"Anabasi" - come prepare moto (e pilota)

Aperto da ciccios, 12 Marzo 2015, 16:15:17

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ciccios

Buon pomeriggio a tutti.
Comincio davvero a sbavare al sol pensiero della parola rally!! Su questo forum c'è davvero tanta gente appassionata e competente, ma soprattutto ci sono bei professionisti!! Detto questo arrivo al dunque: visto che ormai c'è una sezione proprio per l'anabasi, perché non aprire un Topic sulla preparazione della moto per un rally come questo??  Magari anche preparazione fisica del pilota, ma penso sia davvero più importante e intereas sapere come preparare la propria moto!!  Cosa non deve mancare, cosa controllare che di solito non si fa, trucchetti e accorgimenti vari. Vi prego veterani dei rally, raccontateci che qui c'è gente che muore dalla voglia di sapereeeeeeeeeee.
È facile dire OK PARTECIPO, ma cos'è c'è dietro?  Penso che un banale tagliando non basti...
[saggio]

Filippo

Beh: spero che Ceccucci  approfitti della tua domanda per creare un topic  schematico in cui illustrare cosa serva sia come pilota che come moto. 

Per quanto riguarda la moto ci vuole poco più  che un tagliando.  La moto deve essere in ordine come per qualsiasi utilizzo.  Inoltre devi avere delle gomme adeguate all'uso fuoristradistico
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

ciccios

Citazione di: Filippo il 12 Marzo 2015, 17:14:22
Beh: spero che Ceccucci  approfitti della tua domanda per creare un topic  schematico in cui illustrare cosa serva sia come pilota che come moto. 

Per quanto riguarda la moto ci vuole poco più  che un tagliando.  La moto deve essere in ordine come per qualsiasi utilizzo.  Inoltre devi avere delle gomme adeguate all'uso fuoristradistico

Si questo sicuramente Filippo, però io sono curioso di sapere quali sono le differenze che fanno una moto da fuoristrada ad una moto da rally (uso di più giorni consecutivi senza la possibilità di grandi manovre meccaniche, ottimizzazione degli spazi per portare più cose possibili che siano utili... Quali attrezzi portare con se è dove metterli, quali ricambi bisogna avere nello zaino e cosa non deve mancare....ecc). Spero di essermi spiegato...
Forse la cosa sarebbe più semplice se posta con una semplice domanda.
Come ti prepari per un rally?
Spero che questo argomento suciti in voi tutto l'interesse che ha suscitato in me  :falice:

Phil Hip Poh

Caro Ciccios, ti darò una risposta che temo all'inizio ti possa far imbufalire, ma che invece serve a farti capire.
Immagino di avere la "benedizione" di Bubi Chinaglia o Andrea Accordino, rallysti di lunghissimo corso, quando affermo che l'aspetto essenziale in un rally (vero) è essere capace di cavarsela in ogni situazione.
Questo significa non solo conoscere la propria moto e quindi sapere cosa può servire e cosa e perché si può rovinare.
Significa anche conoscere se stessi e le proprie doti, tanto come meccanico che come pilota.
Ad esempio tanta gente mi telefona per chiedermi se con la loro moto possono fare l'Anàbasi (300 o Boòn al momento non importa): come faccio a rispondergli?
Che ne so se sto parlando con un novello Luigino Medardo oppure con uno che va in crisi nel viottolo della casa di campagna?
Nel primo caso, che chiameremo "Medardo" a significare una persona che alla moto "dà del tu" e ci fa numeri pazzeschi, potrebbe venire con una Ducati Multistrada e con gomme da asfalto che tanto se la cava in ogni caso.
Nel secondo caso, "viottolo", chiamiamolo così, anche con una moto iperprofessionale e gomme da enduro competizione può andare in crisi alla minima avversità.

Il grande fascino dei rally (quelli veri, la cui atmosfera tentiamo di ricreare con le Anàbasi) è l'essere soli con la propria moto e doversi trovare la strada per conto proprio con il road-book: come dire, doversela cavare da soli e vedere se ce la si fa.
Va da sé che c'è un'infinita serie di sfumature che passano dalla tappa africana (e sottolineo "africana", senza asfalto o città appena dietro l'angolo come in Sudamerica...) di 1.000 chilometri in mezzo al deserto (livello massimo, beninteso), alla ben più semplice tappa dell'Anàbasi, dove se alla peggiore delle ipotesi hai qualche rogna, ti si viene a ripescare fuori al massimo in un'oretta.

Sulla preparazione delle moto c'è una casistica colossale, ad iniziare ad esempio dall'autonomia: rimango sempre sconvolto quando le persone non mi sanno dire quanti chilometri possono fare con i loro serbatoi. Magari non hanno idea di quanto consumino le loro moto! Così può capitare, spesso nel campionato italiano motorally, di vedere gente partire con il pieno magari di 15 litri per fare un percorso di 50 chilometri fino al rifornimento, e rifare il pieno di nuovo per fare altri 60 chilometri fino all'assistenza...
Poi magari si lagnano che le sospensioni sono tarate male o che su quel percorso erano meglio le Metzeler che le Michelin...
Ma per favore!
Il vero rallysta è abituato a cavarsela con delle "cotenne" di gomme da far paura, e "paura" (assieme a "terrore") è il termine più adatto ad esprimere le sensazioni che dà una Michelin Desert sul fango. Eppure ho visto fior di rallysti adeguarsi e cavarsela ugualmente.
Questo è il loro spirito.

Mi auguro di essere riuscito a spiegarmi, spero.
E sento già i colpi che mi starà mandando il mio prode e illustre omonimo nel pensare a come tagliare questo commento per poi schiaffarlo dove...  [evil]

:ciao:
Filippo

Filippo

La divisione è stata semplice, per fortuna  :cheesy:
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

bigbore

concordo con phil sul fatto che conta di più  la preparazione "morale" del pilota che non quella della moto, che conta di più il manico che non la messa a punto manicale della moto.
In sostanza parlando di rally semicompetitivi come l'anabasi, il gusto è arrivare alla fine e.... tutto d'un pezzo  :cheesy: ed è già un risultato visto che alla fine ci si deve divertire.
Ovviamente però non puoi buttarti nella mischia con una moto che è pronta ad esalare l'ultimo respiro.. che so.. sospensioni scoppiate, motore sfatto, gomme alle tele ecc ecc perchè probabilmente finirai per passare il tempo a rattoppare la moto che non ad usarla.... un po come mi capitava molti anni fa dove alla scarsita di mezzi finanziari dovevo sopperire con l'inventiva.
Diverso il discorso per rally competitivi dove ogni cosa va valutata preparazione atletica compresa.
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

ciccios

Si si certo, come mettere in dubbio anche una singola parola che avete scritto. Chiaro che molto importante è il pilota... Spero di non essere passato per il pivello presuntuoso, credo di non esserlo. Magari ve lo ha fatto pensare il modo in cui ho scritto, Ma credetemi è solo tanto entusiasmo. Chiedo scusa se sono sembrato in qualche modo inopportuno.
La questione è più semplice, semplicemente cosa bisogna fare e avere per vivere, appunto, un'esperienza così in tutta tranquillità, divertimento e soddisfazione.
Controllerò il mio entusiasmo

Filippo

#7
Guarda che nessuno ti ha frainteso

(dimenticavo: io a suo tempo feci domande decisamenrte più cretine o ingenue che dir si voglia)
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Filippo

Riassumiamo.

Moto generalmente in ordine: particolare attenzione a sospensioni e ruote adeguatamente tassellate.

Abbigliamento pilota: indispensabili guanti, calzature idonee (no flyflot  :cheesy: ) e casco con mentoniera (vuoi mettere un bel ramo che ti torna in faccia...). Non guasterebbero neanche delle protezioni per la schiena
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Nunzio

Citazione di: Filippo il 12 Marzo 2015, 22:53:22
Riassumiamo.

Moto generalmente in ordine: particolare attenzione a sospensioni e ruote adeguatamente tassellate.

