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17/02/2013 Viene pubblicato l'elenco delle moto di interesse storico FMI. Sono presenti tutte le moto con motore BI4 Gilera

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Il vero spirito della dakar

Aperto da fanelliale, 08 Agosto 2017, 18:50:50

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Tgm50

Husky64 sei una grande miniera di informazioni, Wikipedia nei tuoi confronti é una realtà gestita da principianti, ci incontriamo spesso sul web e sono molto contento di condividere con te tutti questi ricordi, sempre grazie.

husky64

Citazione di: Tgm50 il 13 Agosto 2018, 14:16:26
Husky64 sei una grande miniera di informazioni, Wikipedia nei tuoi confronti é una realtà gestita da principianti, ci incontriamo spesso sul web e sono molto contento di condividere con te tutti questi ricordi, sempre grazie.

...per me è un onore pensare di poter farti da "scudiero"... :up:
...certi sogni sono come le stelle...irraggiungibili...
però quanto è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là...

  ..saluti,Lorenzo..

Matte

Citazione di: Tgm50 il 13 Agosto 2018, 00:30:42
Citazione di: Matte il 13 Agosto 2018, 00:06:12
Curiosa la tratta navale in Africa, forse dovuta al fatto che volevano evitare quello stato africano, magari perché pericoloso (tiro ad indovinare, eh?).
Molto pericoloso, nello Zaire in quel periodo c'era una guerra in corso e l'organizzazione volle starne veramente alla larga. Poi ci trovammo ugualmente coinvolti in una situazione simile con un colpo di stato in corso e con tanti pericoli, ma lo narrerò proseguendo il racconto.
Non ne ero certo, ma lo supponevo. Grazie per la delucidazione.
Ciao
Paolo
Perché sono qui? Gilera KZ 125

Tgm50

#93
Dopo la giornata dedicata al prologo, partimmo il mattino successivo da Parigi alla volta di Séte (820 km) un lungo trasferimento tutto su asfalto, attraversando paesini e città sempre gremite da un folto pubblico di appassionati. La Parigi Dakar in Francia ha sempre riscosso un grande successo, specialmente Negli anni 80/90. In serata giunti a Séte imbarcammo le nostre Suzukine 350 sul traghetto che dopo circa due giorni di navigazione ci portó in Libia, nella città di Misratah. La nave era in forte ritardo e anziché arrivare nella serata prevista, giunse al porto in piena notte. Sbarcammo alle 4 del mattino e sotto una forte pioggia partimmo per la prima tappa Africana (653km) di qui 204 erano di prova speciale. In questa prima tappa si ritirò Carlo Alberto Mercandelli, che guidava una delle 5 Suzuki preparate da Fatichi sempre come team  Assomoto. Le classifiche che allego le prendo dal resoconto ufficiale dell'organizzazione dove viene specificato il tempo, la cilindrata ( 1 oltre 500cc ) (2 fino a 500cc ) e la categoria (P prototipi ) ( S siluette ) ( M marathon ) la foto non è tanto nitida, perché era un provino di dimensioni molto ridotte.

husky64

...certi sogni sono come le stelle...irraggiungibili...
però quanto è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là...

  ..saluti,Lorenzo..

