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23/10/2011 salutiamo un grande amico, che rimarrà sempre con noi! Ciao Marco... 58 forever.

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dai diari di viaggio di bigbore

Aperto da bigbore, 18 Aprile 2012, 22:56:57

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Apelle

#15
Citazione di: bigbore il 25 Maggio 2012, 09:33:55
L'avventura fini per me e il dag piu o meno alle 10,30 cioè dopo 28 ore per circa 750km e soste, volute o no, pari ad almeno 5 ore complessive di cui due di sonno.

Aaaah, ma che magnifico racconto Big!!!
Perdona per il commento a scoppio ritardato, ma ai tuoi resoconti ho sempre voluto dedicare un momento tranquillo, per non rischiare di guastarmi la rimembranza con la fretta.
Ne avrei anch'io, di viaggi epici da raccontare, come le fughe non autorizzate per andare al mare (circa 200km circa A/R) con il fido amico del cuore, io col fantic e lui con la vespa 50 special, rigorosamente marinando la scuola e quindi avendo la necessità di tornare per l'ora di pranzo...

Oppure il giro di tutta italia con il px, che partì sano e tornò a casa con non meno di 4 "calde" nel cilindro...

E altri ancora...

Ma questa avventura della banda di lambrate è inarrivabile!!!  :clap: :clap: :clap:


"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

cartuccia56

 :good: :good: :sodisfaction:
Complimenti per i bei racconti,sembra di essere in moto !

bigbore

@ apelle

quella volta del gelato a livorno è stata l'uscita continuativa più lunga ma non certo la più avventurosa, alcune uscite erano, in pratica, di routine mentre altre erano concepite e congegnante per essere una sfida e basta (tipo l'economy run... si partiva con due litri a testa nel serbatoio e vinceva chi arrivava più lontano).
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

CFASD

ostregheta, quella dell "economy run" non l'ho mai affrontata, e mi era nuova fin'ora.
racconta, racconta...
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

bigbore

@CFASD

per la banda di lambrate la crisi economica era una costante, uno stile di vita, un elemento imprescindibile del quotidiano  :laugh:

Nonostante i viaggi di lungo corso che riuscivamo a fare nonostante la morigeratezza dei mezzi economici, più spesso si operava sul filo delle 100 lire in più o in meno per mandare avanti la passione.
Così, facendo di necessita virtù, nella mente vulcanica del bigbore, si formò l'idea tutt'altro che balzana di sfruttare la perenne scarsita nei serbatoi per farne un motivo di sfida, non solo per raggiungere ulteriori traguardi in termini di parsimonia ma anche e sopratutto per far assurgere la mera "scarsità" al più nobile livello di "contenutezza" ovvero stratagemma psicologico da tre soldi per farci sentire meno pezzenti  :rotolol:
E così oltre alle tradizionali sfide velocistiche e pistaiole si aggiunsero anche le economy run con risultati tutt'altro che disprezzabili in termini di km per litro. Ovviamente le sfide eran precedute da lunghe sessioni meditative seguite da complesse operazioni tecniche sui mezzi svolte nella cantina di casa, il tutto condito dalla tipica segretezza dei team più famosi  :laugh: questo perchè i due fratelli (big e dag) non erano alleati bensì acerrimi nemici che per forza di cose condividevano la stessa cantina... hai voglia di tenere segrete le modifiche quando l'avversario è li di fianco  :rotolol:
Dopo più di trent'anni qualche dettaglio l'ho dimenticato ma come tutte le cose fatte con, su, per le due ruote sono rimaste impresse e quindi si va a raccontare... ma la prossima volta!

"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

rv250ngr

Ciao  bigbore,non essendo ancora iscritto all'epoca non avevo goduto dei racconti della "banda di lambrate",scoperto per caso curiosando in giro per il forum non posso esimermi dal farti i complimenti per l'ottimo racconto che mi ha' preso dall'inizio alla fine. :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :ciao:
Un piccolo pasto non ha mai ucciso nessuno.

