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50ini avvelenati

Aperto da Apelle, 26 Gennaio 2017, 00:47:35

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Bella questa, Freddy...il Villa non lo consideravo molto nella storia dei 50ini avvelenato....nonostante abbia una stima infinita del Francesco...perchè non me le ricordavo come protagoniste di quelle zuffe!!!
Direi che siamo intorno all'inizio dei 70...forse anche un poco prima...vero?

Apelle

Mazzilli ne ha mai fatti di cinquantini? ricordo il 125 ma non i 50
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

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Citazione di: Apelle il 01 Febbraio 2017, 15:58:24
Mazzilli ne ha mai fatti di cinquantini? ricordo il 125 ma non i 50

Credo che ne abbia fatto qualcuno come prototipo..ma mai prodotto. Effettivamente si concentrarono solo nella 125: comunque lasciami guardare I faldoni e poi ti dico!

bigbore

#78
pare proprio di si:

http://www.motomazzilli.it/index.php/home-3http://www.motomazzilli.it/index.php/home-3

http://www.motomazzilli.it/index.php/home-3/terza

http://www.motomazzilli.it/index.php/home-3/quinta-serie

anche se non è un cross puro, a levargli le luci si fa presto, cosa che qualche crossista potrebbe aver fatto.

Avevo pensato al mazzilli ma mi ero ricordato che di cross 50 non ne aveva fatti ma vabbe.... sempre di 50ini si tratta.
A proposito di Mazzilli.... ricordo che chi ne voleva vedere qualcuna in azione altro non doveva fare che andare al "monte stella" e aspettare, prima o poi vedevi qualche esemplare in fase di collaudo e/o di test drive da parte di qualche potenziale cliente. Ricordo che da ragazzino assieme agli altri, senza dirlo a mamma e papa ci favemo un bel pezzo un bici per arrivare al monte stella e li avventurarsi in funamboliche discese non prive di qualche iperbolico ruzzolone.
Ho trovato questa foto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Stella_(Milano)#/media/File:Paolo_Monti_-_Serie_fotografica_(Milano,_1962)_-_BEIC_6328474.jpg

parlando del 1972 e poco oltre la situazione non era molto migliore, un cumulo di detriti e tanti sentierini, poi cominciarno a mandare i ghisa a multare quelli con le moto, poi lo recinsero e poi fecero un recupero trasformandolo una collina erbosa e piantumata:

"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

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Oooopssss...la memoria vacilla...ma il Big ci ha messo una pezza!!!
In effetti Mazzilli produsse anche dei 50, dotati di motore Sachs ed , anzi, una Mazzilli 50 è stata anche la prima moto di quel colossale campione ligure che corrisponde al nome di Chicco Muraglia!!! Però..e questo me lo ricordavo, Mazzilli produsse SOLO moto da Regolarità e, ufficialmente, mai una versione cross.
L'unica Mazzilli da Cross fu realizzata e portata in gara da Emilio  "Gigante" Colzani, aka "Adventure1200", meccanico Gilera co-autore della Lucy e che aveva iniziato la sua carriera proprio come meccanico in Mazzilli; quella moto era comunque un 125!
Stasera ti tiro fuori anche le foto...incluse quella dell'Emilio in action...anche se slittiamo un filino OT!

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Allora, visto che alle foto dei Mazzilli 50 ci ha pensato Bigge (Ohhhhh...però...Bigge...dai, non mettere I link, tira fuori le foto e postale...mi vuoi far fare il lavoro sporco solo a me???) io metto come promesso le foto del nostro Emilio "Gigante" con l'unico cross prodotto IN Mazzilli:

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Forse Emilio le aveva messe nella sua presentazione...non me lo ricordo..però quì ci stavano ..e ce le ho messe!!!!

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E' arrivato il momento di parlare della Ancillotti, marca tra le più prolifiche in quegli anni...anche se non uscì mai del tutto dalla sua "regionalità" Toscana...almeno nella classe 50!

Alberto Ancillotti, dopo essere diventato famoso a Firenze negli anni 60 per le sue preparazioni su base Lambretta (epici I suoi scontri con l'altro toscanaccio Gori), nel 1967 creò una Special sulla base del Beta Camoscio:

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Le buone relazioni con l'Ing. Bianchi, oculatissimo fondatore della Beta, gli permise di avere a disposizione I motori Beta e cominciò a costruire delle moto complete intorno a quell motore; in questo modello del 1969 si comincia già a vedere lo "stile Ancillotti".

