia moto enduro" € 4,90. E' un escursus delle moto del periodo con naturale riferimento alla dakar e quindi si parla anche delle "nostre".

Moto Enduro
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Apelle

#17
RC250Rally_e_Ferrari_s.jpg



Visto pure quelle parcheggiate dietro a dx accanto al tendone??? (n.d.CFASD)
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

rc.rAle

Cavolo ma l'RC250 in foto aveva cerchi e forcellone anodizzati nero invece del classico oro. Erano avanti visto che oggi va tanto di moda.

Apelle

#19
Citazione di: Apelle il 31 Dicembre 2010, 11:58:37

Visto pure quelle parcheggiate dietro a dx accanto al tendone??? (n.d.CFASD)


Sìsì, aspettavo proprio qualcuno che lo facesse notare.

La stradale è l'NGR, sicuro come l'oro visto che si distingue chiaramente il silenziatore basso; l'enduro a sx invece non riesco a capire, ma non credo sia l'altra Arizona Rally.
Sembra quasi persino una SVM, ma la butto lì proprio grossolanamente.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

CFASD

#20
Il che equivale a dire che il marchio era apprezzato e circolava da paura in quei tempi, quindi... ma che cavolo hanno iniziato a far gli scooter?
Sono certo che se si dovesse dare ad un ragazzino l'opportunità di scegliere tra un 50cc/125cc anni 80/90 e uno scooter di pari cilindrata moderno, con tanto di prova su strada... gli scooter manco li guarderebbe più.
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
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30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

Apelle

#21
Mah, io ho la sensazione, e ce l'ho fin da quei tempi, che se un errore si poteva trovare nella politica commerciale Gilera era che ci fossero fin TROPPI modelli.

E tutti bellissimi, tra l'altro, ergo, difficili da scegliere.

Ma il mercato va concentrato sui "trend", su quelle poche cose che mettono d'accordo tutti, e non a caso il compito "sociale" delle mode e di coloro che si incaricano di crearle e diffonderle, è proprio questo.

Per cui secondo me Gilera ha pagato pesantissimamente lo sforzo immenso fatto per uscire con così tanto ben di dio, che inevitabilmente non ha ripagato i costi sostenuti.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

rc.rAle

#22
Citazione di: Apelle il 02 Gennaio 2011, 11:13:58
Mah, io ho la sensazione, e ce l'ho fin da quei tempi, che se un errore si poteva trovare nella politica commerciale Gilera era che ci fossero fin TROPPI modelli.

E tutti bellissimi, tra l'altro, ergo, difficili da scegliere.

Ma il mercato va concentrato sui "trend", su quelle poche cose che mettono d'accordo tutti, e non a caso il compito "sociale" delle mode e di coloro che si incaricano di crearle e diffonderle, è proprio questo.

Per cui secondo me Gilera ha pagato pesantissimamente lo sforzo immenso fatto per uscire con così tanto ben di dio, che inevitabilmente non a ripagato i costi sostenuti.
Quando nei primi anni 90 gli scooter sostituirono i 50ini, questi ultimi avevano 1,5CV da codice e ormai 3 marce. Per farli andare bisognava prepararli radicalmente. Con l'arrivo dei primi F10, F12 e tutti gli altri i ragazzini si trovarono dei motorini che tolte le strozzature (operazione semplice e poco costosa) andavano ad 80km/h (qualcuno anche di più) e con un'accellerazione notevole. Ricordo quanti scooter bruciavano il mio Pandino 750 CL ai semafori. Invece i 50ini a marce tipo tuboni e anche le pià soffisticate stradali ed enduro andavano anche ad 80 e pià ma in salita erano dei chiodi.

Poi sono il primo a dire che gli scooter non mi piacciono e preferisco i 50ini solo che i 14enni di allora potevano avere un mezzo più performante e non badavano al resto. Riguardo a Gilera e le moto date al Team Ferrari penso che si trattasse di una operazione di marketing. Bisogna ricordare che Ferrari è Fiat, che Piaggio in qualche modo era Fiat e Gilera è Piaggio. Ai tempi del Typhon nel 95 la Piaggio ne diede alcuni alla scuderia Ferrari con Alesi e Berger e sullo scudo del motorino era applicato il cavallino rampante. Riguardo ai troppi modelli Gilera non sono d'accordo. Le case italiane erano allo stesso livello e con tanti modelli 125. Per farvi capire, nel 90 avevo 17 anni e compravo i motosprint per vedermi tutti i 125 che non mi potevo permettere. Per essere appetibili, oltre all'estetica tiravano fuori ogni anno quel cavallino in più che aveva portato le moto ad essere troppo pericolose in mano ai 16enni. C'è da dire che erano pericolosissime anche le Supercinque turbo e le Uno turbo in mano ai 18enni, però lo stato intervenne sulle moto, dando forti limitazioni alle potenze dei 125. A quel punto andava più forte uno scooter 50 che una RX Aprilia 125 e poi costava meno. Le case Italiane avevano investito fortemente nelle 125 e ad un tratto si trovarono a fare Scooter per sbarcare il lunario. Aprilia, Malaguti, Gilera(Piaggio). L'unica a non puntare molto sugli scooter fù Cagiva (era Mister Castiglioni a non volere, non gli sono mai piaciuti). Però Cagiva aveva le specialistiche Husky e soprattutto la Ducati che stava rinascendo grazie alle nuove Moster e 916 e l'acquisizione di MV Agusta.
Secondo me la colpa delle aziende italiane è stato quello di non investire bene negli anni 80 in moto pluricilindriche. I soldi che si facevano con le 125 andavano investiti anche nelle pluricilindriche. Secondo me vedevano solo 125 ma dovevano capire che non potevano pensare di avere sempre un futuro con le piccole.

