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09/10/2016 Gilera day. Le moto Gilera alla Dakar

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MOto Morini X-cape

Aperto da yumax, 20 Agosto 2021, 11:32:45

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federosso

giusto.

Però a riguardo del "rispetto" per marchi gloriosi ci andrei piano.
Nel senso che per me l'unico modo per portare rispetto a questi marchi, visto le necessità moderne delle aziende, è quello di lasciarli solo nei ricordi e non usarli per nuovi prodotti.



...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

yumax

Citazione di: federosso il 25 Agosto 2021, 09:18:53
giusto.

Però a riguardo del "rispetto" per marchi gloriosi ci andrei piano.
Nel senso che per me l'unico modo per portare rispetto a questi marchi, visto le necessità moderne delle aziende, è quello di lasciarli solo nei ricordi e non usarli per nuovi prodotti.

E' quello che intendevo dire forse mi sono espresso male.

Tuttavia avevo davvero apprezzato il primo tentativo di rinascita della Morini con il 1200, gran motore forse un poò scorbutico ma che belle quelle moto.

I resto mi da tristezza.....

swm, villa, malaguti, Fantic, Laverda, Lambretta, Mondial......

duc27

Citazione di: yumax il 25 Agosto 2021, 10:20:15
Citazione di: federosso il 25 Agosto 2021, 09:18:53
giusto.

Però a riguardo del "rispetto" per marchi gloriosi ci andrei piano.
Nel senso che per me l'unico modo per portare rispetto a questi marchi, visto le necessità moderne delle aziende, è quello di lasciarli solo nei ricordi e non usarli per nuovi prodotti.

E' quello che intendevo dire forse mi sono espresso male.

Tuttavia avevo davvero apprezzato il primo tentativo di rinascita della Morini con il 1200, gran motore forse un poò scorbutico ma che belle quelle moto.

I resto mi da tristezza.....

swm, villa, malaguti, Fantic, Laverda, Lambretta, Mondial......
Perfetta sintonia con questa affermazione! E' proprio questa considerazione a darmi l'orticaria! :ok: :ok:

siplitaro

..comunque anteriore 110/80/19 e posteriore 150/70/17...più piccola della nostra del NW  >:D :moto
meglio 1 giorno su una Gilera che 100 sotto.....

lambretta74

Il Morini 1200 della generazione 2007-2010 - lo dico per esperienza diretta di prova per qualche mese - era un bellissimo progetto, venuto alla luce in un periodo in cui la casa si è trovata a secco di liquidità.
Un pò come preparasi per una gara, e poi scoprire che puoi arrivare solo al cancello.
Il risultato è stato che, se si esclude la corsaro, e forse la granpasso, le ultime presentate ( 1200 sport e, soprattutto, scrambler) non sono praticamente andate in produzione.
La Morini aveva componenti solo per pochi esemplari, e - essendo a corto di finanziamenti - non ne ricevette altri. A quel punto molti fornitori si spaventarono, alcuni distributori , anche stranieri,  non pagarono le moto ricevute, ed a ruota arrivò il commissariamento e la liquidazione. 

Ogni componente era prodotta in Italia; addirittura quelle della generazione fino al 2010 avevano roba come il telaio Verlicchi, sospensioni Paioli, Termignoni.
Per la stessa batteria, ad esempio, la Morini si preoccupava di montare le Yuasa, e Pirelli come gomme (mi pare).
Tutta roba costosissima, prodotta da aziende spesso fallite nel medesimo periodo perchè non rientravano più nei costi. Non a caso, quando la Morini "ripartì" con la nuova gestione, molti pezzi erano prodotti da altri fornitori, e sempre più da fornitori stranieri.

Costavano troppo, quelle moto; era costato troppo lo sviluppo di un motore da zero, il progetto. Non puoi fare prodotti artigianali se non hai un marketing da paura.
Pesavano troppo: un 1200 corsacorta non ha senso per l'uso in città , ma anche per le gite fuoriporta.
Non a caso, la gestione dal  2011 in poi di fatto utilizzò il progetto, cambiando fornitori e apportando alcune modifiche per lanciare moto come la Rebello. Sul resto, le moto di cui fu ripresa la produzione (mi pare Scrambler e Granpasso e Corsaro)  la sostanza progettuale restò quella, magari con aggiornamenti alla frizione, nuovi colori, etc. 

I cinesi? Sui cinesi non mi esprimo; non fosse stato per loro, il marchio sarebbe diventato come Laverda oggi, un ricordo. Poi, ognuno la pensa come vuole, ovviamente.
La nuova produzione mi pare più abbordabile , e maggiormente gestibile come motore; inutile comprare -e pagare - un Ferrari se ti serve per le gite fuori porta.
Sul fatto dei componenti esteri e dell'assemblaggio, oramai - soprattutto per i modelli di fascia media a listino - è prassi comune. Bisogna vedere la qualità costruttiva e progettuale, e quello possono dirlo solo i chilometri macinati dai clienti.

Ogni marchio produce all'estero, con pezzi costruiti all'estero. La delocalizzazione è la caratteristica di questa epoca, e la degenerazione dell'economia in finanza, del prodotto in immagine, del consumo in consumismo, nel processo che ci ha portato ad un pianeta a rischio (per noi umani).
Molta gente, purtroppo,  parla molto di qualità, di mito... ma poi compra ciò che costa meno. Anche i fanatici intransigenti dei marchi.
Voi su questo forum siete un'eccezione positiva, ma purtroppo non sufficiente per forzare le strategie di marketing, per le quali è più conveniente proporre l'italian design (senza dire che è fatto in cina) , piuttosto che il made in Italy. Tanto la gente lo compra lo stesso, e le aziende ci guadagnano di più.
Peraltro non so neppure se il 1200 sia più in produzione

Ciao !
...Mah?

DakoBox

Citazione di: lambretta74 il 16 Settembre 2021, 13:01:50
La delocalizzazione è la caratteristica di questa epoca, e la degenerazione dell'economia in finanza, del prodotto in immagine, del consumo in consumismo, nel processo che ci ha portato ad un pianeta a rischio (per noi umani).

Catzo, in un rigo hai condensato quel che penso e avrei espresso in un'infinita filippica e pure senza riuscire a spiegare chiaramente il mio sentore:
A S S O L U T A M E N T E  i miei complimenti!


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

alex67

Ricordo la Granpasso e la Corsaro citate da "lambretta-74" e ricordo che chi le aveva provate -specialmente la seconda-diceva che non stancava nella guida dato che era andato da Bologna a Nardò per un test a pieno carico e ne aveva poi tracciato una bella storia.era comporsa su di un canale che proponeva prove di moto di varia natura ed in sutido c'era sempre oltre al presentatore (discretamente preparato) anche vari tecnici oltre agli esperti della prova al banco con Massimo Clarke che dava commenti sempre interessanti.
La Corsaro me la ricordo come moto che dava "un gran sugo "a chi la guidava.....
Peccato poi per la perdita di identità e il salvataggio con strategia made in China.......Ma si sa "quando si affonda ci si aggrappa anche alle lame dei rasoi" quindi ......
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo