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23/10/2011 salutiamo un grande amico, che rimarrà sempre con noi! Ciao Marco... 58 forever.

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SUPER TèNèRè !!

Aperto da edoRC, 25 Febbraio 2010, 17:07:21

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Mik

#15
Citazione di: cfasd-Dakota350 il 27 Febbraio 2010, 00:20:27
BELLA LI' MIK... L'INTERSCAMBIO MI HA INGRIPPATO IL CERVELLETTO BASSO...
(l'unica parte rimasta e funzionante, il resto è già svampato).
Azz, REGISTRA IL BREVETTO E L'IDEA ALTRIMENTI TE f.....ono!
Se vuoi faccio da testimone al processo sui diritti, confermando che il tutto è nato dalla tua mente.
'AO.
ti ringrazio, avresti una percentuale per l'appoggio morale... ma son certo che in qualche laboratorio di "research&development" di qualche casa motociclistica tale idea sia già stata progettata e messa in opera. E magari non ne vale la pena... a loro però.

RC_true

#16
Eccomi qua... a dire la mia!

bene... l'idea di Mik è sicuramente affascinante... ma praticamente poco interessante!
In realtà, idee del genere (cioè fare delle moto che, cambiando qualche pezzo, si trasformino e possano essere usate per finalità diverse) le hanno avute in molti... ma poi nessuno ha avuto, forse, il coraggio di metterle in pratica.

Io mi ricordo di uno studio BMW, degli anni inizio 80, che prevedeva appunto di poter trasformare la propria moto da una stradale turistica ad una on-off non molto spinta... con calma vi cercherò l'articolo di Motociclismo; in effetti il Boxerone della BMW ha la base giusta per poter pensare ad una tale soluzione (se ci pensate, spogliando le varie versioni, almeno quelle di qualche anno fa... sotto sono praticamente uguali).

Ma poi... alla fine... pensate che ne valga veramente la pena?

Io dico di no... anche perchè :
1) si avrebbero delle moto  "ne' carne, ne' pesce" in qualsiasi delle varie versioni
2) Il tempo per adattare la moto alle varie versioni non sarebbe poco...me le volete cambiare, almeno, le gomme (quindi tutta la ruota!)... solo per questo ci vorrebbe, ad essere bravi meccanici, almeno una oretta... e chi ce l'ha??
3) Oggi i "clienti tipo" non sono capaci (e non ci pensano nemmeno) neanche di fare la tensione della catena... pensate che sarebbero attratti da una soluzione di questo genere?
4) Il costo dei pezzi sostitutivi sarebbe tale... che forse sarebbe meglio tenersi una moto specialistica, vecchiotta e di poco costo, se si vuole cambiare utilizzazione.
5) Lo spazio necessario ai pezzi sostitutivi equivarrebbe, quasi, allo spazio di una moto intera... e quindi si ricade nel punto 4)

Alla fine, questi discorsi avrebbero, forse, un senso per pazzoidi come noi, che sulle moto ci traffichiamo (e fantastichiamo) di continuo... ma quanti ce ne sono in giro??? Mica tanti... CREDI A ME!!!

Filippo

#17
Piuttosto potrebbe essere una soluzione di produzione per limitare i costi grazie ad economie di scala (non so se mi sono espresso bene).
Sulla stessa base vengono prodotti una stradale e un off (in pratica quello che fece Gilera).
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Mik

#18
Non avevo dubbi sul fatto che già qualche casa motociclistica ci avesse pensato...
In fin dei conti è una cosa ovvia desiderare + tipi di moto nel proprio box. Però ritengo che non è mai andato in commercio un progetto del genere solo perchè non conviene a loro, mica a noi...
Se si considera di mantenere uguali: motore, telaio, sospensioni, sella e serbatoio ecco che la spesa per ruote, gomme, parafango ant, post e cupolino non sarebbe poi elevata e tantomeno ingombrante da tenere in box magari su qualche ripiano. All'epoca le sospensioni oltre a non essere valide come quelle odierne non avevano neppure l'ausilio dell'elettronica, oggi invece si è dato inizio.  Con un semplice pulsante puoi avere un set da sportiva oppure morbido tipo enduro. Per quanto riguarda le gomme "basterebbe" qualcosa di simile alle corse, un aggancio rapido o roba del genere.  Ma anche se non ci fosse con la passione si fanno tante cose. Indubbiamente una filosofia del genere non vale per i fighetti che la moto la tirano fuori il sabato, si fanno il giretto fuoriporta eppoi, ancora immacolati se ne stanno all 17.00 già davanti al bar del centro a farsi notare dalle squinzie che fanno shopping...
La filosofia di modificare è fatta per chi ama avere le unghie nere prima di usare detersivo o sapone di marsiglia... >:D
Allora, per concludere, il vero dubbio che una casa si può porre è: ma quanti utenti avrebbero la voglia il venerdì sera di personalizzare la moto per avere poi tutto il tempo di usarla sabato e domenica?  questo non si sa... sulla carta potrebbero essere in tanti, ma poi in pratica pochi.

