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23/10/2011 salutiamo un grande amico, che rimarrà sempre con noi! Ciao Marco... 58 forever.

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un piccolo viaggio

Aperto da lambretta74, 02 Dicembre 2014, 01:19:58

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lambretta74

Oggi scorrevo la rubrica (vendo e compro) di un periodico di auto (auto non moto) d`epoca. E mi sono reso conto di una cosa folle.
Che ho corroborato leggendo il valore "di mercato" dei mezzi, nella rubrica "quotazioni".
Ebbene, se un mezzo, in condizioni buone di conservazione, e` valutato - mettiamo - 3000 euro...:
1) Nel settore vendite, trovi (spesso) rottami di quel modello a 4000. Se tenuti bene, si schizza oltre gli 8-9000.
2) Nel settore acquisto, trovi proposte di acquistare quel modello, solo se perfetto, praticamente inutilizzato... a massimo 2000 euro.
Per curiosita` ho scorso qualche numero passato della rivista. E, in gran parte, ho trovato gli stessi identici mezzi. Invenduti da mesi. Anni.
Un mercato cosi` e` ovviamente fermo. Se prendete un`omologa rivista tedesca, vedrete che la forbice si assottiglia... niente piu` richieste folli ne` offerte misere.
Adesso capisco il perche` dell` "astenersi perditempo sognatori cacciatori di foto" oppure "le mail di minaccia saranno girate alla postale" etc in calce agl annunci... gli stessi siti di annunci sono diventati uno sfogatoio delle frustrazioni.
Molti forum (non questo per fortuna  :piove:), sono popolati da chi si vanta di aver avuto in regalo auto perfette e valutate 5000 euro. E si vanta al contempo di aver venduto a 10000 rottami da 1000 a quqlche malcapitato.
Senza pensare, ognuno di questi novelli travet che -cosi`- per il desiderio irrefrenabile di doversi vantare della propria "furbizia" (e chissa` quali problemi personali, quali grigiori esistenziali - ben piu` gravi di un motore - nasconde un tale comportamento) distrugge il suo stesso mercato. Chi, leggengo di questi "furbi" vorrebbe essere mai il "fesso" che paga?
Siamo in Italia. Ovviamente, uno desiste, fosse anche solo per dispetto.
Conosco molti amici che, pur di far fallire i mercatari (cosi` li chiamano  [shocked]) italiani, comprano i ricambi solo all`estero allo stesso prezzo. Perche` gli stranieri non si vantano di "aver svuotato un magazzino a gratis" , anche se - a differenza degli italiani - lo hanno, magari,  effettivamente fatto.
C`e` qualcosa nella mentalita` che non va bene. Questo non e` collezionismo. Non so cosa sia: complessa ansia di riscatto personale attraverso gli oggetti, banale voglia di fare qualche soldo extra busta. Io non lo so. So solo che non ha portato alcun vantaggio a questi soggetti, ed ha reso nauseante partecipare a molti mercati o mostre per chi, davvero, voleva solo godersi un mezzo la domenica, perche` gli ricorda un periodo della sua vita, o perche` semplicemente gli piace.

Un accumularsi di sporcizia morale, un`avidita` cieca, un fiorire di personaggi inqualificabili, che non poteva aver esito diverso da quel che e` avvenuto.
Io non so se le nuove misure porteranno all`estinzione della specie che tutti accusano essere la causa della deriva (i mercatari della domenica e tanti clubbettini dall`iscrizione facile); certamente, con anche i nuovi controlli fiscali, i "banchettari" rischieranno sanzioni cosi` alte da toglier loro la voglia di fare "il nero", di vendere fotocopie dei libretti o pezzi intascandosi i pezzi da 50 euro nei pantaloni logori di una fiera.
Ma non sara` la soluzione.
Quel che deve cambiare e` molto piu` profondo.
Altrimenti, finite in pressa le migliaia di auto e moto ventennali che - accumulate da questi pittoreschi personaggi (i quali stanno cercano di piazzarle in questi giorni, omettendo rigorosamente il motivo della vendita) - probabilmente vi finiranno, il nostro modo di pensare - non cambiando - ci portera` ad altri impatti.
Gli stessi improvvisati collezionisti-mercanti si butteranno alla ricerca di nuovi terreni dove lucrare. Forse troveranno asilo fra i mezzi trentennali, portando a nuove misure anche contro questi. Sono re Mida al contrario.
Ma l`unico modo per fermarli, e` ragionare in maniera diversa. Tutti
Ed a tutti, auguro un buon viaggio. Proprio  a tutti.  :))
...Mah?

Apelle

Eeeeh, vecchia e brutta abitudine, contro la quale si è già parecchio parlato in questo forum, anche se l'argomento, ahimé, non sembra trovae PROPRIO tutti d'accordo.