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Ma è solo qualche anno dopo che, insieme all'uso del Sachs, nacque quella linea che caratterizzò le moto toscane per tutto il decennio:

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questo è lo Scarab, che prese il nome dal marchio che Ancillotti decise di usare; in quegli anni di inizio 70, il pilota più rappresentativo fu Tonino Pettinari:

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Siamo nella metà degli anni 70, e lo Scarab acquisisce la immagine Ancillotti più classica, col Giallo che diventa sempre più esteso:

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Una bella variante al "full yellow" era quella col serbatoio in alluminio...che io ritengo la più bella in assoluto; la foto seguente si riferisce ad un mezzo preparato dal famoso concessionario/preparatore Veneto Rebuschi, che fece uscire le Ancillotti dai confini del "Granducato":

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Con questa moto corse un pilota che diventerà un campione dei Rally automobilistici...tale Miky Biasion:

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veniamo ora all'anno del Beppe, il 1977....e le Ancillotti sono ormai completamente gialle...ecco la moto di Valdambrini:

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Verso la fine dei 70 I Sachs mostrano la corda, I raffreddati ad acqua iniziano a essere necessary, ed Ancillotti usa prima, prototipalmente, il Morini:

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per poi passare al Minarelli:

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Ma siamo arrivati anche qui al period di crisi che fece decidere ai due figli di Ancillotti, che avevano rilevato la azienda dal padre Alberto, di sospendere la produzione di moto; li rivedremo una decina di anni dopo impegnati nella costruzione di apprezzatisseme bici da MTB...cosa che mi risulta facciano ancora.




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Non poteva mancare l'Aprilia, in questa carrellata.

Appena nata, la azienda di Beggio si dedicò subito al cross....anzi la passion per questa specialità fu il cement che unì intorno all'Ivano i suoi primi collaborator; ecco quindi il primo veicolo, datato 1971:

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è lo Scarabeo, che, come abbiamo già visto per l'Aspes, raccoglieva gli stilemi dettati dagli spagnoli della Bultaco, allora all'avanguardia nel cross.

Passa qualche anno ed anche a Noale si  passa ad usare il Sachs:

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E lo si usa fino al 1977...l'anno del Beppe....e questa deve essere una moto con cui ha battagliato

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Da lì in poi si ritornò al Minarelli (io credo anche a causa del suo utilizzo nei prodotti di più grande serie...che cominciarono ad avere ben più importanza alla azienda che stave ormai diventando una industria a tutti gli effetti; eccoci alla versione del 1978:

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seguita da quella del 1980:

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Non ho foto delle ultime versioni del 1982...quelle tutte bianche con rosso e verde sul serbatoio; successivamente non ci furono più cross 50...anche se i 50ini continuarono ad avere una funzione importante nel prodotto Aprilia...ma erano sempre meno avvelenati e sempre più destinati all' uso urbano.






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Continuando a seguire la classifica del Campionato italiano cadetti del 77, si passa alle case "minori"...ed alfabeticamente salta fuori la Intramotor Gloria, una azienda di Arcole (Verona) che raggiunse una certa notorietà.

Usarono sia I motori Minarelli:

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che i Sachs:

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Sempre equipaggiata col Sachs era la versione del 77, portata in gara da Zecchinato:

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Altre versioni non ne ho...ma credo che la casa abbia sospeso la attività prima della fine dei 70.

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Altra casa minore, la MAV di Bollate con primo stabilimento ad Arese.

Prima versione  del 75 con sachs e tipico serbatoio Preston...usato da tanti altri assemblatori:

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ed ecco la squadra corse, col Fiorenzi, di cui ho già parlato ed Alberto Dotti, un crossista che crebbe fino a diventare un ottimo Senior:

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C'è anche tal Buraschi che....ironia della sorte...proprio stasera mi ha richiesto l'amicizia su FB...se non sono coincidenze queste!!!!

Ecco una foto di una delle ultime MAV 50...direi del 78/79...bellissima, a mio giudizio, e con un caratteristico forcellone"bitubo"...che ritroveremo parlando di una altra casa marchigiana...fra qualche sera:

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E finiamo le moto classificate nel Campionato Cadetti del 77 con una casa ancor più minima delle minori...la Huski, che ha una bella assonanza col diminutive delle svedesi: era una piccolissima officina fiorentina di Landi, Santi e Rogai (tutti crossisti toscani) che fecero solo una ventina di moto e vissero poco più di un anno.
Di questa moto ho solo una foto del pilota Mario Graziani:

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Per stasera basta...più in basso della Huski non posso arrivare (con rispetto per I toscanacci!!!)


bigbore

huski.... assonanza con husky a parte che credo pensata e voluta, posso solo dire: mai saputo! E chissà che non ci sia stato un altro microassemblatore suppergiù dai numeri di huski
Visto la durata e gli esemplari prodotti si può parlare agevolmente di volumi di costruzione alla portata di qualunque appassionato nella sua cantina.

