Regina HPE

[federosso]

Non parlo di monetizzare.

Parlo di "approccio mentale/tecnico".
Quindi non concordo con te. Credo poco alle etichette, ne abbiamo parlato altre volte anche a riguardo di GS e scooter, l'unica cosa che per me deve essere nel DNA di un motociclista ė la voglia di stare vicino ad una moto. Di fare parte in qualsiasi modo di questo mondo.

Conosco persone che vanno in moto 365 giorni l'anno con qualsiasi tempo e temperatura. Che non possiedono proprio l'auto. Ma che non sanno e non gli interessa neppure sapere come cambiare una lampadina. Ci sono io che ho 4 moto, curo manutenzione da solo... Ma che in inverno chiudo tutto in garage e in estate comunque non è che macino km in moto. Chi dei due è più MOTOCICLISTA?

Detto questo.
Che poi non voglio cadere nelle solite discussioni inconcludenti. 

Ribadisco che a mio avviso una catena che idealmente azzerasse sul serio la strettamente cadenzata necessità di manutenzione specifica, soprattutto la registrazione , avrebbe un suo importante motivo di esistere.

[Albee253]

Sulla trasmissione finale sono un autentico maniaco e sono dell'idea che la frequenza della manutenzione della trasmissione finale è estremamente importante ai fini della durata (ovvietà .... ) ma anche la qualità della manutenzione lo è altrettanto se non di più.
Sulla CR250 l'ultima catena sostituita era una DID520 VX3 ed è durata oltre 120 ore di pista da cross con 2 (e sottolineo 2 di numero) regolazioni per compensare l'allungamento di cui la prima fatta dopo 2 uscite per il fisiologico assestamento a nuovo.
L'ho sostituita non per usura ma perchè la corona era diventata "brutta" a forza di essere smerigliata da sabbia e fango per cui non ho neppure buttato via la trasmissione ma l'ho messa da parte per riserva.
Ovviamente ad ogni entrata la catena era lubrificata in modo "adeguato" quindi con grasso spray se c'era fango argilloso e acqua e con olio da bici in caso di sabbia o con polvere perchè altrimenti con il grasso si impasta tutto e smeriglia rullini e maglie della catena e denti della trasmissione.
E ad ogni lavaggio una passata con spray pulitore o sgrassatore e spazzola di nylon per rimuovere morchia e sporco.
Praticamente il 50% del tempo per il lavaggio era dedicato alla catena.
Con le moto utilizzate in strada il 90% dei proprietari (e anche dei meccanici...) si limita a dare una spruzzata di grasso e a registrare la tensione, spesso senza nemmeno verificare che non ci siano maglie grippate (che falsano la registrazione) ma difatto è un lavoro che lascia il tempo che trova e l'unico vero risultato è che grasso fresco sporco di morchia vecchia viaggiando finiscono dappertutto conciando la moto uno schifo.
Sulla Duke 690 che ho preso con 13.000 km c'era una morchia molto spessa figlia di numerose applicazioni fatte però una sull'altra quindi poco efficaci. Ho fatto una bella pulizia con lo sgrassante catene e lubrificata con grasso adesivo al teflon che crea un bel velo e non vola via facilmente e ora è molto più scorrevole e la ruota basta toccarla coni un dito per farla girare.
Se questo nuovo prodotto di Regina ha materiali talmente resistenti all'usura da non richiedere lubrificazione, ma solo pulizia potrebbe essere un'ottima soluzione per chi non ha voglia / tempo da dedicare a questa attività (ed è un bel risparmio di tempo, se si vuol fare le cose come vanno fatte per farle durare "il giusto").

[Topo gigi]

@federosso
Capita di non avere le stesse idee, non è un problema.
Sicuramente hai letto il post successivo di Albee 253?!?... questa è passione!!
Personalmente ritengo un utilizzatore, chi va' in moto 365 giorni all'anno e non si interessa minimamente del proprio mezzo, chi al contrario lo cura o almeno ci prova, denuncia la sua passione quindi lo reputo un motociclista.

[federosso]

@topogigi, non siamo d'accordo.

Vai, procediamo.   

[Topo gigi]