Personalmente, concordo pressoché al 100% con la tua analisi e soprattutto con l'ipotesi risolutiva.
Il che significa che non abbiamo speranza, questo tipo di mentalità "levantina" è geneticamente insita nelle popolazioni che vivono (nascono?) dal 45° parallelo in giù.

Citazione di: lambretta74 il 02 Dicembre 2014, 01:19:58
Gli stessi improvvisati collezionisti-mercanti si butteranno alla ricerca di nuovi terreni dove lucrare. Forse troveranno asilo fra i mezzi trentennali, portando a nuove misure anche contro questi. Sono re Mida al contrario.
Ma l`unico modo per fermarli, e` ragionare in maniera diversa. Tutti
Impossibile.
Non ci si riesce neppure per cose che, almeno apparentemente, dovrebbero risvegliare ben altri fremiti di sensibilità...

Il problema è alla radice, ed attinge rilevanza solo ed unicamente in funzione dei *numeri*.

E mi fermo qui.

"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

Albe

Condivido il tuo pensiero, ma c'è un ma...
...l'unico che può guadagnarci qualcosa dalle quotazioni delle riviste specialistiche è il fortunato che il mezzo ce l'ha parcheggiato in un locale con umidità e temperatura controllate, abita in luoghi privi di salsedine, dove non piove mai e non c'è troppo sole. Quindi le uniche spese che ha sostenuto sono quelle della manutenzione ordinaria...
Se invece il mezzo ha avuto il suo normale degrado e si vuole riportarlo al "nuovo" ci spende spesso più della valutazione.So bene quanto costano i ricambi per auto e moto storiche, uno che restaura il suo mezzo ci smena un casino di soldi e questo è un fatto inconfutabile. Allora uno che decide di venderla dopo questi interventi cosa deve fare? Rimetterci e basta?




Apelle

Citazione di: Albe il 02 Dicembre 2014, 16:04:49
Condivido il tuo pensiero, ma c'è un ma...
...l'unico che può guadagnarci qualcosa dalle quotazioni delle riviste specialistiche è il fortunato che il mezzo ce l'ha parcheggiato in un locale con umidità e temperatura controllate, abita in luoghi privi di salsedine, dove non piove mai e non c'è troppo sole. Quindi le uniche spese che ha sostenuto sono quelle della manutenzione ordinaria...
Se invece il mezzo ha avuto il suo normale degrado e si vuole riportarlo al "nuovo" ci spende spesso più della valutazione.So bene quanto costano i ricambi per auto e moto storiche, uno che restaura il suo mezzo ci smena un casino di soldi e questo è un fatto inconfutabile. Allora uno che decide di venderla dopo questi interventi cosa deve fare? Rimetterci e basta?

E' un mondo difficile.

Il fatto che uno abbia speso bei soldi per restaurare la sua auto/moto/ecc. non è in alcun modo una ragione valida per riversare quei costi sulla valutazione commerciale del mezzo, che invece è governata da ben altri parametri.
Non che lo stato di conservazione non importi, nella vendita, ma è solo di "supporto", nel senso che regolerà il posizionamento del prezzo fnale sull'ideale scala che va da "come nuovo" a "rottame".

E' il problema di noi tutti amatori.

E la tua domanda è quella che noi tutti ci facciamo - retoricamente - ogni volta che pensiamo a tutti gli sforzi che facciamo.

Il che ci porta ad un'ulteriore, se possibile ancor più amara,  considerazione.

Siccome "accà nisciùn 'è ffess...", non dico che sarà sistematico, ma certamente il più delle volte i veicoli saranno adeguatamente e più o meno abilmente arrangiati alla bell'e meglio, con il massimo degli sforzi tesi a renderli appetibili alla vista ed al primo contatto.
Tanto poi c'è la forumula "vendita di bene usato, venduto come visto & piaciuto".

Il venditore "professionista" non si ammazza a restaurare, garantito.
A meno che non ci sia una precisa richeista di un cliente.

Ma se fa compravendita, è GARANTITO che le manutenzioni, non le fa o ne esegue quel minimo sindacale necessario per togliere le cose visibili più macroscopiche.

Dopodiché, c'è sempre anche la possibilità dell'amatore che non ne vuol sapere di rimetterci, e chiede prezzi astronomici, e se qualcuno gleili paga, prende ed intasca, incurante di essersi comportato letteralmente come un ladro.

Il che ci fa chiudere il tristissimo cerchio italiota.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

Filippo

CitazioneDopodiché, c'è sempre anche la possibilità dell'amatore che non ne vuol sapere di rimetterci, e chiede prezzi astronomici, e se qualcuno gleili paga, prende ed intasca, incurante di essersi comportato letteralmente come un ladro.