Anch'io ho una carriera di (pseudo)assemblatore! un favoloso Zundarelli 100, un mitico bigborini corsaro 125 4T, un altro bigborini 350, un guzzati 500, gilbig CB1, gilenduro 125 spompetizione, ma il tuo del top fu il mio primo 50! un telaio (rotto di non ricordo quale produttore ma con librettino of-course) un motore FM a tre, disconsi tre marce e altra roba accuratamente scelta dal monte del rusco di vari meccanici della mia zona che impietositi mi davano a prezzo politico dei pezzi.... prestazioni mozzafiato (da tanto fumaccio blu usciva da quel motore)  :rotolol: :rotolol: :rotolol:

A quando un Ciancaro MX-50? (minimo 5 esemplari neh!)
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

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Aspetta che finisca la carrellata e poi di queste moto "Figlie di un Dio Minore" ce ne saranno a bizzeffe!!
Credo che mai come in quella epopea dei 50ini ci sia stata la voglia di lanciarsi in una pseudo "produzione di serie"...o, almeno, di creare unn proprio "brand" (che figo...oggi, usare questo anglofonismo, ti apre immediatamente le porte dei piani alti!!!) che ti facesse sembrare qualcosa di più di quello che si era in realtà, cioè un appassionato che si fà la moto in cantina!
Nemmeno nella quasi parallela epopea delle 125 da cross (appena appena sfalsata in avanti!) ce ne sono stati così tanti!
Per la CIANCA MX 50 ( ma, per rimanere in tema si dovrebbe chiamare 50 CC..ossia Cross Competizione!).....potremmo fare quello che Mamma Gilera non fece.....tanto siamo abituati!!

bigbore

e allora?!
sono quasi 24 ore che non si aggiorna il topic  :nono:
"Ecci alcuni che altro che transito di cibo e aumentatori di sterco chiamar si debbono, perché per loro alcuna virtù in opere si mette; perché di loro altro che pieni e destri non resta".

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Ma cosa ho fatto di male nella vita...io!!!
Uno va a farsi una Skartata coi colleghi...ed il giorno dopo viene cazziato!

Vabbè...và...vediamo di recuperare! Dove eravamo rimasti? Avevamo finito di guardare tutte le marche che erano in classifica nel campionato 77 ( e, ricordo per i trascurati, smemorati, distratti...che in quel campionato il nostro amico tgm50 aveva fatto 4°....mica pizza e fichi!!!!)

ed allora riprebdiamo in ordine alfabetico da quelle che non erano in classifica:

La prima (ed è strano che non ci fosse!!) è una marca che ha fatto I 50ini (ma anche I 125 non scherzavano) più belli di quell period: parlo della Piemontese Barbiero, che mi risulta essere stato (o essere tuttora?) un concessionario, forse del Pinerolese, che per diversi anni produsse delle bellissime moto, solo da cross (per sua fortuna il buon Barbiero non decise mai di saltare la sponda e cominciare a fare moto omologate!!).
queste moto erano molto personali e si riconoscevano per la sospensione posterior monocross...realizzata però usando due ammortizzatori accoppiati; eccone una delle prime:

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Come tutti gli assemblatori di quell period, Barbiero usò sia il Minarelli:

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Che il Sachs:

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Ditemi che non sono belle queste moto...e vi cancello dalla lista dei miei amici!!!!!

Allego un'ultima foto in cui si nota bene la sospensione posterior:

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La cosa che più colpisce (almeno me!!!) è la struttura esilissima del forcellone...ma con una struttura così triangolata la cosa non è assolutamente da criticare....anzi!! Il Barbiero aveva fatto un forcellone che son sicuro pesava meno di uno tradizionale bibraccio ( e per questo...ovviamente ha la mia stima eternal!!) e credo che la sospensione lavorasse anche decisamente meglio....mi piacerebbe che qualcuno che ha avuto la fortuna di provarlo me lo potesse confermare!!!