Abbigliamento pilota: indispensabili guanti, calzature idonee (no flyflot  :cheesy: ) e casco con mentoniera (vuoi mettere un bel ramo che ti torna in faccia...). Non guasterebbero neanche delle protezioni per la schiena

Prendi esempio.......
Credere per tentare
Insistere per riuscirci
Non ostinarsi per non essere sconfitti.

Filippo

Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

RC_true

Ciccios......stasera ho poco tempo e sono strastanco...ma un poco alla volta ti darò la mia visione su cosa si deve fare per poter partecipare con soddisfazione ad una manifestazione come l'Anabasi!

Parto dal pilota...che , come vedi, anche il superesperto Phil ha messo in cima alla lista!

Chiaramente non intendo darti la ricetta per andare a fare l'Italiano Motorally, con l' ambizione di finire nei primi 20 ( se ce l'avessi, ammesso che esista....sarei ricco!), ma solo dirti quello che io penso sia necessario fare per poterti divertire e non essere "sconvolto" dall'esperienza!

Per prima cosa (anche se esistono illustri precedenti...Filippo Docet!) io credo che una minima abitudine alla guida fuoristrada sia indispensabile: uscire, con qualsiasi moto minimamente attrezzata, 2 o 3 volte al mese (minimo) su percorsi fuoristrada di difficoltà media, ti darà quella consuetudine all'andare in off che ti permetterà di non aver paura ogni volta che il percorso comincia a diventare "all' insù"...od "all'ingiù" un poco di più di quello che un normale viottolo di campagna ti consente di sperimentare.
Se queste uscite sono fatte con un qualche amico con buona esperienza in off otterrai due risultati: in primis sarai sempre in sicurezza (uscire da soli può essere spiacevole.....specialmente se vai su percorsi appena appena un po' più ostici del normale!)...e poi ciò ti permetterà di avere buoni consigli su come affrontare le difficoltà tipiche; spesso solo guardando un buon pilota davanti a te ti permette di capire cosa stai facendo bene e cosa no (almeno per me è stato così!).
Quando avrai imparato a non spaventarti di fronte a questi tratti difficili, risparmierai un mare di energie "nervose" ( a me succedeva così, all'inizio, quando vedevo l'inizio di una salitona o una discesona ...mi cagavo sotto e mi irrigidivo....finendo per commettere più errori di quanti non ne commenta normalmente un pilota non professionista!).....e soprattutto, comincierai addirittura ad apprezzarli e a godere come un riccio ogni volta che li fai; il raggiungere un livello tecnico medio (o medio-basso.....basta già!) ti permette poi di non sfiancarti nel rialzare la moto dagli innumerevoli cappottoni che faresti ad ogni difficoltà!

Quanto sopra serve per la parte eminentemente "tecnica" della guida; poi c'è l'aspetto della "resistenza": fare 200 Km di fuoristrada in un solo giorno richiede una certa "consuetudine" all' essere in sella....ti assicuro che se non hai un minimo di allenamento specifico, dopo appena un centinaio di Km ti faranno male le braccia, le gambe, le chiappe...come minimo! E quando sei stanco...fai le cappelle...ed anche di fronte ad ostacoli semplici ti cappotti..e ti stanchi sempre di più...è un vortice!!!!
Per fare un buon allenamento di "endurance" và benissimo farsi delle belle passeggiatone che ti facciano stare in sella almeno 4/5 ore! Poi, se sei un tipo sportivo che fa una qualsiasi attività fisica continuativa......allora bastano le uscite "tecniche" fatte di buon passo, che ti allenano i muscoli specifici che vengono più sollecitati dalla guida fuoristrada...che tanto la resistenza di base ce l'hai di già!


Ok. questa è la base della preparazione del "Rallysta fai da te".

Alle prossime puntate toccherò il tema della moto...e di come fare ad avere una minima preparazione.


ciccios

Citazione di: RC_true il 13 Marzo 2015, 01:38:51
Ciccios......stasera ho poco tempo e sono strastanco...ma un poco alla volta ti darò la mia visione su cosa si deve fare per poter partecipare con soddisfazione ad una manifestazione come l'Anabasi!

Parto dal pilota...che , come vedi, anche il superesperto Phil ha messo in cima alla lista!

