Ma prima della moto, cosa facevi con qualsivoglia aggeggio dotato di ruote?

Aperto da supermaxie, 02 Ottobre 2011, 21:09:41

Discussione precedente - Discussione successiva

sussulto


CFASD

Citazione di: sussulto il 07 Ottobre 2011, 13:56:14
è talmente brutta da essere bella

Hoi, ma è uno spettacolo! Mi lasciano dubbioso circa il numero dei fori con cui si può alzare la sella...nell'ultimo devi avere le gambe di 2 metri!
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

Filippo

Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

kanaka

Da piccolo, sui 17 anni feci vari esperimenti legati al mondo delle 4 ruote, ed ero attirato dal fuoristrada, ma sempre a 4 ruote... ma data la mia pochezza economica, mi dedicai alla pista con l'aiuto del gestore della pista di S Pancrazio PR. Che mi forni vari pezzi di recupero (pezzi scartati dai kart da nolo, per cui molto distrutti),  che pazientemente ripristinati e in 3 step rinforzai... fino ad avere un bel regalo un 125 2T da competizione, acquistato a suon di risparmi e straordinari (all'epoca lavoravo da pochissimo). Era un Pavesi... e dopo 3 evoluzioni ne uscii un kart 4x4... ma per ovviare al sicuro richiamo del titolare dell'impianto avevo la trasmissione nascosta nel telaio, quella che portava la coppia motrice alle ruote anteriori, ma con due giunti epicicloidali e due differenziali posteriori nascosti nei freni a tamburo... essendo un telaio autocostruito... e per un pò funzionò, ma gli piaque talmente tanto l'idea che lo acquistò lui stesso e divertendosi a far impazzire i vari campioni (e di campioni si tratta, c'era gente che correva nel karting che di cognome faceva Da Silva!!!) e a pettinarli costantemente. finche non svelava l'arcano! Di fatto i 2 epicicloidali (non fu facile per me calcolare e realizzare l'accoppiamento) lavoravano da dio. E poi il passo successivo fu farne uno più serio e più cattivo, ma come faccio anche tutt'ora esagerai e mi feci dare il motore di un kawa 3 cilindri... che risultò veramente da PAURA... feci fatica a trovare un buon setup... ma in pista a varano e successivamente cattolica (risultò troppo piccola come pista, mentre varano era perfetta anche se carente di rettilinei in cui stendere il motore) di fecero capire che per me era troppo!!! Lo comprò un ragazzo che poi mi venne a raccontare, anni dopo, averlo distrutto in un'uscita a oltre 190 km/h... meno male che aveva un rolla bar integrale, che devo aver fatto bene, visto che dopo quasi 20ina di cappottamenti lo fece uscire frullato ma intero!!! Poi smisi... finirono i fondi e la voglia di fare cose fine a se stesse.

P.S.: anche quello era un 4x4, e li si che mi dovetti fare in 4 per far stare insieme tutto... quelo motore me lo sogno ancora... ma troppo cattivo sopratutto quando entrava in coppia il terzo cilindro.
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.

CFASD

Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

bigbore

@kanaka
immagino fosse il kawa 3 cilindri 2T...basta solo il nome.
complimenti per l'indubbia capacità meccanica di mettere insieme un 4 ruote e trazione integrale... non è da tutti riuscirci

@rc-true
il topic è volutamente provocatorio ed ha proprio lo scopo di far saltare fuori alcune cose. Parlando di me posso solo ringraziare le motociclette che per certi versi mi hanno "salvato" da quelle cose che un giovane può trovare stimolanti e coinvolgenti ma che alla fine distruggono o quanto meno mi ha salvato da una vita mediocre mentre la moto mi ha costruito. Le moto e la meccanica obbedendo alle leggi fisiche non ammettono scorciatoie o ignoranze il che per molti versi è disciplinante per la mente mentre il lavoro manuale, il cui risultato diventa tangibile, "disaliena" rispetto a quanto invece accade oggi.