Non concordo. Se mai decidessi di vendere la R (e non fossi alla canna del gas), non la venderei per meno di 2000-2500€. So quanto ho speso per portarla in queste condizioni e sono gli stessi soldi che spenderebbe chiunque per prendere un rottame da 500€ e farlo ritornare moto. Per questo non mi sentirei ladro.

Deve essere l'acquirente a capire se ne vale la pena di prendere una moto "pronta" oppure di cominciare il "giochino del restauro"
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Apelle

Citazione di: Filippo il 02 Dicembre 2014, 17:20:39
CitazioneDopodiché, c'è sempre anche la possibilità dell'amatore che non ne vuol sapere di rimetterci, e chiede prezzi astronomici, e se qualcuno gleili paga, prende ed intasca, incurante di essersi comportato letteralmente come un ladro.

Non concordo. Se mai decidessi di vendere la R (e non fossi alla canna del gas), non la venderei per meno di 2000-2500€. So quanto ho speso per portarla in queste condizioni e sono gli stessi soldi che spenderebbe chiunque per prendere un rottame da 500€ e farlo ritornare moto. Per questo non mi sentirei ladro.

E ma infatti non lo saresti.
2000-2500 € per una R in condizioni pristine, è un prezzo ragionevole, sia per quotazione media che per il motivo che hai correttamente esposto, che tanto li si va a spendere cmq.

Ma... ci sono diversi "ma".


  • Prima di tutto bisognerebbe vedere in ogni caso se riusciresti a prenderli. In un periodo come questo, è quasi da escludere. Ai tempi in cui l'hai presa tu, probabilmente ce li si farebbe in modo relativamente tranquillo.
  • punto secondo, e si ritorna alla questione della fiducia, che, a parte federosso (  :P ) nessun italiano - a ragione  - è disposto ad accordare facilmente ad un compaesano, quando si parla di veicoli usati, e quindi i lavori che tu hai fatto... li sai solo tu, a meno di non metterli giù per iscritto ed offrire una sorta di garanzia in merito; che ovviamente non esiste, mai nella vita, e non certo per disonestà
  • quindi, in molti non si fidano e quei soldi per le manutenzioni preferiscono spenderseli loro, in modo da esserne certi
  • a meno appunto di non voler offrire una garanzia, ma allora si dventa commercianti, e torniamo direttamente al "VIA!" e senza neppure ritirare le 10mila lire

E cmq io mi riferivo a ben altre esagerazioni.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

Nunzio

#6
Citazione di: Apelle il 02 Dicembre 2014, 17:12:31
Dopodiché, c'è sempre anche la possibilità dell'amatore che non ne vuol sapere di rimetterci, e chiede prezzi astronomici, e se qualcuno gleili paga, prende ed intasca, incurante di essersi comportato letteralmente come un ladro.

Il che ci fa chiudere il tristissimo cerchio italiota.

Nemmeno Io sono d'accordo,
come ben sai sono uno sfegatato Gilera, oltre il limite dell'amatore,
speriamo MAI ma se dovessi mettere in vendita le mie bimbe non credi che nel conteggio finale metterei anche le lacrime di sudore e non?
Devo allegare sequenza fotografica e fatture di acquisto?
Basterebbero a garanzia le foto del prima e dopo?

[attach=1]

[attach=2]

[attach=3]

[attach=4]


Credere per tentare
Insistere per riuscirci
Non ostinarsi per non essere sconfitti.

federosso

Citazione di: Apelle il 02 Dicembre 2014, 17:50:30
...
  • punto secondo, e si ritorna alla questione della fiducia, che, a parte federosso (  :P ) nessun italiano - a ragione  - è disposto ad accordare facilmente ad un compaesano...
letto (nel senso: ho letto)  ;)

...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

Apelle

#8
Citazione di: Nunzio il 02 Dicembre 2014, 19:50:33
Citazione di: Apelle il 02 Dicembre 2014, 17:12:31
Dopodiché, c'è sempre anche la possibilità dell'amatore che non ne vuol sapere di rimetterci, e chiede prezzi astronomici, e se qualcuno gleili paga, prende ed intasca, incurante di essersi comportato letteralmente come un ladro.

Il che ci fa chiudere il tristissimo cerchio italiota.

Nemmeno Io sono d'accordo,
come ben sai sono uno sfegatato Gilera, oltre il limite dell'amatore,
speriamo MAI ma se dovessi mettere in vendita le mie bimbe non credi che nel conteggio finale metterei anche le lacrime di sudore e non?
Devo allegare sequenza fotografica e fatture di acquisto?
Basterebbero a garanzia le foto del prima e dopo?

