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Chi si ricorda!?

Aperto da duc27, 25 Settembre 2008, 16:49:49

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DAKOBG

Spero che non sia quella che ho visto in vendita da qualche parte con 25000km! ???
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

duc27

CitazioneSpero che non sia quella che ho visto in vendita da qualche parte con 25000km!
No, questa non è assolutamente in vendita! Il proprietario non è un "malato" come noi di certo, ma la sua RC non la molla comunque...anche se per avviarla ha dovuto imparare a "scalciare"! E' priva di avviamento elettrico. :ok: E poi è una delle mie "bimbe" per cui non gli è permesso di prendere decisioni che la riguardino senza prima avermi parlato!!! ;D ;D

CitazioneE visto che c'eri potevi dargli un bigliettino con l'indirizzo del sito bi4 (un pò d'evangelizzazione non fa mai male) 
Come dicevo non è propriamente un "malato" quindi per lui la moto è un semplice mezzo di trasporto. :boh:

Filippo

Citazione...anche se per avviarla ha dovuto imparare a "scalciare"!
Se ho imparato io che la moto + potente che avevo acceso prima era il benlli 50 3 marce...
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

kanaka

#18
allora ti faccio io un bell'esame di quelli da paura, parlami delle TRe moto sottostanti... ma in particolare della prima...

DUCHINOOOO VIENI CHE CE' LA CICCIA BUONA!!!!
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.

erik55

#19
Comincio io nell'attesa di altri vecchietti con + competenza  [saggio]

Dall'alto in basso:
1)Camel preparato da Valentini x la Dakar
2)Camel 500 preparato x gare di enduro(da piccola ricerchina sembra che sia di Marco Masetti,noto giornalista collaboratore di Motosprint e Motonline)
3)facile  ;D Kanguro 350 II serie con il telaio in tubi quadri.Facile x me che ho avuto la prima serie con telaio in tubi tondi e freno anteriore conico a tamburo...da paiuraaaa!!!

Naturalmente,la marca è la MOTO MORINI.  :jump:

gattovaselina

#20
Le prime due sono una Valentini su base Camel 500 e la Camel 500, la terza è la Kanguro X2.
Io ancora ho il Kanguro prima versione ma seconda serie con il disco anteriore, la preparazione Valentini portava a c.a. 400 la cilindrata del 350 con prestazioni mostruose, per dare una idea in accellerazione il Tenerè 600 non lo vedeva nemmeno, basta andarsi a rileggere la prova di motociclismo del Camel 501 per capire come andavano quelle moto e con quale rendimento termodinamico (fino a 22 Kml se non ricordo male).