Se gia' mi stai mungendo,non pretendere anche di tagliar bistecche

bigbore

grazie RV250ngr!

mi ero dimenticato di questo topic e che in effetti dovevo dare seguito e resoconto delle combattutissime economy run della banda di lambrate. prometto che lo farò rubacchiando minuti nel corso della giornata ma, più facilmente, al sonno  :hardsleep:
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

rv250ngr

Resto in attesa visto che scrivi molto bene e riesci a coinvolgere il lettore.
Ancora complimenti  :ciao:
Un piccolo pasto non ha mai ucciso nessuno.

Se gia' mi stai mungendo,non pretendere anche di tagliar bistecche

bigbore

#23
quel trapanante suono della sveglia impostata alle 5,30AM, perfora i timpani mi risorgere dal profondo sonno, la classica mano che annaspa verso l'infernale aggeggio lo zittisce mentre appena appena si affaccia alla coscienza il fatto che è ora di alzarsi per affrontare...
IL VIAGGIO!
Mi rotolo sul letto per riprendermi, alla mia età il "bootstrap" non è tanto rapido, ora di avviare tutti i sistemi e i servizi cerebrali per ritenermi sveglio e operativo richiede un bel quarto d'ora, penso che tanto in 10 minuti sono pronto e posso uscir.... zzzzzzzz!

Porc! leseietrentotto.... mi sono addormentato di nuovo. Stavolta mi trascino in bagno senza indugiare piu di trenta secondi nel letto. Svolto il rituale del bagno passiamo alla vestizione per affrontare          IL VIAGGIO!                     Nulla di speciale l'abbigliamento con la sola concessione di un capo tipicamente da MTB per parare sia la umidità mattutina sia qualche sempre possibile sciaquata estiva. Scendo e bevo il solito, cioè il mezzo litro di acqua che da ormai anni bevo di primo mattino secondo un protocollo salutistico. Prendo il casco e i guanti leggeri e mi accorgo che devo pulire la visiera tipicamente cosparsa di cadaveri di zanzare, moscerini e insetti vari spiaccicati; ecco fatto possiamo uscire.... ha! no, devo prendere il telefono rimasto in carica, vabbe adesso usciamo nel cortile e andiamo. Mi ricordo improvvisamente che devo verificare la pressione delle gomme, vabbe va, ci vuole un  minuto; davanti 1,9 e dietro 2,1, uhmmm penso che metterò 2,3 e 2,5, non sono leggero e devo fare strada che poi un pneumatico sgonfio si deteriora e aumenta l'attrito di rotolamento.
Adesso sono pronto!... no la fotografia di rito ci vuole e dunque facciamola, appena prima di uscire dal cancello e iniziare il viaggio. Sono ormai le 7,20 ma in ogni caso nessuno mi corre dietro e quando arrivo arrivo.

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Avvio il programma di traking che "logghera" tempi velocità e percorso, una schiacciata al pulsantino magico e il motore si avvia emettendo il classico rumore delle vespine, 30 secondi di intiepidimento mentre guardo il cielo parzialmente coperto da nubi, le previsioni danno bel tempo su tutto il tragitto.
Metto la prima e via per questa vecchia ma nuova avventura, stavolta il tragitto prevede circa 100km in più rispetto al classico viaggio per livorno, infatti la destinazione è follonica. Seconda terza quarta e subito a tutta manetta a percorrere le deserte strade del basso vercellese.

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La prima sosta è prevista a Busalla presso il vecchio distributore esso dove farò rifornimento, allincirca 100km dalla partenza ma intanto la rotta prevede il passaggio da mede, pieve del cairo, tortona e poi busalla. Fa fresco e pure umido ma tutto sommato sono coperto quanto basta, quando poi farà caldo vedremo di scoprirci ma adesso avrei gradito la tuta da moto. Il motore gira benissimo e mantiene la vespina e il suo carico a una velocità indicata dal navigatore di 57-58km/h, penso intanto che non so quanto in effetti consumi la vespa con questo carburatore alesato ma l'indicatore non accusa cali vertiginosi sintomo di consumi esagerati, intanto i paesini della pianura scorrono tranquilli uno dopo l'altro. Nonostante sia pianura il panorama non è monotono alterandosi colture a riso e mais mentre la luce via via aumenta con il sole che sale nel cielo.
A questa velocità e con il traffico assai scarso ci si può permettere di guardare il paesaggio che lentamente scorre non "fugge", ti accorgi di essere parte di quel paesaggio, non giusto di "passaggio", hai tempo di sentire odori, suoni e vedere intorno. Qualcuno lo prenderebbe come monotono in realta non hai tempo di annoiarti mentre le cose intorno lentamente ma non troppo cambiano, hai il tempo di assimilarle. Ed ecco che siamo nei pressi di Tortona con all'orizzonte la promessa di qualche lieve pendio e la valle dello scrivia, il tutto mentre il motorino da 50cc ronza infaticabile senza perdere un colpo. Ed ecco il primo dubbio mentre i cartelli indicano genova in due direzioni assai diverse,  una porterà dentro tortona mentre l'altra la aggirerà tagliandola fuori, opto per quella più scassata per via dei camion che sicuramente non passano dal centro città e infatti così è. Adesso la strada porta verso busalla e dopo pochi chilometri cambia lo scenario che da pianura che più piana non si può diventa un poco meno piana e le strade non sono rettilinei  perdita d'occhio bensì qualche curva e pendii. Inizia la parte più bella del viaggio, cioè quella nei tratti collinari e montuosi mentre dalla memoria riaffiorano particolari ed eventi avvenuti tanto tempo fa ma ancora vividi.

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Fino ad ora il vespino non ha accusato un benchè minimo problema e, se l'indicatore è attendibile, siamo verso la riserva, grosso modo saranno andati poco meno di 4 litri di miscela e ora che arrivo a Busalla faremo un pieno perchè da li in poi inizia un tratto tipicamente di alta collina verso il passo della scoffera, rotta che da sempre faccio per evitare di passare da genova e che mi porterà dritto dritto a Lavagna. Eccoci alla prima sosta tecnica a busalla dove il pieno mi costa ben 7 euro di benzina alla quale ovviamente aggiungo il necessario olio. Sarebbe stato meglio aggiungere prima l'olio e poi la benzina ma non sapendo quanta benzina ci sarebbe stata ho dovuto fare il contrario; effettuo la "miscelazione" agitando la vespina.... non sarà ottimale ma meglio che niente. Soddisfatte le esigenze del mezzo riempiendo, pensiamo alle necessità del prode avventuriero svuotando; conclusa la sosta tecnica riparto deciso alla volta del passo della scoffera e delle sue tortuose ma divertenti strade. Sono passate due ore e mezza all'incirca dalla partenza e non sono minimamente stanco, tutto sommato sulla vespina ci si stà comodi, assolutamente seduti ed eretti, oserei dire di vedetta come posizione di guida. Il percorso si fa più interessante e nonostante le scarse prestazioni riesco pure a fare qualche sorpasso, in piano non c'è abbastanza potenza da superare ma a stare dietro vengo rallentato e così mi metto a "giocare" con questi altri utenti della strada approfittando delle discese e delle scie, in tal modo riesco a superare qualche camioncino e pavida automobile, mandando il povero motorino a regimi inusitati. Quando iniziano le salite vere, cerco di  mantenere la velocità a tutti i costi affrontando le curve con piglio corsaiolo e così riesco a tenere la terza a tutta manetta. Meno male che non c'è traffico, per cui riesco a tenere l'andatura giusta senza essere rallentato e con molta perizia e cautela riesco anche a fare qualche piega. Sembra ridicolo parlare di pieghe a velocità di 35-45km/h ma con la vespina, le sue ruotine da 10", la poca potenza e l'assetto seduto, occorre una certo mestiere visto che la ciclistica non è che comunichi granchè, puoi passare da essere in piega a finire a terra senza preavviso; se il motore cala troppo di giri tocca scalare e con quattro marce, in realtà tre vista la prima molto corta, non è che puoi fare miracoli, l'unica è lasciare scorrere la vespina affrontando le curve con largo anticipo e rimanendo ben in asse col veicolo e scordarsi di "lavorare" di avantreno. Considerando il mezzo che ho sotto le chiappe, facendo i debiti rapporti, non è che stò andando piano e mi diverto pure. Ricordo le battaglie su queste curve con gli altri avventurieri a 50cc e mi ritrovo da solo, non solo perchè non ci sono altri accompagnatori ma anche perchè fino ad ora nessuna moto, solo qualche sporadica automobile e ancora più sporadico ciclista... possibile che ormai tutti
viaggino in autostrada? possibile che questa magnifica strada venga disertata dai motociclisti?

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continua prossimamente
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

NordEnz

 :up: grande bigbore! I tuoi racconti sono davvero coinvolgenti, riesci ad esprimere molto bene le senzazioni che provi! Mi sembrava quasi di esserci anch'io su quel vespino....
Continua continua, che qua ti seguiamo volentieri  :clap:

Ma ci hai mai pensato di scrivere un libro sulle tue avventure? Potrebbe essere interessante....

federosso

 ;)

già, il viaggio per il viaggio, da tanto che non ne faccio più neppure io .... invidia!
...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

Vir

____ _______

fabius1.9tdi


bigbore

La strada prosegue in un continuo curva e controcurva e caparbiamente tenendo la velocità riesco a tenere la terza a tutta manetta, se cala di giri poi non riprendo più, lo so per certo. Guidare un 50 con poca potenza è una ottima scuola, onore massimo ai piloti della immeritatamente defunta classe 50, fucina di innovazioni tecniche e di grandi manici: nieto e lazzarini giusto per dire di due grandissimi.
Nonostante tutto il motore mi porta avanti lungo il percorso e, ad onta dei 50cc sotto sforzo, non cede, non cala e non perde un colpo. Ormai la strada diventa meno pendente e in certi momenti riesco pure a  mettere la quarta, giusto per 100mt. ma ecco che la pendenza diventa quasi nulla, stiamo per arrivare a chiavari e approfittando della discesa che ormai è evidente, vediamo se riesco a recuperare sulla velocità media.
Altro strapazzo a seguire lo sforzo in salita è il fuorigiri in discesa e quì porto quel povero motore a regimi da turbina... il navigatore mi dice 78km/h e a orecchio direi piu di 9000giri.
Ogni tanto freno per pietà, non vorrei trovarmi col motore rotto a metà strada, nondimeno avendo raddoppiato la velocità dovrei aver recuperato qualcosa sulla media affossata dalla salita del passo della scoffera. Intravedo le prime case di un abitato e pure un autovelox fisso che qui in toscana, come avevo già notato, abbondano.
Un poco di relax  per la vespina mentre attraverso una serie di abitati a preludio del centro di chiavari e poi lavagna. Un caos....lungo il lungomare, si va avanti a 20 allora e pure a singhiozzo mentre io lotto con il cambio al manubrio poco preciso e rognosetto in scalata. Questo traffico mi colpisce parecchio dopo circa 200km dalla partenza sempre in condizioni di liberta e traffico nullo o quasi,  ma l'aurelia è l'aurelia.
Valuto che mi conviene fare rifornimento perchè poi inizierà la salita al passo del bracco, a memoria non ci sono rifornimenti fino a sarzana e preferisco non impiegare la scorta, sisammai....
Il secondo rifornimento quindi avviene a Lavagna dopo, mi dice il navigatore, 178km dalla partenza e trascorse 4 ore 34 minuti alla media di 38,8 km/h; non male considerando la sosta del primo rifornimento e il tempo perso in città. Cerco di sbrigarmi a questo pit-stop, 4 euro di benzina, misurino di olio e stavolta abbondo in vista della salita, agitata e via di nuovo ma stavolta mi tolgo uno strato perche obiettivamente fa caldo in pieno mezzogiorno ad agosto sulla riviera :cheesy: Mentre vado verso la spezia-sarzana faccio due conti: dunque 7 euro prima e 4 adesso, 11 euro per 178km, sei litri abbondanti.... siamo nei pressi dei 30km/l  :ok:
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Stavolta mi attende il passo del bracco, ma direi che avendo passato quello della scoffera non mi preoccupo per la vespina essendo verificato che... regge benissimo il gravoso carico... me piu bagaglio  :cheesy:
Mentre affronto le contrastanti indicazioni che prima ti dicono di qua poi di la e poi torna indietro e poi ritorni dov'eri prima, finalmente riesco a imboccare la statale, cioè quella che voglio e devo fare visto che tutte le indicazioni portano alla autostrada (che non voglio e posso fare), alleluia ecco le indicazioni SS1. Finalmente fuori dalla città la strada comincia già a salire ma nulla di che e a un certo punto ecco il cartello che indica chiaramente la salita del bracco.
La giornata è luminosa e tersa, magnifica per avere una bella vista del mare sotto e della costa in genere. Quello che ancora mi sorprende è che sto viaggiando in "solitario", a parte qualche sporadica automobile, sono sempre solo, niente moto, nessun veicolo a due ruote, niente di niente! Vabbe... vuol dire che mi godo il panorama.
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Stavolta devo ricorre anche alla seconda marcia in certi tratti e tenerla a lungo perchè il salto tra seconda e terza è comunque grande soprattutto in salita, insomma la seconda e corta e la terza troppo lunga pertanto mi "accomodo" e tengo la seconda non a pieno gas ma quasi; e vado su a 25km/h. I ricordi mi dicono che con altri 50ini ma ben più elaborati e con qualche kilo in meno.... il pilota :( andavo su più spedito. vedremo a destinazione la velocità media totale i kilometri percorsi e i consumi ma già così non mi sembra un risultato al di sotto delle aspettative.
Intanto per qualche breve pezzo riesco anche a mettere la terza e a godere del magnifico panorama, aspiro il forte odore di pini e resina scaldata dal sole di agosto, osservo come lentamente cambia la vegetazione, godo del calore del sole e della luce,  penso ai nostri antenati che hanno concepito e realizzato questa strada millenaria,tutto mentre il motore tira caparbiamente nonostante lo strapazzo e comunque grazie al raffreddamento forzato ad aria non cala di prestazioni.
Ammetto a denti stretti che la vespa è ben concepita e la fama è meritata, peccato che sembra di stare su una sedia come posizione di guida, il tremendo cambio al manubrio, una distribuzione dei pesi inusitata e un avantreno che... ma basta non pensare di avere e agire come se fosse una moto bensì un veicolo con due ruote che con la moto ha poco a che fare  ::)
Mentre l'infaticabile motore va avanti, la salita si attenua e mi accorgo che siamo nei pressi del valico e infatti poco dopo ecco il roccione, il bar... deserto, la curva e poco dopo il cartello che indica il valico. Decido di fare una breve sosta documentativa, evacuativa (sono ore che...) alimentativa e riposativa, ma 10 minuti 10... che senno mi ammazza la media.

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Mentre sono fermo arriva dalla parte opposta un ciclista... no due... cioè due pedalatori e un ciclo solo, una anziana coppia in tandem che arriva al valico! Mi complimento con loro e mi porgono la loro fotocamera per la foto di rito. Parlando inglese scopro che sono olandesi ma forse pure tedeschi (dutch o deutsch, non si capiva bene), hanno lui 68 lei 64 anni, da anni vengono in questa parte di italia perchè non riescono a farne a meno da quando hanno scoperto la liguria e la toscana. Sono partiti al mattino presto e si sono fatti TUTTA  :o la salita pedalando. Loro ripartono affrontando la discesa e io abbastanza umiliato dal fatto che quasi certamente non ce la farei a farmi il bracco in bici. Io giro pedalando sulle colline del monferrato ma li sono tre di salita intervallati da tre di discesa, ma 30km sempre in salita.... Riparto pure io dopo ben 15 abbondanti minuti di sosta.
Stessa strategia adesso, piano in salita ma in discesa ben altra storia: giù a piena manetta! Ogni tanto do una frenatina prima che il pistone venga a trovarmi e a vedere com'è il mondo "fuori" :fiufiu:.
Col fatto che siamo in discesa l'avantreno migliora, infatti la ripartizione del carico tra avantreno e retrotreno finalmente si avvicina a un qualcosa di più motociclistico e le reazioni al manubrio ora si fanno sentire e pur rimanendo assai "liquido" tra le mani è meno impreciso e allarga meno in curva. Sarà che mi sono parzialmente vespizzato nella guida ma adesso riesco a fare curve decisamente più raccordate e quindi riesco a percorrere più velocemente le curve e tenere alta la velocità, addirittura posso frenare anche davanti senza correre il rischio di sentire il limite di aderenza cosa che invece in piano era nettissima e in salita l'avantreno cosi leggero che a malapena riesce ad essere direzionale, tanto da farmi chinare in avanti per rimediare un poco di grip in più. Penso che il portapacchi anteriore tipicamente vespistico servirebbe allo scopo di riequilibrare la distribuzione dei pesi mentre con orrore penso come sarebbe la guida ad essere in due con il portapacchi posteriore  :nooo:
Attuando la tecnica ormai collaudata e grazie anche all'asfalto nuovo e senza buche, vado veloce recuperando sulla media come il navigatore mi mostra; si tratta di arrivare lanciati, frenare decisi e devo ammettere che la vespina frena bene se riesci a caricare l'avantreno, mollare i freni, piegare, sempre con cautela ovviamente e poi, anche prima del centro curva "scatenare i cavalli", così riesco a tenere alta la velocità.
Questa bella corsa e ribadisco senza anima viva che percorra la stessa strada, arriva fino a un bivio dove proseguendo di arriverebbe dritti dritti a laspezia ma io per evitare la città devio per ceparana-sarzana.
Benzina ne ho e considerato il consumo so di farcela, quindi affronto anche queste curve successive senza patemi di sorta con il motorino che sembra non patire gli strapazzi... grande 50ino  :up:

Proseguo il viaggio transitando il questo scenario immerso nel verde del bosco dell'entroterra ligure-toscano.
Toh.. guarda! delle automobili; procedono affrontando le curve come se fossero delle condanne spezzettandole e spesso andando oltre la linea di mezzeria e sono uno incollato all'altro, ricetta efficace e ampiamente collaudata per ottenere un bel incidentone.
O li supero in fretta o mi conviene stare almeno a 100mt. Decido di starne lontano ma magicamente altre auto riempiono lo spazio che avevo lasciato e quindi... Sento un rombo alle spalle... un bicilindrico.... di quelli buoni! E in un attimo mi affianca, giusto un attimo, un ducati streetfighter giallo che ho appena il tempo di guardare ed è già tre auto avanti.
Non posso competere ma col NW sarebbe stata una bella corsetta  ;) Tuttavia ne ho abbastanza di finire sempre più indietro mentre il trenino di automobili vede aggiungersi un camioncino e io dietro a respirare fumaccio nero di gasolio incombusto... intollerabile!
Decido di superare anche perchè siamo sui 30-35 all'ora da 20 minuti e allora via! Inizio la lenta risalita sfruttando fino all'ultimo giro le marce sorpassando le automobili una ad una ed ecco la prima della serie.
Serpeggia, un po di quà, un po di la, tocca sempre i freni sconfina sull'altra corsia... micidiale! Approfittando di uno scorcio su più curve vedo che è libero e allora via, sull'altra corsia tutto a SX (ehmmm...) e finalmente l'incubo finisce. Ritorna il ritmo di prima cioè tutta manetta. Tra non molto finisce la parte coinvolgente dovendo a breve finire sull'aurelia per attraversare sarzana, massa, viareggio e così via e infatti ecco che la pendenza si annulla e in un attimo si para davanti il tipico scenario da aurelia.
Semafori, rotonde, automobli in coda, autovelox in ogni angolo, un po vedi il mare un po no e via così procedendo kilometro dopo kilometro. Eccomi arrivato a massa, decido di fare una sosta per rifornire, dare uno sguardo alle statistiche di viaggio e fare proiezioni sull'arrivo. Stavolta imbarco 5 euro di benzina e ce ne starebbe ancora qualcosa ma al self non posso che scegliere multipli di 5 euro chepoi  non ci starebbero. Aggiunta di olio, agitata e adesso un riposino che sono suppergiù 7 ore che guido e il fondoschiena reclama i suoi diritti. Il navigatore mi dice che sono alla media di 37,8 km/h, 268km percorsi e mi conferma che sono 7 ore e 9 minuti dalla partenza e mancano 160km alla meta, E.T.A. ore 18,38. Uhmmmm... penso di poter fare meglio di così visto che adesso salite lunghe non se ne parla e l'ultimo tratto è veloce, da fare a tutta manetta e sfruttare la massima velocità della vespina.

continua
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

NordEnz