Nunzio, ripeto, non è questione di *quanto* ci si è effettivamente speso, ma di quanto *valeva la pena di spenderci*, in un'ottica commerciale, se l'idea era quella.

Se un modello vale, butto lì a caso, 1000, e ci si spendono altrettanti 1000 per restaurarlo, sempre 1000 varrà, mica 2000... e tu puoi anche chiederli, ma non troverai nessuno che te li darà.
E ribadisco che vendere un qualsiasi oggetto al doppio del suo valore di mercato, è *quanto meno* scorretto, indipendentemente dalle ragioni.
Quindi, quando ci si impegna nei restauri, bisogna essere ben consapevoli delle motivazioni che ci animano.

E a riprova che penso seriamente quello che dico, ti porto il mio personale caso: come sai, ho un discreto numero di moto anch'io, in garage, ed anch'io ci ho lavorato sopra parecchio (anche se neppure lontanamente ai tuoi livelli) e ci ho speso dei discreti soldini.
Ora, con la storia del bollo che potrebbe tornare in auge, sono seriamente in gravi guai, vista la condizione economica miserabile in cui mi trovo, e potrebbe realmente verificarsi il caso che io abbia da venderne buona parte.

E so già perfettamente che non potrò chiedere più di tot per questa e tot per quella ecc., tutte cifre che in ogni caso non mi ripagheranno delle "uscite" avute su ciascuna.
Ma non ci posso fare niente, e tentare di sopravalutare le quotazioni oltre livelli fisiologicamente accettabili (10-20%) delle quotazioni medie, per me è del tutto inutile ed improduttivo, salvo che qualcuno sia tanto fesso da cascarci, ed in tal caso lo ripeto con forza, si passa dritti dritti nella sfera della

DI-SO-NE-STA'

Il tuo caso è ben diverso, cmq, perché tu lavori prevalentemente su modelli che hanno già un valore elevato, quindi "caschi" relativamene bene, ma prendi ad esempio il Nordy, o il Cobra, pensaci bene, perché quelli, più di 1500€, oggi come oggi, non te li valuta nessuno.

"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

lambretta74

Citazione di: DakoBox il 16 Agosto 2007, 22:26:11
dopo l'invasione dei barbari del nord che lo hanno spolpato a poco prezzo per poi riproporre i pezzi a prezzi non esattamente popolari nei loro siti, dopo lo scempio fatto dai "locali" più o meno fatto per lo stesso motivo: il guadagno (con le gilera, ...grasse risate) che ha portato solo il depauperamento di una risorsa alla quale potevamo attingere tutti al momento della necessità di un pezzo di ricambio e che ora... boh?
Dicevo: dopo tutto ciò, si può ancora chiamare Paradiso , o solo valle delle occasioni perdute? c'è ancora qualcosa?

E la responsabilita` sta in entrambe le parti. Collezionisti (siano essi venditori o acquirenti)  e... ricambisti
A tal proposito, ho riescumato un post sul "paradiso" non perche` vi siano novita` sul rivenditore  [CFASD], ma perche` mi pare un esempio eclatante (se mai che ne fosse bisogno) dell`ottusita` del mercato del mezzo d`epoca "popolare" e del modo con cui questo si e` suicidato.
Aumento dei prezzi dei ricambi a dismisura: oggetti pagati- in blocco, per carita` - 1 euro e rimessi in vendita a 100; capisco il giusto guadagno di chi acquista 1000 pezzi e non puo` scegliere (quindi compra in blocco pezzi belli e spazzatura), ma questo non puo` essere esagerato. Soprattutto, solo perche` tu rivenditore hai trovato una persona che quei 100 te li paga, non significa che altri lo faranno.
Soprattutto, ripeto, trattandosi di ricambi per una moto dai prezzi popolari (e non appetita dai collezionisti miliardari), di un collezionismo "povero".
Il problema e` che, non trovando ricambi a prezzi accettabili, molti collezionisti hanno nel tempo demolito le loro moto. Sostituendole con altri mezzi per i quali la ricambistica e` accessibile e meno cara (penso agli enduro giapponesi).
Cosicche`, anche al momento in cui i venditori avessero deciso di abbassare i prezzi, si sarebbero trovati a disporre di un`offerta... senza piu` domanda.
E i ricambi - questo volta - sono definitivamente finiti in discarica o in fonderia.
Meno soggetti ci sono in un mercato, meno questo mercato gode di tutele, e puo` essere "attaccato" da norme lesive. Il caso del ripristino del bollo ne e` un esempio.
Bella storia di ottusita`, ripetuta sistematicamente...

PS: vi ricordate dei magazzini gilera di cui vi parlavo? Temo di avere pessime notizie; in realta` le avevo da qualche tempo,  ma devo verificarle perche` non mi piace dare informazioni senza prima controllarle a fondo...
...Mah?