Tgm50

#95
La seconda tappa Africana era di 375 km tutti di prova speciale, si partiva dalla periferia di Sirte per giungere nella città di Sabah, dove a fianco dell'aeroporto era stato allestito il bivacco.
La notte trascorsa a Sirte era stata molto difficile, perché tutto l'accampamento della carovana era finito sott'acqua causa una serie di forti temporali. Anche le nostre tende erano umidicce e morbidose dato che erano state montate nel fango riportando un po' di terra per rialzarle più possibile.
La tappa era abbastanza scorrevole su terreni parecchio compatti poca sabbia e tanti sassi fuori dalle traiettorie di quelle piste Libiche. Dopo circa 100 km mi raggiunse Ciro  De Petri ( era rimasto attardato nella tappa precedente e partiva dopo di me) arrivammo assieme ad un riferimento importante del road book, le indicazioni sulla carta dicevano sinistra, ma il CIRO puntó deciso a destra e con la sua Yamaha ufficiale scomparve velocemente. Io rimasi sorpreso e indeciso sul da farsi; seguire il road book o lanciarmi sulle tracce del Bergamasco..... andai a destra fidandomi dell'esperienza di un campione come De Petri. La pista era facile e velocissima con parecchi saliscendi di lieve pendenza che permettevano una buona visibilità. Dopo parecchi km, vedo un concorrente che arriva in senso contrario al mio, era ancora De Petri, era un po' agitato e volle sapere a che km era il mio trip, gli dissi i km esatti e lui dopo aver invertito la marcia ritornó a calcare la pista da dove era arrivato. Anch'io ripartii con qualche dubbio in più. Passarono ancora tanti km finché giunsi su una strada asfaltata, mi resi conto che ero sicuramente fuori rotta, presi dal marsupio la cartina, e cercai di seguire la direzione più logica per rientrare sul percorso di gara. Dopo pochi km un mezzo militare di traverso sulla carreggiata con due soldati che mi segnalarono di abbandonare l'asfalto e mi fecero dei cenni per andare nel deserto in una certa direzione. Senza una vera pista proseguii con difficoltà ma......fortunatamente in men che non si dica capitai sulle tracce della prova speciale, e giungendo al controllo di passaggio mi resi conto che erano passate solo 15/16 moto. Via a manetta per la seconda parte della speciale, e.....sorpresa finale: a 50 km dall'arrivo mi ripassó come un fulmine il mitico CIRO, ( che vinse quella tappa con 27 minuti di vantaggio sul secondo concorrente classificato. Seguendo De Petri, in quella strana giornata mi ritrovai nuovamente in ottima posizione in classifica, primo della classe fino a 500, primo della categoria Marathon. Successivamente ho trovato anche un articolo che parlava di questa tappa.

pegaso_grigio

Che meraviglia di letture ci offre questo ferragosto. :clap: :clap:
Grazie Beppe. E complimenti per il tuo inizio proficuo di gara.
Restiamo in attesa del racconto del proseguio :cinema: :cinema: :cinema:
A volte la "macchina" del tempo.... è soltanto una moto


La cura per ogni cosa è l'acqua salata!  Il sudore, le lacrime o il mare.


A piedi cammino, con l' auto viaggio, con la moto sogno.

vninja

Grazie 1000 della condivisione di fatti così belli ed intimi!!!!!!!!
Valter

Matte

Sono sempre bei resoconti da leggere, grazie [banana]
Ciao
Paolo
Perché sono qui? Gilera KZ 125

Topo gigi

Dai tempi letti e dopo il tuo coinvolgente racconto, ho idea che De Petri guidasse "Come se non ci fosse un domani"

Matte

Citazione di: Topogigi il 16 Agosto 2018, 18:46:29
Dai tempi letti e dopo il tuo coinvolgente racconto, ho idea che De Petri guidasse "Come se non ci fosse un domani"
La sensazione in effetti è quella.......
Ciao
Paolo
Perché sono qui? Gilera KZ 125

fanelliale


RENATO

urca Beppe, complimenti andavi forte con quel Suzuky  :ok:

RC_true

Grande racconto...Beppe...e inestimabili le classifiche giornaliere ufficiali....spero tu le abbia tutte...io ne ho solo un paio!
Poi...con nostalgia..posso dire: io c'ero! Almeno in parte: partii con la mia auto (carica di pezzi che non ci stavano sul furgone pieno di moto!) E guidai tutta la notte fino a Reims ( un freddo assurdo!!!).
Poi ridiscesi tutta la Francia col Galbusera a farmi da navigatore...fino a Sete....che ricordi!
A Sete il Perini aveva preso un albergo che definire bettola era un gran complimento....ma poi, a cena, capimmo il perche : ci servirono una "Boulabas" faraonica....un vassoio enorme con quattro piani di pesce buonissimo che ti saziavano solo a guardarlo; ho ancora nelle orecchie l'"Ahhhhhh" di soddisfazione del Perini quando due camerieri introdussero quel grattacielo ittico....uno spettacolo!
Il Gianni poteva anche avere qualche lato debole nel suo incarico di Team Manager.....ma sulle scelte dei ristoranti non lo avrebbe fregato neanche il più navigato dei Gourmet!!

DakoBox

Citazione di: RC_true il 17 Agosto 2018, 11:01:19
.....ci servirono una "Boulabas" faraonica....

Boulabas  ::) ...... meglio Bouillabaisse  :fuma:

ma ci sta: a ognuno il suo mestiere e visto che Tu Ing Romolo il tuo lo esprimi benissimo, puoi pure permetterti di maccheronizare il nome di un sontuoso piatto!  :ok:

adesso però torna nei ranghi di competenza e vai in soccorso di Federosso Qui: https://www.gilera-bi4.it/public/forum/index.php/topic,21975.0.html che si sta incasinando la vita non poco! :stars:


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges