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15/02/2013 A Novegro riappare il BI4 con alcune moto ed uno spaccato del motore nello stand della FMI.

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Lobby assicurazioni

Aperto da fabrizio venturi, 27 Ottobre 2021, 12:20:59

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Filippo

#1
Mi sembra la solita boiata. Leggendo l'articolo vengono esclusi i mezzi che non possono circolare, per esempio senza una ruota...

poi ci vuole un recepimento della legge da parte degli stati e fino a due anni di tempo per adeguarsi...
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

federosso

è qualche tempo che circola questa cosa. forse un anno o due.
In questi giorni è di nuovo rimbalzata tra social e testate giornalistiche di settore "motoristico".

La penso come filippo.
Non credo che sia problema immediato e di semplice applicazione.
Parere personale.
...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

Topo gigi

Sono veramente preoccupato, personalmente in oltre cinquant' anni, un periodo di boiate realizzate dal governo attuale come adesso, non lo ricordo.
Tutte le settimane c'e un aumento di qualcosa, un nuovo balzello... :down: :down: :down:

DAKOBG

Ma cosa dite?
Ma se dicono sempre che non aumentano le tasse.
Vogliamo parlare dei carburanti? [sbadiglio]
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

Apelle

#5
Allora, a parte il "bonus" di due anni che ogni stato ha per "mettersi in regola", ossia emettere una normativa che disciplini la questione, c'è purtroppo molto poco da stare allegri, e temo che l'ottimismo di Fil e Fede sia decisamente malriposto.

Cerco di spiegare quanto più sinteticamente possibile.

Intanto, la prima cattiva notizia: in realtà, a rigore di legge questo obbligo è già presente fin dal 2009, ossia da quanto è uscita la

DIRETTIVA 2009/103/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del 16 settembre 2009

concernente l'assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell'obbligo di assicurare tale responsabilità

in forza dell'art. 3 che recita, al suo primo capoverso:

Articolo 3

Obbligo d'assicurazione dei veicoli

Ogni Stato membro adotta tutte le misure appropriate, fatta salva l'applicazione dell'articolo 5, affinché la responsabilità civile relativa alla circolazione dei veicoli che stazionano abitualmente nel suo territorio sia coperta da un'assicurazione.


Prego notare la formula *che stazionano*: non si fa alcun cenno a circostanze aggiuntive al semplice stazionamento.
Ma più sotto lo affrontiamo.

In ogni caso, nessuno si era mai peritato di approfondire la questione e pertanto le cose sono andate come sappiamo fino a oggi.

Sfortunatamente, a inizio 2019 c'è stato un ricorso alla corte europea da parte dell'Fondo Nazionale Polacco di Garanzia, quello che si fa carico - come anche da noi - del risarcimento dei danni patiti da vittime di incidenti stradali con colpevoli non assicurati o non identificati; ricorso contro cosa? contro il rifiuto, da parte di un Ente Territoriale che aveva sequestrato e in seguito acquisito un veicolo lasciato abbandonato in strada, di pagare all' Ente di Garanzia una certa cifra, a esso dovuta da parte di qualsiasi intestatario di veicoli in condizione di circolazione ma non coperti da assicurazione (è una roba dei polacchi, ma non ha rilevanza, qui è solo la scintilla che ha acceso il problema).
L'Ente Territoriale aveva sempre rifiutato di pagare perché il veicolo era in pessime condizioni tecniche e non aveva minimamente circolato.

Quindi, come si diceva, il Fondo di Garanzia ha adìto la Corte Europea, richiamando, a sua opinione, il dettato dell'rt. 3 della succitata direttiva.

La cosa è andata avanti fino al 29 aprile di quest'anno, quando la Corte Europea ha emesso sentenza, confermando la legittimità delle richieste del Fondo di Garanzia.

La sentenza non è lunga ma vi riassumo qui di seguito i punti salienti:

-----------------------------------------------------------------------------------
38
[...]il giudice del rinvio chiede in sostanza se l'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103 debba essere interpretato nel senso che la conclusione di un contratto di assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione di un autoveicolo è obbligatoria quando il veicolo interessato è immatricolato in uno Stato membro, si trova su una proprietà privata, non è idoneo alla circolazione a causa delle sue condizioni tecniche ed è destinato alla demolizione per scelta del suo proprietario.

