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Messina - Ottobre 2009

Aperto da CFASD, 02 Ottobre 2009, 20:34:47

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CFASD

Vorrei scusarmi, per il clima goliardico che anche oggi (come spesso faccio) ho incluso nei miei messaggi, con la Popolazione Messinese e delle zone limitrofe, con quanti potrebbero avere parenti o amici coinvolti in tale disgrazia occorsa oggi in quei luoghi.
Solamente in serata ho appreso la portata della tragedia, che dopo l'Aquila e l'Abruzzo, ha colpito il nostro paese.
A Loro va il mio sentito cordolio e pensiero di solidarietà umana, e la certezza che sapranno risollevarsi a breve da simili situazioni.

Ad altri invece darei ben altre cose (in testa) per non aver provveduto precedentemente affinchè, nonostante le segnalazioni, si ponesse rimedio al pericolo incombente; il contraddittorio dell'Italia, debbono accader disgrazie per poi agire opportunamente, ma... aimé... in ritardo.

CIAO - CFASD.


Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

rc.rAle

#1
anch'io come te ho appreso solo da poco della situazione...mi aggrego ai tuoi pensieri e concordo pienamente...sono con tutte le persone coinvolte

kanaka

un augurio che tutto sia andato bene va a tutti i siciliani del forum, oltre che alla restante popolazione dell'isola, non si può che essere solidali e confidare che la situazione si risolva bene come all'aquila... siculi ci siete??? tutti sani? speriamo di si.
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.

Gatto Silvestro53

Ho parenti proprio lì a Messina e conosco i luoghi; sono mezzosangue siculo/veneto. Ciclicamente in Italia si verificano situazioni del genere per eventi naturali che trovano terreno fertile in decenni di abbandono totale del suolo e di ciò che ci si costruisce sopra, sia da parte dell'amministrazione centrale che non può monitorare tutto, ne di quella locale, che più colpevolmente dovrebbe conoscere la situazione e non spendere denaro pubblico in feste e fuochi artificiali ad ogni festa patronale, ma investire in sicurezza e controlli. Siamo in una terra con elevatissimo rischio sismico e ancora si costruiscono le case coi mattoni uno sull'altro (a Roma col tufo), il Vesuvio esploderà un giorno, è sicuro, e sulle sue pendici ci vivono in centinaia di migliaia. Un sacco di insediamenti urbani insistono sotto colline di terra, che anche se coperte di vegetazione, quando piove eccessivamente si sciolgono come neve al sole. Nessun governo, di nessun colore, può decidere di bonificare mezza Italia a costi inimmaginabili, quando non ci sono le risorse per le cose più semplici. La soluzione doveva essere, già in un lontano passato, quella di evitare di costruire dove ci sono rischi (che dopo tutte le tragedie tutti dicono di aver previsto da tempo ...) e con criteri diversi (vedi resto d'Europa). Sparare sul governo di turno non serve a nessuno; non è mai colpa sua. Se si tentasse di spostare le popolazioni a rischio (unico rimedio ragionevole) ci sarebbe una sollevazione popolare, perché in Italia abbiamo un radicamento al territorio che non ha paragoni nel mondo. E allora ognuno per se e ... dio per tutti. Mi fermo qui, perché si può andare avanti all'infinito e qui non parliamo di politica ne di storia ne di sociale, ma di moto e motori, mi sembra ...
Maurizio
Un 50ino non diventa perfetto quando non hai altro da aggiungere, ma solo quando non hai più niente da togliere ...
(Libero adattamento da Antoine de Saint-Exupéry)

Auricchio

Citazione di: NonMollo il 03 Ottobre 2009, 00:57:33
Ho parenti proprio lì a Messina e conosco i luoghi; sono mezzosangue siculo/veneto. Ciclicamente in Italia si verificano situazioni del genere per eventi naturali che trovano terreno fertile in decenni di abbandono totale del suolo e di ciò che ci si costruisce sopra, sia da parte dell'amministrazione centrale che non può monitorare tutto, ne di quella locale, che più colpevolmente dovrebbe conoscere la situazione e non spendere denaro pubblico in feste e fuochi artificiali ad ogni festa patronale, ma investire in sicurezza e controlli. Siamo in una terra con elevatissimo rischio sismico e ancora si costruiscono le case coi mattoni uno sull'altro (a Roma col tufo), il Vesuvio esploderà un giorno, è sicuro, e sulle sue pendici ci vivono in centinaia di migliaia. Un sacco di insediamenti urbani insistono sotto colline di terra, che anche se coperte di vegetazione, quando piove eccessivamente si sciolgono come neve al sole. Nessun governo, di nessun colore, può decidere di bonificare mezza Italia a costi inimmaginabili, quando non ci sono le risorse per le cose più semplici. La soluzione doveva essere, già in un lontano passato, quella di evitare di costruire dove ci sono rischi (che dopo tutte le tragedie tutti dicono di aver previsto da tempo ...) e con criteri diversi (vedi resto d'Europa). Sparare sul governo di turno non serve a nessuno; non è mai colpa sua. Se si tentasse di spostare le popolazioni a rischio (unico rimedio ragionevole) ci sarebbe una sollevazione popolare, perché in Italia abbiamo un radicamento al territorio che non ha paragoni nel mondo. E allora ognuno per se e ... dio per tutti. Mi fermo qui, perché si può andare avanti all'infinito e qui non parliamo di politica ne di storia ne di sociale, ma di moto e motori, mi sembra ...
Maurizio
come non quotarti al 100%?? impossibile :ok:

Talladega

Mi aggiungo ai vostri messaggi di cordoglio e solidarietà ma ...NonMollo ha proprio ragione.

duc27

Sempre e solo dolore...per le vittime e per l'amarissima considerazione di NonMollo che "purtroppo" è drammaticamente reale!

GianniXRT

La cosa più raccapricciante è che tutt'ora si edifica in maniera non coscenziosa, nonostante le norme di sicurezza ("almeno sulla carta " ). Ho sentito di un ospedale che dopo tre mesi di attività é stato sequestrato in quanto il cemento dalle analisi fatte. risultava non conforme.
Non mi dilungo ed esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che hanno vissuto un'esperienza così tragica.

DAKOBG

NonMollo ha colto nel segno in pieno, ma mi viene solo una domanda: Quando l'uomo rinsavirà e riuscirà a "convivere" con la natura?Quando incomincerà a rispettarla?
Ho letto anche il post di Cfasd e mi associo al suo pensiero.
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

Filippo

I mei ricordi risalgono fino alla Valtellina; possiamo andare indietro fino al Vaiont ma il risultato è sempre lo stesso!!!!!

si ci pensa sempre dopo
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

freddy

purtroppo non sarà l'ultima tragedia per il nostro territorio che ha  molte altre zone a rischio e che forse paga  lo scotto di essere un Paese nato forse in fretta  e senza regole precise causa la sua giovane età come stato unico e con governicchi di breve intensità e durata che non potevano certo guardare molto in là .La ricostruzione post-bellica per quanto importante non ha  certo potuto andare per il sottile e in seguito s'è continuato sulla stessa linea .  La povera gente paga sempre , Messina ha già dato all'inizio del secolo scorso e a loro vanno le più sentite condoglianze a chi ha perso dei cari  ed auguri di una veloce ripresa come è avvenuto in Abruzzo anche se i nostri governanti con le risorse che abbiamo avranno sicuramente altri grevi pensieri. Forza Sicliani  ce la farete sicuramente .