tornando in topic o quasi
la mia 22" come dissi prima fini schiacciata dai ruotoni della filovia... e meno male che non ci finii sotto pure io. La solita gara da semincoscienti tra ragazzi che gareggiavano tra loro e con l'autobus, una banda si forsennati separati dal pesante mezzo pubblico solo da un cordolo che in un attimo se ti distrai ti porta a fare un volo dirtto sotto le ruote dei veicoli. Mi riaccompagnarono a casa i vigili urbani ancora pesto e dolorante dal volo e ovviamente fecero un discorsetto al mio papà (plurilaureato in materie umanistiche che sperava il figliolo si dedicasse ai francobolli e letture classiche :smiley:) le cui conseguenze furono uno stop delle attività esterne (consegnato in casa) e una drastica impennata delle dosi di latino per parecchio tempo, ancora ricordo la sofferenza sulle egloghe di calpurino e il patimento con il de rerum natura di lucrezio e tutto all'età 13 anni; mattoni pesantissimi, roba da stroncare anche il più duro dei duri.
Il latino non lo imparai comunque :laugh:, ma divenni assai più accorto con i mezzi a due ruote che seguirono, ancora bici ma anche il primo giro su un motorino sderenato assai ma altrettanto folgorante per me.
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

Filippo

Comunque ti è rimasta una capacità narrativa degna di Camilleri [saggio]
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

bigbore

ehi ragazzi!... la storia non è finita, ci mancando ancora parecchio prima di arrivare alle moto :smiley:. Sono parecchio occupato a causa del censimento che da un mucchio di rogne per cui non ho tempo di aggiornare questo topic ne altri  :angry:
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

Apelle

Citazione di: bigbore il 13 Ottobre 2011, 20:10:54
Sono parecchio occupato a causa del censimento che da un mucchio di rogne per cui non ho tempo di aggiornare questo topic ne altri  :angry:
Ellamajella... ma perché... di mestiere fai quello che aiuta gli altri a compilarlo?
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

supermaxie

Chissà perchè capitano tutte a me

CFASD

Non mi parlate di censimento che io sono fermo ai dati dell'Intestatario ...
Dicono che sia quello che gira per casa già dall'anno scorso e da oltre 5 anni...
Al momento ho messo il formaggio come esca, e appena esce, e lo becco, ne prende tante...ma tante...che sua madre non lo riconosce!!!

Poi in comune ho chiesto come classificare la Tigre...mi han guardato strano ed allora ho mandato una mail al wwf...tanto c'è tempo.

Probabilmente al BIGBORE hanno inviato quello "rosso" con 10.000 domande, comprese le volte che respiri in un minuto e quante pugnette ti fai al mese...
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

RC_true

E va bene..mettiamo un altro tassello a questo puzzle!!!
Stavolta vi racconto di una altra attività, che ci vedeva impegnati solo nella stagione invernale, che però dalle mie parti, nell'entroterra Marchigiano, era bella lunga!
Questa attività non ha niente che la leghi ai motori (se non il contenuto degli attrezzi che usavamo)...ma è comunque legata alla velocità..e che velocità!!
Allora, nel circondario di casa mia c'era (e c'è tuttora...anche se adesso e' coperta di cemento!) una depressione naturale, una sorta di anfiteatro con una scoscesa parete di forma semicircolare i cui fianchi, ripidissimi, erano lunghi un 30/40 metri; quando nevicava era un terreno ideale per lanciarsi a folle velocità con qualsiasi cosa potesse fare poco attrito; ovvio che dei bob tecnologici, addirittura dotati di comandi direzionali, che si vedono oggi...nemmeno a parlarne! Ma c'era comunque qualcosa che non ci andava tanto lontano, anzi, per me erano anche più performanti...ed erano le taniche in plastica del kerosene, che allora si trovavano in quantità, dal momento che in molti (la mia famiglia compresa!) lo usavano per le stufette, da usare in aggiunta alla immancabile stufa a legna (i termosifoni erano prerogativa solo delle famiglie dei più abbienti!); quelle stufette facevano una puzza che sembrava di stare dietro ad un reattore (il kerosene è a tuttoggi il combustibile usato dai motori a turbina degli aerei, anche se lo si chiama con l'altisonante nome JP4)..ma scaldavano molto.
Queste taniche erano belle grandi (se non ricordo male erano da 25 litri) ed anche molto robuste (spaccare una tanica piena di Kerosene non sarebbe stato molto igienico!); allora, il procedimento era questo: si prendeva la tanica, si facevano un paio di passate sulla neve fresca,in modo da creare la pista...e poi ci si lanciava a capofitto, con le gambe sollevate in avanti e tenendosi con le mani attaccate alla maniglia posteriore.
A causa della pendenza veramente elevata, le velocita che si raggiungevano e l'accelerazione che si aveva, non appena ci si buttava giù dalla sommità..erano assolutamente impressionanti!
Visto che la pendenza rimaneva molto elevata fino al fondo, l'angolo di arrivo era molto acuto....senz'altro inferiore ai 45°..ed allora, per non piantarsi in terra, si doveva fare un bel cumulo di neve pressata verso la fine, che creava una sorta di rampa......si pigliavano delle inzuccate paurose e si facevano dei salti di un paio di metri!!!
Vi assicuro che era una cosa veramente adrenalinica!!!!!!