Chiaramente non intendo darti la ricetta per andare a fare l'Italiano Motorally, con l' ambizione di finire nei primi 20 ( se ce l'avessi, ammesso che esista....sarei ricco!), ma solo dirti quello che io penso sia necessario fare per poterti divertire e non essere "sconvolto" dall'esperienza!

Per prima cosa (anche se esistono illustri precedenti...Filippo Docet!) io credo che una minima abitudine alla guida fuoristrada sia indispensabile: uscire, con qualsiasi moto minimamente attrezzata, 2 o 3 volte al mese (minimo) su percorsi fuoristrada di difficoltà media, ti darà quella consuetudine all'andare in off che ti permetterà di non aver paura ogni volta che il percorso comincia a diventare "all' insù"...od "all'ingiù" un poco di più di quello che un normale viottolo di campagna ti consente di sperimentare.
Se queste uscite sono fatte con un qualche amico con buona esperienza in off otterrai due risultati: in primis sarai sempre in sicurezza (uscire da soli può essere spiacevole.....specialmente se vai su percorsi appena appena un po' più ostici del normale!)...e poi ciò ti permetterà di avere buoni consigli su come affrontare le difficoltà tipiche; spesso solo guardando un buon pilota davanti a te ti permette di capire cosa stai facendo bene e cosa no (almeno per me è stato così!).
Quando avrai imparato a non spaventarti di fronte a questi tratti difficili, risparmierai un mare di energie "nervose" ( a me succedeva così, all'inizio, quando vedevo l'inizio di una salitona o una discesona ...mi cagavo sotto e mi irrigidivo....finendo per commettere più errori di quanti non ne commenta normalmente un pilota non professionista!).....e soprattutto, comincierai addirittura ad apprezzarli e a godere come un riccio ogni volta che li fai; il raggiungere un livello tecnico medio (o medio-basso.....basta già!) ti permette poi di non sfiancarti nel rialzare la moto dagli innumerevoli cappottoni che faresti ad ogni difficoltà!

Quanto sopra serve per la parte eminentemente "tecnica" della guida; poi c'è l'aspetto della "resistenza": fare 200 Km di fuoristrada in un solo giorno richiede una certa "consuetudine" all' essere in sella....ti assicuro che se non hai un minimo di allenamento specifico, dopo appena un centinaio di Km ti faranno male le braccia, le gambe, le chiappe...come minimo! E quando sei stanco...fai le cappelle...ed anche di fronte ad ostacoli semplici ti cappotti..e ti stanchi sempre di più...è un vortice!!!!
Per fare un buon allenamento di "endurance" và benissimo farsi delle belle passeggiatone che ti facciano stare in sella almeno 4/5 ore! Poi, se sei un tipo sportivo che fa una qualsiasi attività fisica continuativa......allora bastano le uscite "tecniche" fatte di buon passo, che ti allenano i muscoli specifici che vengono più sollecitati dalla guida fuoristrada...che tanto la resistenza di base ce l'hai di già!


Ok. questa è la base della preparazione del "Rallysta fai da te".

Alle prossime puntate toccherò il tema della moto...e di come fare ad avere una minima preparazione.


Siiiiiiiiiiii esatto!!!!  Ecco cosa intendevo  :ballo:  :beer1:

Filippo

Confermando punto per punto quanto detto su. In pratica una buona metà delle difficoltà  dovuta ad impreparazione le ho patite.  Nessuna esperienza precedente,  condizione fisica sotto zero.  A fine  della prima giornata non riuscivo più a stare seduto per il dolore al....   :nopanic:.  L'indomani era il turno del braccia (ed un tremendo formicolio alla mano).  Le foto di fine giornata evidenziavano  chiaramente che ero stremato.

Da parte tua hai dei vantaggi rispetto a me: l'età,  la forma fisica ed minima conoscenza del fuoristrada (se ti sei avventurato col Dakota......)


Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Nunzio

Citazione di: Filippo il 13 Marzo 2015, 15:44:53
Le foto di fine giornata evidenziavano  chiaramente che ero stremato.


Confermo

Credere per tentare
Insistere per riuscirci
Non ostinarsi per non essere sconfitti.