CFASD

#23
Intervista a Ing. Ennio Casarico, direttore Gilera dall'83, Motociclismo 02/1987.

Per non dimenticare...
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30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

Apelle

#24
Citazione di: Ennio CasaricoAttualmente il nostro settore soffre di troppa offerta rispetto alla domanda. A mio parere questa situazione è destinata a durare, se non a peggiorare. Occorre, pertanto, un disimpegno di alcune aziende, in termini più brutali è necessaria la chiusura o la conversione ad altri prodotti di qualche azienda che attualmente fabbrica moto .

Terribilmente anticipatrice, questa affermazione...  [sad]
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

DAKOBG

A livello direzionale si può dire che quando Piaggio ritirò la Gilera, sapeva già cosa fare. :wink:
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

DakoBox

#26
Calma, Casarico era un vero signore, competente e nulla a che vedere con i manager rampanti ed assolutamente inadeguati che contraddistingono l'Italia industriale di oggi.
Fu Lui a riportare Gilera nel novero delle grandi aziende produttrici di moto.
Va assolutamente considerato che fu durante il suo "mandato" che Gilera passò dalle orripilanti e invendutissime TG1-2-3/Gr1-2-3/T4 200/etc alle RV125/RX125/NGR250/Arizona250/KK-KZ che furono stravendute e che, portando tanti bei denari in cassa, spinsero gli avidi vespasiani a portare avanti lo sviluppo del Bi-4.
Non credo che sia stata colpa Sua se poi venne sostituito ed ora (o almeno come ultimo lavoro) fa il manager nella RIELLO caldaie.
Il Suo riferimento, a chiudere o variare la produzione delle fabbriche allora presenti nel panorama motociclistico, era riferito ad altre aziende con il tubo del gas in bocca.
Purtroppo nemmeno Lui pensava che Gilera venisse considerata, da li a poco dagli Esagonali di Pontedera, un semplice marchio e non una realtà industriale.




«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

Apelle

#27
Ma infatti non era minimamente mia intenzione addossargli alcuna colpa, oltretutto sarebbe poco sensato anche in considerazione della tempistica decisamente ancora lontana dai disastri vespasiani.

Certamente, gli andrebbe dedicato un monumento per aver dato vita al "nuovo" corso Gilera dopo le effettivamente scialbe realizzazioni dei fine '70 inizi '80.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

duc27

#28
L'esame "crudo" di DBX, come sempre, è assai concreto, reale! Nel Tuo ragionamento, oltre a punti fermi ben definiti, compaiono una serie di considerazioni (amarissime e reali) che aiutano veramente a capire! Basta solo leggere con attenzione, riflettere e farsi delle domande!
Sinceramente io rispetto al Tuo "non credo fosse colpa sua" dico NON FU COLPA SUA, nel modo più assoluto! Infatti se ne uscì da quello strano gruppo in modo un pò strano; certamente avvilito!
Strani manager popolano il mondo industriale italiano... ormai da più di un decennio! E siamo in fase nettamente calante (a livello qualitativo!)

RC_true

#29
Citazione di: Apelle il 03 Febbraio 2011, 11:14:30
Citazione di: Ennio CasaricoAttualmente il nostro settore soffre di troppa offerta rispetto alla domanda. A mio parere questa situazione è destinata a durare, se non a peggiorare. Occorre, pertanto, un disimpegno di alcune aziende, in termini più brutali è necessaria la chiusura o la conversione ad altri prodotti di qualche azienda che attualmente fabbrica moto .

Terribilmente anticipatrice, questa affermazione...  [sad]

Infatti lui è andato a fare le Stufe alla Riello... dopo aver iniziato la chiusura di Arcore... anche se, devo dire, nel 93 non c'era già più.