Andavamo avanti a fiondarci giù per pomeriggi interi, incuranti del freddo: ma vi rendete conto che non avevamo neanche i calzoni lunghi ed andavamo a cosce scoperte!?!?!?!? Si tornava a casa rossi di freddo e bagnati fradici...diventando ancora più rossi in seguito agli sganassoni che, regolarmente, ci venivano proprinati da mamme e nonne!!!!

Quando la neve era fresca, ogni pista si poteva usare una decina di volte, perchè poi, a poco a poco, la neve veniva rimossa a furia di scivolare; quando si vedeva il verde dell'erba sottostante..era tempo di spostarsi qualche metro di lato e creare una nuova pista!

Se poi capitava che, dopo una copiosa nevicata, il cielo rasserenasse...allora di notte venivano delle gelate colossali...LIBIDINEEEEE..il giorno dopo la pista era assolutamente dura e lucida come una pista da bob...e le velocità diventavano fotoniche; oddio..lì si cominciava anche a rischiare perche', nel caso di una derapata inavvertita o nell'atterraggio dopo il salto finale, il ghiaccio raspava come l'asfalto...e le cosce si arrossavano per usura...talvolta fino a sanguinare!!!!

Quelle discese a capofitto me le ricordo ancora oggi..ed il divertimento che ne derivava era una roba unica!

CFASD

Pure da noi si facevano cose simili...e c'erano figlioli che scendevano con slittini e scii.
Solo che poi era più la terra e fango che la neve...
Si scendeva anche con i sacchetti dello sporco, con le camere d'aria dei camion o con la fintapelle tirata su per farci stare i piedi e trattenuta in mano con due lacci.
Gli ultimi anni, la tangenziale e il cemento che avanza, hanno praticamente cancellato quei nostri posti di discesa libera, che quando ci passo lo racconto sempre.
Ho tentato pure di andarci coi figlioli quando eran piccini, ma partire da sotto un guardrail, in curva, non era salutare...
Quindi ho optato per accumulare tutta la neve a lato dello scivolo garage e creare una pista da un metro per 5 da bob...
Mi sono ridivertito come un tempo.

Ah, noi in fondo al discesone avevamo i filari delle vigne, ed ogni tanto chi ci tirava lungo e ci si infilava sotto rischiava la decapitazione o le maledizioni del contadino...
Quanto eravamo incoscienti.
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

bigbore

Citazione di: Apelle il 13 Ottobre 2011, 22:14:29
Citazione di: bigbore il 13 Ottobre 2011, 20:10:54
Sono parecchio occupato a causa del censimento che da un mucchio di rogne per cui non ho tempo di aggiornare questo topic ne altri  :angry:
Ellamajella... ma perché... di mestiere fai quello che aiuta gli altri a compilarlo?
sgrunt
magari fosse così, in realtà oltre alle grane lavorative solite adesso si aggiunge anche il gravame di sorvegliare alcuni server che facciano il loro dovere di interfacciarsi con il megaserver dell'ISTAT e inviare i report e statistiche. Dietro il censimento c'è tutta una complessa macchina (che ovviamente si guasta...) di persone e soprattutto sistemi informatici recalcitranti e caparbi che devi guardare a vista perchè se si ferma tutto il meccanismo si arriva anche alla "interruzione di pubblico servizio". Mentre scrivo questo post ho sette finestre terminale aperte verso altrettanti server che controllo a vista...uno spasso che non ti dico  :angry:

divertitevi voi che potete e se possibile il questionario fatelo via web che riducete la quantità di lavoro manuale da farsi
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

kanaka

Da noi si usavano anche i sacchi dell'immondizia, unarcandosi a dovere si volava... ma il top era una coppia di pastori tedeschi (si veniva dalla visione di zanna bianca) attaccati ad un paio di assi levigate per settimane ed ingrassate a dovere... si andava bene, finche la trazione animale era sfiancata! poi si proseguiva a spinta, ho anche provato a fare una motoslitta con il motore di un testi tre marce, ma era troppopericoloso, anche se sulla neve fresca con la ruota a mo di mulino si viaggiava bene... finche reggeva, poi dovevo rifarla! tutto ovviamente in legno... Devo dire che il motore endotermico era la base per noi...
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.