edoRC

#19
Citazione di: Mik il 27 Febbraio 2010, 00:14:01
Citazione di: cfasd-Dakota350 il 26 Febbraio 2010, 00:55:57
Ciao MIK, si non posso darti torto, ma i pesi, le dimensioni, le esagerazioni degli optionals, talvolta possono essere anche un intralcio.
Spesso col Dakota, in certe situazioni, avrei preferito avere i kilogrammi e le dimensioni di uno snello 125 sotto i ciapet, o perchè no la semplicità di un Ciao.
Poi per la questione "soporifera" delle case motociclistiche, che tranne casi di restailing e ridisegnazione centrati in toto dei nuovi modelli (Bmw, Ktm, Yamaha) credo influisca molto la congiuntura economica in atto; poi quasi tutta l'acqua calda è stata scoperta, e a volte anche ribollita quando si è raffreddata.

Poi ancora non riesco a capire la nuova moda di rendere spigolose le forme, in stile stealth, quando le rotondità son sempre state preferite.
La Tenere ha scopiazzato la Ktm in questo? Da dove è partito il tutto?
I designers oggigiorno fan fatica a stondare i disegni? Famo un riga li, poi una la, tiramo via qui, congiungiamo di la...risparmiano tempo?
Ci vorrebbe NADREBO a dar risposta in merito.
'AO.

Ciao CFasd, la fisica è una brutta bestia... se la conosci ti dimostra che non è solo una questione di ingombri e peso, bensì dove li vai a collocare. Oltre che tutto quello che concerne rigidità di un telaio nei punti giusti e flessibilità in altri. L'Africa Twin aveva trovato questi equilibri al punto che nonostante non montasse gomme sportive sul misto asfaltato non perdeva neppure un centimetro da una valido modello come era la yamaha fazer 600. Perquanto riguarda il design trovo il discorso molto relativo nel senso che va a gusti. Ogni stile è degno di essere espresso e di esistere indipendentemente che piaccia o no. Forse non c'è più niente da scoprire, tranne una cosa che ho in mente da anni e che sarà venuta in testa anche a chissà quanti altri...
la moto dalle sovrastruttre intercambiabili. Partendo da una base ciclistica e motoristica media, quindi direi un bicilindrico a V 750 cc  creare poi con sistemi incernierati rapidi degli agganci veloci affinchè un week end abbia la sport tourer, l'altro la sportiva, l'altro ancora la motard eppoi una enduro... sarebbe il massimo. Tutto con lo stesso motore, telaio e sospensioni. Qualcuno potrebbe parlarmi dei limiti del reparto sospensioni, ma con l'avvento dell'elettronica potrebbe accadere a breve che una stessa sospensione anteriore o posteriore, si possa settare con un ampio range per permettere del fuoristrada e pure marcia su asfalto da sportiva. Magari senza riuscire ad arrivare agli estremi (cross con un set, pista con l'altro) ma comunque avvicinarsi come detto sopra. Chi ha il nordwest poi questoe sercizio già lo conosce... innumerevoli i casi di cambio estetico con le plastiche RCR e pure qualche RC, tutti ben riusciti.
ciao mik!
questa non ha le sovrastrutture intercambiabili; non è un 750, ma un 1200, non credo abbio molto da enduro, se non il termine... ma penso basti e avanzi per una larga fetta di mercato, ma sul discorso sospensioni ci siamo!!!! http://www.moto.it/prove/ducati-multistrada-1200_1.html  ;) ;) ;)
si chiama ducati!! se non altro viva l'italia!!!  :ok:

duc27

#20
Citazione di: edoRC il 01 Marzo 2010, 10:35:19
Citazione di: Mik il 27 Febbraio 2010, 00:14:01
Citazione di: cfasd-Dakota350 il 26 Febbraio 2010, 00:55:57
Ciao MIK, si non posso darti torto, ma i pesi, le dimensioni, le esagerazioni degli optionals, talvolta possono essere anche un intralcio.
Spesso col Dakota, in certe situazioni, avrei preferito avere i kilogrammi e le dimensioni di uno snello 125 sotto i ciapet, o perchè no la semplicità di un Ciao.
Poi per la questione "soporifera" delle case motociclistiche, che tranne casi di restailing e ridisegnazione centrati in toto dei nuovi modelli (Bmw, Ktm, Yamaha) credo influisca molto la congiuntura economica in atto; poi quasi tutta l'acqua calda è stata scoperta, e a volte anche ribollita quando si è raffreddata.

Poi ancora non riesco a capire la nuova moda di rendere spigolose le forme, in stile stealth, quando le rotondità son sempre state preferite.
La Tenere ha scopiazzato la Ktm in questo? Da dove è partito il tutto?
I designers oggigiorno fan fatica a stondare i disegni? Famo un riga li, poi una la, tiramo via qui, congiungiamo di la...risparmiano tempo?
Ci vorrebbe NADREBO a dar risposta in merito.
'AO.

Ciao CFasd, la fisica è una brutta bestia... se la conosci ti dimostra che non è solo una questione di ingombri e peso, bensì dove li vai a collocare. Oltre che tutto quello che concerne rigidità di un telaio nei punti giusti e flessibilità in altri. L'Africa Twin aveva trovato questi equilibri al punto che nonostante non montasse gomme sportive sul misto asfaltato non perdeva neppure un centimetro da una valido modello come era la yamaha fazer 600. Perquanto riguarda il design trovo il discorso molto relativo nel senso che va a gusti. Ogni stile è degno di essere espresso e di esistere indipendentemente che piaccia o no. Forse non c'è più niente da scoprire, tranne una cosa che ho in mente da anni e che sarà venuta in testa anche a chissà quanti altri...
la moto dalle sovrastruttre intercambiabili. Partendo da una base ciclistica e motoristica media, quindi direi un bicilindrico a V 750 cc  creare poi con sistemi incernierati rapidi degli agganci veloci affinchè un week end abbia la sport tourer, l'altro la sportiva, l'altro ancora la motard eppoi una enduro... sarebbe il massimo. Tutto con lo stesso motore, telaio e sospensioni. Qualcuno potrebbe parlarmi dei limiti del reparto sospensioni, ma con l'avvento dell'elettronica potrebbe accadere a breve che una stessa sospensione anteriore o posteriore, si possa settare con un ampio range per permettere del fuoristrada e pure marcia su asfalto da sportiva. Magari senza riuscire ad arrivare agli estremi (cross con un set, pista con l'altro) ma comunque avvicinarsi come detto sopra. Chi ha il nordwest poi questoe sercizio già lo conosce... innumerevoli i casi di cambio estetico con le plastiche RCR e pure qualche RC, tutti ben riusciti.
ciao mik!
questa non ha le sovrastrutture intercambiabili; non è un 750, ma un 1200, non credo abbio molto da enduro, se non il termine... ma penso basti e avanzi per una larga fetta di mercato, ma sul discorso sospensioni ci siamo!!!! http://www.moto.it/prove/ducati-multistrada-1200_1.html  ;) ;) ;)
si chiama ducati!! se non altro viva l'italia!!!  :ok:
:RIR: :RIR:  ::)
Forse non è esattamente ciò che intendeva RC-TRUE (anzi sicuramente; e condivido!), ma è pur sempre una fortissima novità che, piaccia o no, rende quel mostro idoneo a più possibili utilizzi. La nuova multistrada, passata assolutamente inosservata dalla stampa nazionale (strano però, non succede mai questo! ??? ) è invece un'altra capostipite che darà presto ai concorrenti il modo di imitarla, certamente anche superarla, ma sarà in grande stile mediatico. Peccato che gli italiani siano dei perdenti nel DNA lo si vede anche da queste cose! Pazienza... :ok:

Mik

#21
In questo paese è in atto l'azzeramento di tutte le sane culture: da quelle scolastiche a quelle del divertimento come le moto. A meno che... si paghi ed a peso d'oro. Oppure a meno che si faccia nelle televisioni tanti spot e quindi pagando. Ma siccome uno spot TV di moto non si vede da secoli e Ducati volente o nolente ha fatto i suoi tagli e deciso di non foraggiare i mass media italiani, ecco quindi che si è parlato molto poco di questa moto. E ducati ha fatto bene, forse perchè è una moto di concezione + nord-europea. Quindi meglio investire in pubblicità altrove. Il DNA italiano è perdente perchè i poteri forti hanno deciso di modificarcelo. Nella repubblica delle banane avere una moto è sinonimo di benessere e quindi di stangate, tasse e pregiudizi. Nella repubblica delle banane i mass media parlano bene di aborti di moto, nascondendo tanti difetti, basta prendere dei soldi da chi ne ha: vero gruppo piaggio???  con la "fantastica"  shiver...
O magari con tutti quei motori yamaha a 5 valvole che ai bassi prendevano la paga pure dagli scooter in città...

duc27

#22
Bentornato caro Mik!!! ;D
Non mi riferivo alla pubblicità in generale, ma a quelle riviste che si spacciano per "specializzate"del settore (già, ma quale!?); direi che in considerazione di ciò è assai più triste e raccappricciante!

Mik

#23
Citazione di: duc27 il 01 Marzo 2010, 13:45:02
Bentornato caro Mik!!! ;D
Non mi riferivo alla pubblicità in generale, ma a quelle riviste che si spacciano per "specializzate"del settore (già, ma quale!?); direi che in considerazione di ciò è assai più triste e raccappricciante!
ciao druido, mai mettere le mani sopra la cenere di un fuoco spento, le braci potrebbero essere + che vive... :hihi: :hihi:

CFASD

Secondo me oltre che trovare soluzioni plausibili, anche del genere MIK, bisognerebbe andare incontro anche alle esigenze del portafoglio dei clienti! Oggigiorno la situazione economica non consente sicuramente a tutti di farsi ogni nuovo modello che esce sul mercato. Preferirei ritrovarmi indietro ai bei tempi andati in cui ci si poteva quasi permettere di cambiar moto o auto dopo poco tempo o addirittura a fine stagione. Ora si resta spesso a guardare o sognare moto che vedi nei motorshows, dalle vetrine dei concessionari, e ti ci immagini solo sopra. E quando arrivi con sacrificio al momento di prenderla, è già uscita di produzione e ha fatto altre dieci versioni dopo. Oppure il tuo nuovo, proprio per questa rincorsa al nuovo, dopo un mese già non vale una cippa...
Questa è una mia riflessione personale, visto che ultimamente sto più a guardare e rimirare certe moto, che non a cavalcarle!
Ma mi soffermerei anche a guardare una stupidissima ruota di pietra...
'AO.
Per non dimenticare...
12.02.2011 - Peppetdm900 : sempre con noi
23.10.2011 - Marco Simoncelli : ciao SuperSIC
30.09.2013 - Fabio : grazie di essermi stato amico
Erik55 - Motorino

RC_true

#25
BENE!
Noto con estremo piacere che Mik... pungolato su quello che più lo attizza (e cioè la situazione socio/politico/motociclistica), si fà risentire... te l'avevo detto che il tuo vetriolo mi mancava! E sono ben contento che, sotto la cenere... le braci siano belle rosse; vuol dire che con una sana soffiata il fuoco può tornare a divampare!!
E io soffio!!!
Voglio ritornare sull'argomento della moto "trasformista" e sul perchè ancora non ci sia stato chi, preso da raptus "passionale", abbia deciso di lanciare un prodotto simile... confutandoti (scusami... ma mi è necessario) alcune tue tesi e allargando, aggiungendo qualcosa, alcune tue ipotesi:

1) Parto dalle ruote: vero che si potrebbe pensare a qualche soluzione di tipo "sgancio rapido", tipo quelle usate sulle moto da Endurance, per avere il cambio ruote rapido, ma questo... oltre che costare decisamente di più, sarebbe anche un po' pericoloso... perché, se una cosa è rapida da chiudere... è anche rapida da aprire e... quel che è peggio... se le operazioni per chiuderla sono poche (al limite una sola) il rischio che una unica operazione, mal fatta, porti a ruote vaganti... è quantomeno da brivido! Oltretutto... sai che pacchia per i mariuoli?? Se te ne vai a spasso per qualche città, famosa per simili "alleggerimenti"... rischi che dal semaforo devi ripartire a forza di braccia!
Tornando ad un briciolo di serietà, mi viene in mente che, per avere l'operazione cambio ruota rapido, una soluzione doppio monobraccio (ma và... qualcuno, col CX non ci aveva solo pensato!!!) permetterebbe di rendere questa operazione veramente rapida... niente catene da togliere e mettere... niente dischi da sfilare dalle pinze... niente perni e distanziali da cercare di riinfilare... col rischio che se te ne dimentichi qualcuno... riparti da capo!!! Ma... ahimè... se per una stradale, sport o tourer che sia, la vedo bene... già andare sull'on-off la vedo un pò tosta, almeno per l'anteriore!

2) Le sospensioni: è vero, con l'elettronica si potrebbe intervenire rapidissimamente sulla risposta idraulica ed anche... (un pò più difficilmente) sulla molla (o meglio sul suo precarico... a meno di non pensare ad una soluzione ad aria... possibile, ma complessa)... ma sulle corse ruota la cosa diventerebbe estremamente complicata: non è pensabile  fare una moto stradale, che debba viaggiare spedita per davvero, con le corse ruota necessarie ad una on-off... pena trovarti con un oggetto con la tendenza ad un assetto di tipo ondulatorio/sussultorio ad ogni staccata cattivella o nei cambi di direzione tirati... mi viene in mente l'immagine delle vecchie Citroen DS... gran macchine, per chi non aveva il mal di mare!!! L'opposto, e cioè una on-off con corse ruota da stradale... è anche peggio: un canguro, con le gambe ingessate, che rimbalza da una buca all'altra, beccandosi delle tamponate da urlo, col telaio che, gemendo, ad ogni tamponata in più pensa a dove deciderà di far partire una cricca per far finire il supplizio! Certo, sarebbe possibile pensare a "sospensioni a doppio stadio", con una parte della corsa bloccabile (qualche sistema del genere esiste nelle mountain-bike)... ma fra meccanismi, che debbono essere a prova di bomba in quanto ad affidabilità, e sofisticazioni elettroniche, le sospensioni costerebbero come la moto intera... e poi che ci mettiamo, in tutto quello che manca, per non arrivare al costo di una "fuoriserie"?

3) Tu dici che una cosa del genere non si fa perchè non conviene a "loro" (cioè a "noi" che le costruiamo... permettimi il plurale majestatis!)... mica a noi (cioe' a "voi" che le vorreste comprare... io tutti quei soldi non mi passerebbe nell'anticamera del cervello di buttarceli!!!!): HAI PERFETTAMENTE RAGIONE! Ma scusa, perchè devo ammazzarmi per fare una cosa che costa come 1,5 moto... ma che poi mi fa vendere 1 SOLA moto... quando ne posso vendere 2 se non 3, facendole diverse???

4) La idea della base comune, (che sempre più frequentemente viene definita "piattaforma") su cui, con pochi interventi, quindi meno investimenti, realizzare moto dalla diversa destinazione, è una idea che sta prendendo... e prenderà... sempre più piede. Questa stramaledetta crisi sta facendo ripensare, alla radice, i processi decisionali sui nuovi prodotti; fare una piattaforma comune richiede molto più ragionamento e considerazione in fase di impostazione, quindi uno sviluppo più lungo, ma alla fine permette delle efficenze che, fino a pochissimo tempo fa, non erano minimamente prese in considerazione, preferendo sfornare nel minor tempo possibile il maggior numero di prodotti... chi se ne frega se non c'è una vite in comune!!!
Pensate che oggi, in fase di definizione, se non dimostri che stai ottenendo un fattore di "carry over" (cioè di pezzi provenienti da prodotti già in produzione, o in sviluppo parallelo) superiore ad un valore bello corposo... ti ammazzano il progetto prima ancora di partire!

5) Il discorso fatto sopra, insieme all'effetto dirompente della crisi, ridurrà anche il senso di frustrazione, che ha ben espresso CFASD: vedrete che il ciclo di vita dei prodotti si allungherà almeno del doppio... cominciate a contare gli anni tra un modello e quello che lo sostituisce... vi ci vorrà un pò... ma ve ne accorgerete!!! Questo, almeno fino a quando, e se, la congiuntura negativa attuale non cambierà DECISAMENTE di segno e le moto ritorneranno ad andare a ruba: in quel caso, appena il primo costruttore rilancerà la sfida, tutti gli altri (quelli che riusciranno a sopravvivere... non pensate che sia troppo pessimista... la situazione è davvero ESTREMA!) saranno pronti a controbattere... e si ripartirà con i fuochi artificiali!

