La legge è uguale per tutti?!
Se dobbiamo rispettare il codice della strada lo dobbiamo rispettare tutti, moto, auto, camion, fenomeni e lumaconi.
Non potrei essere più d'accordo.
E infatti io auspico che TUTTI rispettino le regole alla lettera e non ne faccio un problema dei soli motociclisti, anche se potrebbe non essersi capito, a causa della mia più che esplicita posizione di dura critica verso la categoria.
Ma il fatto che non siano solo i motociclisti, i colpevoli del degrado civico stradale, non implica che "o tutti o nessuno".
Se no non se ne esce.
È il solito, antichissimo, futile e improduttivo battibeccare a base di "si ma...", "eh peró...", "ah ma quelli allora...",
Se poi ognuno deve interpretare il codice della strada a proprio piacimento e criticare quelli che non lo interpretano uguale al proprio convincimento allora ognuno farebbe politica per la propria idea.
Di nuovo d'accordissimo.
È per questo che sono inflessibile sul rispetto delle regole. Ovviamente da parte di tutti, indistintamente.
Così non ci puó essere fraintendimento.
Io dico che un lumacone che sia in moto o che sia in macchina, che sia in pista o in strada, magari anche con problemi di vista che non gli hanno segnalato all'ultimo rinnovo di patente perchè raccomandato o che non mette una freccia o che non gli funzionano i stop o che non osserva tante anche piccole regole nel fare una manovra durante la marcia come quella di parlare o addirittura chattare a telefono, è molto più pericoloso di un motociclista fenomeno.
Non sono più d'accordo.
È pericoloso e basta.
Non di più, né di meno, in senso generale.
Sappiamo benissimo che si puó uscire indenni o quasi da incidenti spaventosi così come lascirci la pelle o quasi in incidenti stupidi e a bassa velocità.
Quindi non è *solo* la velocità, quale che sia, ad essere fonte di pericolo, quanto invece ll troppo concentrarsi su sé stessi, non importa se sul proprio "diritto divino al divertimento" o se sulla propria scarsa confidenza alla guida o quant'altro sempre di personale, perdendo così di vista il fondamentale fatto che non si è soli sulla strada.
Se ognuno difende la propria idea allora io difendo il motociclista inteso come il bravo centauro e a tutti gli altri autoveicoli dico che quando vedono un motociclista in particoalre con luci accese dovrebbero agevolargli il sorpasso, altra cosa sono i motociclisti abusivi (fenomeni e lumaconi) che sostanzialmente per tutto quello che ho detto sopra non hanno mai imparato ad andare in moto ma solo a fare i spericolati.
Non c'è niente e nessuno da difendere, c'è solo da fare la propria, virtuosa, parte, senza badare a se altri la facciano o meno.
Sennó si resta nell'immobilismo da campanile e si puó solo (de)evolvere nella logica perversa della faida.