39
Come la Corte ha già rilevato, tale articolo 3, primo comma, formulato in termini molto generali, impone agli Stati membri di introdurre nel loro ordinamento giuridico interno un obbligo generale di assicurare i veicoli (sentenza del 4 settembre 2018, Juliana, C‑80/17, EU:C:2018:661, punto 36 e giurisprudenza citata).

40
Pertanto, ciascuno Stato membro deve garantire che, fatte salve le deroghe previste all'articolo 5 di quest'ultima direttiva, ogni veicolo che stazioni abitualmente sul suo territorio sia coperto da un contratto stipulato con una compagnia di assicurazioni al fine di garantire, entro i limiti definiti dal diritto dell'Unione, la responsabilità civile relativa a tale veicolo (sentenza del 4 settembre 2018, Juliana, C‑80/17, EU:C:2018:661, punto 37 e giurisprudenza ivi citata).

41
A tale proposito, occorre ricordare che il termine «veicolo» è definito all'articolo 1, punto 1, della direttiva 2009/103 come «qualsiasi autoveicolo destinato a circolare sul suolo e che può essere azionato da una forza meccanica, senza essere vincolato a una strada ferrata, nonché i rimorchi, anche non agganciati».

42
Come la Corte ha ripetutamente dichiarato, tale definizione è indipendente dall'uso che viene fatto o che può essere fatto del veicolo di cui trattasi (sentenza del 4 settembre 2018, Juliana, C‑80/17, EU:C:2018:661, punto 38 e giurisprudenza ivi citata).

43
La Corte ha altresì già constatato che una siffatta definizione depone a favore di una concezione oggettiva della nozione di «veicolo», che è indipendente dall'intenzione del proprietario del veicolo o di un'altra persona di utilizzarlo effettivamente (sentenza del 4 settembre 2018, Juliana, C‑80/17, EU:C:2018:661, punto 39).

[...]

46
La Corte ha concluso da quanto precede che un veicolo che sia immatricolato e che non sia stato pertanto regolarmente ritirato dalla circolazione, e che sia idoneo a circolare, corrisponde alla nozione di «veicolo», ai sensi dell'articolo 1, punto 1, della direttiva 2009/103, e non smette, quindi, di essere soggetto all'obbligo di assicurazione enunciato all'articolo 3, primo comma, di tale direttiva per il solo fatto che il suo proprietario non ha più intenzione di guidarlo e lo immobilizza su un terreno privato (sentenza del 4 settembre 2018, Juliana (C‑80/17, EU:C:2018:661, punto 42). Di conseguenza, la conclusione di un contratto di assicurazione della responsabilità civile relativa alla circolazione di un autoveicolo è obbligatoria, in forza dell'articolo 3, primo comma, di detta direttiva, qualora il veicolo di cui trattasi pur trovandosi, per sola scelta del suo proprietario, che non ha più intenzione di guidarlo, stazionato su un terreno privato, sia tuttora immatricolato in uno Stato membro e sia idoneo a circolare

47
Lo stesso deve valere, in linea di principio, per un veicolo immatricolato in uno Stato membro, che si trova su un terreno privato e che è destinato alla demolizione a causa della scelta del suo proprietario, anche quando tale veicolo non è, in un dato momento, idoneo a circolare a causa delle sue condizioni tecniche.

-----------------------------------------------------------------------------------

Continua nel post seguente
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

Apelle

#6
Ora viene il discorso sulla capacità di circolare.

-----------------------------------------------------------------------------
49
A tale proposito, occorre sottolineare che, come rilevato dall'avvocato generale al paragrafo 59 delle sue conclusioni, dalla giurisprudenza richiamata ai punti 44 e 45 della presente sentenza risulta che l'obbligo di assicurazione quale previsto all'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103 non è connesso all'utilizzo del veicolo come mezzo di trasporto in un determinato momento né alla questione se il veicolo di cui trattasi abbia eventualmente causato danni.

50
Ne consegue che, contrariamente a quanto ipotizza il giudice del rinvio, il mero fatto che un veicolo immatricolato in uno Stato membro sia, in un determinato momento, inidoneo a circolare a causa delle sue condizioni tecniche, anche se ciò avviene fin dal trasferimento del diritto di proprietà, ed è, quindi, se del caso, inidoneo a causare un danno rientrante nella nozione di «circolazione dei veicoli», ai sensi dell'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103, non può consentire di escluderlo dall'obbligo di assicurazione previsto da tale disposizione.

[...]

58
In quarto luogo, occorre tuttavia constatare che, sebbene l'immatricolazione di un veicolo attesti, in linea di principio, la sua idoneità a circolare e, quindi, ad essere utilizzato come mezzo di trasporto, non si può escludere che un veicolo immatricolato sia, oggettivamente, definitivamente inidoneo a circolare a causa delle sue cattive condizioni tecniche. Orbene, in una simile circostanza, affinché le considerazioni esposte ai punti da 48 a 52 della presente sentenza siano rispettate, la constatazione di tale inidoneità definitiva a circolare e, di conseguenza, quella della perdita della sua qualità di «veicolo», ai sensi dell'articolo 1, punto 1, della direttiva 2009/103, devono essere effettuate in modo obiettivo. Alla luce della giurisprudenza ricordata al punto 46 della presente sentenza, è quindi necessario, affinché un tale veicolo sia escluso dall'obbligo di assicurazione previsto all'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103, che esso sia stato ufficialmente ritirato dalla circolazione, conformemente alle norme nazionali applicabili.


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Ce n'è già abbastanza, direi.
Ma c'è ancora un piccolo salvagente, che tuttavia non è di sicuro quello di "togliere ruote e motore", citato sull'articolo di Motociclismo e anche da altre fonti, ma del tutto assente nella sentenza.
Questo è come la Sentenza affronta l'argomento:

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59
A tale proposito, sebbene la cancellazione dell'immatricolazione del veicolo considerato possa costituire una siffatta constatazione oggettiva, occorre tuttavia rilevare che la direttiva 2009/103 non disciplina il modo in cui un tale veicolo, definitivamente inidoneo alla sua funzione di mezzo di trasporto, può essere legalmente ritirato dalla circolazione. Pertanto, tale direttiva non vieta che la rimozione regolare di un siffatto veicolo dalla circolazione sia, secondo la normativa nazionale applicabile, constatata in modo diverso dalla cancellazione dell'immatricolazione del veicolo considerato.

60
Tenuto conto di quanto precede, occorre considerare che un veicolo immatricolato in uno Stato membro rimane soggetto all'obbligo di assicurazione previsto all'articolo 3, primo comma, della direttiva 2009/103 finché non sia stato regolarmente ritirato dalla circolazione conformemente alla normativa nazionale applicabile.


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"finché non sia stato regolarmente ritirato dalla circolazione conformemente alla normativa nazionale applicabile".

Questo sostanzialmente diventa il punto focAle su cui i 2 anni di tempo dovranno essere spesi dai vari governi nazionali europei per definire compiutamente la condizione di "inidoneità AI FINI D'ESENZIONE DALL'OBBLIGO DI ASSICURAZIONE".

Le fattispecie di togliere ruote e/o motore non sono in alcun modo contemplati né nella sentenza né nella Direttiva esaminata e tutt'ora vigente, quindi sono solo il parto della fantasia di qualche giornalista, che oltretutto viene smentita totalmente dal punto 50 sopra riportato.

In sostanza, ancora non c'è nessun modo di sapere SE e, nel caso, COME si potrà eludere legalmente l'obbligo.
Di fatto neppure la radiazione ci salverebbe, perché almeno in questo paese (di merd@) ormai non è più consentito radiare i veicoli e solo consegnare le targhe, bisogna consegnare il mezzo al demolitore. Oppure esportarlo, certificando il viaggio o la consegna all'estero.

C'è una sola certezza, ed è che la cosa è seria e succederà, sicuro come l'oro.

La cosa "fantastica" è che tutto questo ribaltone è stato causato da una bega da... 900€ tra due enti pubblici.
In Polonia.
In pratica una lite da pezzenti come solo Kripstak e Petrektek potrebbero rappresentare.

"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

federosso

#7
Edit (che non vorrei essere frainteso)

In realtà non dicevo che non era vera o applicabile ma che:

Non è novità di oggi
Non sarà applicata domani

Cambia qualcosa?
Si, se si cerca di far ricadere la situazione a un "colpo di testa" attuale italiano.