Per concludere, Mik, non aspettarti la fantomatica Moto "Arturo Brachetti"... ma continua a girare con il filo nero sotto le unghie... qualche purista benpensante continuerà a storcere il naso... ma tu glielo farai storcere ancora di più col tuo soddisfatto, compiaciuto, disarmante e... LARGO SORRISO! ;D

Mik

#26
post flash:  destino beffardo...

Stamattina mentre me ne stavo "seduto" in bagno a leggere il n. di motociclismo di febbraio ormai trito e ritrito, ho avuto un flash... mi son chiesto dopo i post dei giorni scorsi "... e se il n. di marzo di motociclismo fosse tutto bello dedicato al nuovo Multistrada ???..." così pochi minuti fa, appena prima di entrare al lavoro, mi son fermato in edicole e... TAAAAAAC!!! esattamente come predetto.

Meglio così. Anche perchè il mondo è già abbastanza bizzarro. Per i discorsi di Arturo Brachetti (ma chi è? il petroliere?) ci si sente stasera.

luc

#27
bé direi che il ciclo di vita del prodotto Gilera Bi4 è praticamente infinito...
scherzi a parte, RC_True ha fatto un'analisi da profesisonista quale è, e io la condivido appieno ma noto che c'è un'estremizzazione nei nuovi modelli presentati.
Estremizzazione di caratteristiche: davvero le sportive sono ormai moto da gara, questo è confermato dalle prime prove della nuova categoria Moto2 dove Talmacsi con una CBR 600 stradale preparata è arrivato tra i primi dieci. Confrontate una R1 con un mostro sacro come la RC30 di 20 (sob!) anni fa: la Honda sembra una moto quasi da turismo.
Estremizzazione di prezzi: ma come è possibile che la moto più venduta in Italia nel 2009 sia la 1200 GS che non si può pagare meno di € 15.000 perchè se non ci metti un pò di optional non sei nessuno? e la nuova Multistrada? € 18.000 di listino!? ma chi se li può permettere? con quei soldi uno si compra un mezzo da leggenda come la 1098!

moto modulare: anche se non è utilizzabile su strada, sapete che la società che gestisce il Motodromo importa un kit spagnolo da applicare ai cross 450 4t per farli diventare supermotard o (udite, udite) supermono? tempo fa ne parlarono su Moto&ciclismo, partendo dal cross se si monta mezzo kit si ha il SM e montandolo tutto si fa il supermono.
ce lo compriamo in società?

Mik

#28
Citazione di: luc il 02 Marzo 2010, 08:20:44
bé direi che il ciclo di vita del prodotto Gilera Bi4 è praticamente infinito...
scherzi a parte, RC_True ha fatto un'analisi da profesisonista quale è, e io la condivido appieno ma noto che c'è un'estremizzazione nei nuovi modelli presentati.
Estremizzazione di caratteristiche: davvero le sportive sono ormai moto da gara, questo è confermato dalle prime prove della nuova categoria Moto2 dove Talmacsi con una CBR 600 stradale preparata è arrivato tra i primi dieci. Confrontate una R1 con un mostro sacro come la RC30 di 20 (sob!) anni fa: la Honda sembra una moto quasi da turismo.
Estremizzazione di prezzi: ma come è possibile che la moto più venduta in Italia nel 2009 sia la 1200 GS che non si può pagare meno di € 15.000 perchè se non ci metti un pò di optional non sei nessuno? e la nuova Multistrada? € 18.000 di listino!? ma chi se li può permettere? con quei soldi uno si compra un mezzo da leggenda come la 1098!

moto modulare: anche se non è utilizzabile su strada, sapete che la società che gestisce il Motodromo importa un kit spagnolo da applicare ai cross 450 4t per farli diventare supermotard o (udite, udite) supermono? tempo fa ne parlarono su Moto&ciclismo, partendo dal cross se si monta mezzo kit si ha il SM e montandolo tutto si fa il supermono.
ce lo compriamo in società?
...esatto Luc! la 450 4t modulare su motociclismo era una verdona kawasaky. Rimarrà un caso isolato e si dimenticherà presto. Troppo avanti come concetto eppoi ci pensi a quei fenomeni che stanno in motorizzazione con la laurea di ingegneria comperata??? come farebbero ad omologarla??? per loro è impossibile.