duc27

BRAVO Kanaka!!!! Lo ritengo un regalo personale l'aver ricordato la Moto Morini! io ho avuto due Sport 3 1/2 1° serie e posso sinceramente direi che motori a quel livello in giro non ce n'erano sia per prestazione che soluzioni tecniche! Dei veri emiliani purosangue!! precisato che sono moto che adoro profondamente (e son sicuro che il Gattov almeno quanto me, se non di più!!!) sulle moto delle foto va detto che, Valentini come preparatore non ha certo bisogno di presentazioni perchè parlano da soli il livello delle Sue opere sia a livello motoristico che telaistico, tuttavia va sinceramente detto che il motore modulare Morini, di suo già molto performante, ben si prestava ad incrementi di potenza ed il 500 che disponeva già di una bella coppia (piuttosto corposa!) fu incrementata da Valentini apportando delle migliorie sui condotti di aspirazione a partire dalle due testate compresi i collettori, rendendoli molto più rettilinei dell'originale ed adottando i due DellOrto ( mi sembra da 32mm, ma non sono sicuro!) serie PH con livello vaschetta inclinato di 26°. Quali che furono i risultati sportivi della moto sia in versione originale che Valentini davvero non ricordo, salvo che purtroppo pativano affidabilità per via della cortissima cihghietta di distribuzione che rompeva troppo, ed anche sovente la piega delle aste di azionamento valvole cilindro 1 (anteriore), mentre per il cuscinetto a strisciamento di banco non mi sembra ci furono più problemi poichè erano state apportate due importanti modifiche; una riguardava la bronzina che venne sostituita con una a doppia pista con canale centrale di lubrificazione e rigatura di scolo elissoidale, la seconda invece era l'adozione di un uggello calibarato alla base del carter, sotto la bronzina stessa all'ingresso del foro di lubrificazione. Di più non so nello specifico di questa moto salvo che l'architettura del motore fu lasciata come in origine, cioè bicilindrico a V con distribuzione ad aste e bilanceri con albero a camme centrale ai cilindri ed azionato da cinghia dentata piana passo 5 senza regolazione di tensione, due valvole per cilindro perpendicolari all'asse del cilindro, camera di scoppio totalmente ricavata nel cielo del pistone e di tipo Heron, accensione elettronica a fasatura variabile, cambio ad innesti frontali del tipo "sempre in presa" con uscita di azionamento a DX (infatti la leva cambio era a destra sulle prime serie poi venne addottato un orrendo leveraggio esterno al motore per ricondurla a SX) ed infine frizione multidisco, sette multipli a piattello dritto (classico) a bagno d'olio. Tuttavia la caratteristica che lo proiettava avanti anni luce di questo motore è che si trattava in modo assoluto della prima unità con carter modulari...infatti con la stessa fusione si realizzavano i carter che solo durante la lavorazione successiva venivano destinati o al monocilindrico 250 o ai bicilinrici 350 e 500!!!! vista la complessa architettura del motore rappresenta un capolavoro allo stato puro!!! Unico, assolutamente unico!  Di più nin so Kanaka, mi spiace, ma son certo che il Gattovaselina aggiungerà altro scibile ineressantissimo. Complimenti per il topic!!!

gattovaselina

#22
Il colmo è dato dal fatto che il successore di questo motore fu il canto del cigno della Moto Morini all' epoca quando il marchio (la storica fabbrica quella no, quella diventò un gattile anni più tardi) passò nelle mani dei fratelli castiglioni, venne montato su un telaio per la Dakar e andò in comparazione con il motore Ducati, non c' era storia il Morini era superiore in tutto e più leggero ma gli venne preferito il Ducati per questioni di natura commerciale. Il vero miracolo è avvenuto in questi anni in cui la famiglia Morini è riuscita a riappropriarsi del marchio e a ripartire con dei modelli interessantissimi spinti da un altro motore di progettazione spettacolare.

Duc, la frizione era multidisco a secco e non in bagno d' olio, gioia e delizia in quanto abbinava una resistenza infinita ad una modulazione dello stacco abbastanza inesistente, praticamente era a funzionamento binario, attaccata o staccata.

duc27

CitazioneDuc, la frizione era multidisco a secco e non in bagno d' olio, gioia e deliza in quanto abbinava una resistenza infinita ad una modulazione dello stacco abbastanza inesistente, praticamente era a funzionamento binario, attaccata o staccata.
Giusto anzi esatto...in verità mi scuso per l'errore orrendo! C'era pure il carterino cromato sul carter!!!  [scemo]
Grazie Gattov, accidenti a me, comincio a battere in testa di brutto, come ho potuto fare un errore simile!!
La rampa di calo di efficenza neuronica è in continua discesa...se poi come nel mio caso ce ne son già pochi di serie; ecco spiegato il perchè di simili straffalcioni! Por.. p.... almeno non ne avessi mai aperti di Morini! :boh:

gattovaselina

Hahahaha come se non bastasse di frizioni a secco su motori blasonati ne hai viste parecchie.

duc27

CitazioneHahahaha come se non bastasse di frizioni a secco su motori blasonati ne hai viste parecchie.
urca...ma va che roba oh!? E oltre a quello c'è pure l'aggaravante che di "manate" sui Morini ne ho date in quantità e con una Sport 3 1/2 II° serie l'ho pure "trusciata e ravanata" tutta per farci dei bei giri in pista!!!! C'est la vie...e l'age!
E' sempre troppo un piacere parlare con Te Gattov!

gattovaselina

Comunque ci ho dovuto smanacciare parecchio con quel motore, rompeva cinghie come se piovesse (ogni 1000Km e anche meno, ho provato a cambiare tutto pulegge comprese nelle varie tolleranze A,B e C ma nulla da fare), e poi la bronzina lato volano che era una croce per mancanza di lubrificazione,  l' ho fatta fuori due volte e non sono mai riuscito a spiegarmi quella configurazione ibrida per supportare l' albero motore cioè bronzina lato volano e cuscinetto dall' altra parte.

erik55

Citazione...infatti con la stessa fusione si realizzavano i carter che solo durante la lavorazione successiva venivano destinati o al monocilindrico 250 o ai bicilinrici 350 e 500!!!!
E anche 125!!!