Invece apprezzo moltissimo la capacità di chi riesce a affrontare la lettura dei testi specifici arrivando al punto e saltando interpretazioni, alle volte non prettamente giustificate, di terze parti.
Io non ci riesco.
Apelle ha tutta la mia stima.

Adesso,
va da se che tale norma ai cittadini in generale tocca poco e poco si indigneranno. Anzi, spesso vedono i "collezionisti" come nababbi che meritano gabelle e quant'altro.
Chi usa il veicolo quotidianamente e non sospende mai le assicurazioni non si preoccuperà.

Ma

Invece,
I vari registri storici, l'asi, etc. ... i vari moto/auto club...
Si stanno muovendo?
Hanno da tempo la conoscenza di questo futuro, come si sono attivati?

Ad esempio, mi chiedo da anni andando un po' OT, possibile che le associazioni di settore (aci esclusa per evidenti ladrocini) non si siano mai mosse a far tornare i veicoli lo status di "beni mobili" solo se sono usati come tali? mi riferisco alla tassa di proprietà Vs. tassa di circolazione.

E ancora, possibile che non si siano mai attivati per far riconoscere la possibilità che un veicolo possa essere detenuto anche per semplice appagamento della vista (dei sensi) al pari di un quadro o di un qualsiasi soprammobile, spilla, etc.? parlo anche per un veicolo nuovo di pacca se non usato per circolare, non solo per quelli di "interesse storico".

Insomma.

Più che ai governanti io punto il dito su chi dovrebbe difendere e DIFFONDERE la cultura correlata al mondo delle passioni motoristiche. Facendo capire e passare di diritto il fatto che non sempre il possesso di un veicolo è strettamente legato al suo reale utilizzo.

Chi è dentro ai registri storici, cosa dice?
Chi è dentro i motoclub, cosa dice?

I governanti/amministratori se non vengono messi di fronte alle situazioni di nicchia non possono certo prendersene cura neppure se lo volessero.
I soldi che vengono pagati ai club/associazioni/etc. dovrebbero servire anche a questo: a promuovere una sensibilità del "veicolo" inteso come oggetto di interesse culturale e non solo come oggetto utilitaristico.
Non meno necessaria, per alcuni, dell'andare alla messa la domenica mattina.
...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

p69

Grazie Apelle della spiegazione, per caso hai conoscenza di come e se hanno risolto negli altri stati membri?
ciao
Maffeo

Apelle

Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
Edit (che non vorrei essere frainteso)

In realtà non dicevo che non era vera o applicabile ma che:

Non è novità di oggi
Non sarà applicata domani

Cambia qualcosa?
Si, se si cerca di far ricadere la situazione a un "colpo di testa" attuale italiano.
Assolutamente.
Era anche nelle mie intenzioni sottolineare questo aspetto ma con i post lunghi si finisce sempre per lasciar dietro qualcosa.


Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
I vari registri storici, l'asi, etc. ... i vari moto/auto club...
Si stanno muovendo?
Hanno da tempo la conoscenza di questo futuro, come si sono attivati?
A$I?
Andiamo, dopo lo scandaloso papocchio sull'esenzione del bollo in combutta con le Regioni, aspettarsi che possa ancora fare qualcosa di buono per gli utenti è pura utopia.
I club... a parte che hanno mille altre cose da seguire, non hanno cmq alcun potere contrattuale di fronte a normative come queste.
E la prova è proprio passata davanti ai nostri occhi dopo il "coup d'etat" del governo Renzi quando cancellò, dall'oggi al domani, le young-timer come entità intitolata a trattamento di favore.
Si levarono millemila voci, A$I e FMI a strapparsi (fintamente) i capelli e a profetizzare i peggiori scenari di distruzione del settore, senza che alcunché di tutto questo scalfisse di un micron laposizione governativa.

Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
Ad esempio, mi chiedo da anni andando un po' OT, possibile che le associazioni di settore (aci esclusa per evidenti ladrocini) non si siano mai mosse a far tornare i veicoli lo status di "beni mobili" solo se sono usati come tali? mi riferisco alla tassa di proprietà Vs. tassa di circolazione.
Certo che si sono mossi, e pure molto.
Ma è solo fumo negli occhi per ottenere tesseramenti.
Sono "campagne" che non hanno mai avuto né mai avranno alcun tipo di speranza.

Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
E ancora, possibile che non si siano mai attivati per far riconoscere la possibilità che un veicolo possa essere detenuto anche per semplice appagamento della vista (dei sensi) al pari di un quadro o di un qualsiasi soprammobile, spilla, etc.? parlo anche per un veicolo nuovo di pacca se non usato per circolare, non solo per quelli di "interesse storico".
No Fede, questo non è un argomento sostenibile.
E' un'eccezione. E come tale non può essere idonea a derogare da una norma che, a torto o a ragione, è basilare per tutta una filiera, che in questo caso fa capo al Fondo di Garanzia, presente in tutti gli stati dell'Unione (e infatti tutta la manfrina è nata proprio da una istanza di uno di quest Fondi di Garanzia).

Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
Insomma.

Più che ai governanti io punto il dito su chi dovrebbe difendere e DIFFONDERE la cultura correlata al mondo delle passioni motoristiche. Facendo capire e passare di diritto il fatto che non sempre il possesso di un veicolo è strettamente legato al suo reale utilizzo.
Eh, Fede, in un mondo ideale, questo sarebbe un ottimo punto di vista nonché un'argomentazione alquanto solida.

Ma in un mondo invece reale, si scontra con troppi ostacoli.

Guarda cosa sta succedendo con il Green Pass... altro che le moto.


Citazione di: federosso il 28 Ottobre 2021, 07:20:50
Chi è dentro ai registri storici, cosa dice?
Chi è dentro i motoclub, cosa dice?

I governanti/amministratori se non vengono messi di fronte alle situazioni di nicchia non possono certo prendersene cura neppure se lo volessero.
I soldi che vengono pagati ai club/associazioni/etc. dovrebbero servire anche a questo: a promuovere una sensibilità del "veicolo" inteso come oggetto di interesse culturale e non solo come oggetto utilitaristico.
Non meno necessaria, per alcuni, dell'andare alla messa la domenica mattina.
Sono d'accordo, ma da lì a riuscire addirittura a condizionare le politiche economiche, specie di settori ad altissimo condizionamento lobbistico, come ad esempio quello delle assicurazioni, ci passa l'oceano...

Ribadisco che questa cosa, a mio giudizio, è un plateale regalo della politica EUROPEA (non solo italiana) alle compagnie assicuratrici, imbellettato da una ragione giuridica tanto inoppugnabile quanto manichea.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

Apelle

Citazione di: p69 il 28 Ottobre 2021, 09:59:01
Grazie Apelle della spiegazione, per caso hai conoscenza di come e se hanno risolto negli altri stati membri?
ciao
Non credo ci sia già qualcuno che abbia risolto, anche perché non c'è ancora nulla di realmente definito.
Presumo che dopo la sentenza dovrà uscire un emendamento alla direttiva 2009/103, e i due anni di tempo partiranno da quel momento.
"dicono che quelli con gli occhi azzurri hanno la testa piena d'acqua... pensa quelli con gli occhi marroni"

federosso

#11
Citazione di: Apelle il 28 Ottobre 2021, 15:52:30
...

vabbè, hai ragione
, dai, era uno sfogo non strettamente correlato a questa storia delle assicurazioni.
Io proprio non digerisco che i veicoli non possano essere considerati quando non usati (e quando tenuti in location adatte per cui il rischio di inquinamento sia irrisorio, e quando...e quando...) alla stregua di un qualsiasi altro oggetto.

E invece questa cosa delle assicurazioni va ancora di più nella direzione opposta.
...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)

vninja

Che bella merda!
Grazie Apelle di averci illuminato.
Valter

yumax

pare che alcune compagnie abbiano delle polizze chiamate garage, che assicurano il parco mezzi con la clausola che si possano utilizzare una alla volta.
Ho chiesto la mio assicuratore il quale ha nicchiato e non mi ha di fatto risposto ma so che qui tra noi c'è chi ha questa polizza.

Questo già potrebbe essere uno strumento accettabile se a prezzo corretto.


federosso

molto interessante.

ogni tanto ne sento parlare ma non ho mai conosciuto nessuno che la abbia e la mia non lo fa
...Infatti quando poi guidi una moto "tua" ti sembra sempre di essere riuscito a migliorare le cose che non ti piacevano, e anche se...non è così, si gusta più serenamente la guida! eggià... (Duc27)