Posto una foto del mod stradale in cui si vede meglio il motore ma c'era anche quello on off...
Con questa cilindrata hanno anche tentato la strada del compressore volumetrico x contrastare l'avanzata dei 2 tempi...e nelle cilindrate superiori come dimenticare il prototipo turbo,uno spettacolo x gli occhi da quanto era bello  :o Peccato non sia mai entrato in produzione  :'(

duc27

Per la bronzina volano so che appunto Valentini superò l'empasse come ti ho già descritto...in effetti il problema era la lubrificazione, mentre per la scelta dell'accoppiata cuscinetti a sfere e strisciamento ha sicuramente un fondamento tecnico, dato anche dal tipo di spallamento dell'albero. Credo che la scelta sia stata fatta per lasciare la totale dilatazione termica d'asse dell'albero a carico della bronzina anzichè il classico 50% ed in parte anche per garantire "fluidità alla testa delle due bielle che come ben sai sono anch'esse particolari.
Per le cinghie un tipo di qui delle mie parti che è un "trucione" ma piuttosto in gamba, tempo fa mi disse di aver realizzato il comando primario della distribuzione con coppia di ingranaggi a denti elicoidali, portando un "tubicino" di lubrificazione a pioggia e modificando il vano del carter che ospitava la cinghia, con un foro di scolo a tutta perdita sul fondo e con l'aggiunta di una cartella di tenuta in lamiera...io non l'ho mai visto ma alcuni miei amici sì, e dicono che funzionasse bene... Prima o pio lo beccherò e Ti faccio sapere se è fondata la cosa o no! Intanto continuiamo, almeno noi, a celebrare un'opera d'arte...di casa. E questa è cosa giusta! :ok:

duc27

#29
CitazioneE anche 125!!!

Posto una foto del mod stradale in cui si vede meglio il motore ma c'era anche quello on off...
Con questa cilindrata hanno anche tentato la strada del compressore volumetrico x contrastare l'avanzata dei 2 tempi...e nelle cilindrate superiori come dimenticare il prototipo turbo,uno spettacolo x gli occhi da quanto era bello   Peccato non sia mai entrato in produzione 
E vai Erik!!! Certo mi son dimenticato l'ottavo di litro...tuttavia per lui la fusione del carter frizione era ad hoc. Sai che la 500 Turbo io ho avuto la fortuna di sentirla girare!? Dalle parti di Varese, mi sembra! ;D ;D
Sì la battaglia iniziata da Kawasaki ed Honda stava per trovare l'epilogo...italiano! Azzz e stra Azzz!!! Se penso che scarsa era CX Turbo e che mostro inguidabile la Jota 1000 Turbo iniezione, di sicuro la Morini era la via più saggia e divertente!
Rumore molto cupo e sibilo della turbina paura con una progressione da paura...ah se solo avessi avuto la fortuna di sedere su quella sella! 

Per correttezza preciso che la Kawasaki 1000 Jota non era il vero nome del modello che invece era la GPZ 1000 Turbo, solo che il propulsore fantastico di cui era dotata, era opera dell'ing. Jota (forse si scrive Jotha) anche della precedente versione aspirata che era la lepre per tutti nelle gare Endurance di quegli anni. Quel modo di chiamare quel modello Kawasaki era diventato di uso comune per il rispetto che tutti i Costruttori avevavo proprio per quell'unità quattrocilindri, tutto qui. Da non confendersi quindi con il nome VERO di un modello Laverda. Ringrazio tantissimo l'utente che mi ha fatto notare la cosa (addirittura in PV), ma come sapete amo la precisione per cui Ve lo devo sicuramente! :ok: