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Pompe acqua BI4

Aperto da duc27, 25 Giugno 2008, 08:43:44

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duc27

Di seguito alcuni chiarimenti su quest'argomento orami dibattuttissimo! In un recente post è stato chiarito di porre attenzione a queste componenti che si trovano su alcune aste web ed è corretto poichè è giusto ricordare che non esistono da tempo parti nuove originali Gilera!! Esistono però delle Officine specializzate in grado di ricondozionare perfettamente una pompa guasta; nel nostro forum ci sono innumerevoli riferimenti di questo tipo.
Il consiglio che mi sento invece di fornire a tutti riguardo la durata di questi componenti è il seguente; sebbene il liquido di raffreddamento non costituisce l'elemento lubrificante dei cuscinetti pompa, va detto che tenendolo sostituito con regolarità si prolunga notevolmente la vita della stessa, e non solo! Le spiegazioni sono molte, ma le più importanti sono che i liquidi in questione sono delle miscele chimiche particolari che tra le tante componenti annoverano le famose "glicole". Senza entrare nello specifico chimico (anche perchè non sono assolutamente all'altezza!) va detto che queste tendono a "separarsi" dopo un lungo utilizzo riducendo notevolmente la capacità di mantenere stabile la temperatura del liquido. Essendo la pompa dell'acqua il punto più caldo del circuito di raffreddamento, questa subisce notevoli salti termici derivanti dall'utilizzo della moto; es. prima traffico, poi lungo rettilineo, ecc. Nella zona della pompa il delta termico può tranquillamente superare i 50°!!! Se il liquido di raffreddamento è poco efficace questo avviene in tempi ben più ristretti del normale! In conclusione: sostituire il liquido ad intervalli di due anni circa (lo dice anche la Casa Madre!) in funzione ovviamente all'utilizzo del mezzo, acquistate dei buoni prodotti evitando quelli a basso costo che si trovano nei centri commerciali (specie quelli pronti all'uso!), preferibilmente acquistate prodotti "puri" cioè da diluire e fate molta attenzione alla diluizione che dovrà essere fatta con acqua DEMINERALIZZATA e non con acqua di rubinetto. Riempite correttamente l'impianto disaerandolo con gli appositi spurghi posti a lato della testata. Se la moto è ferma da molti anni, prima di accenderla vuotate l'mpianto e riempitelo con acqua deminerallizzata miscelata con dell'aceto in una soluzione del 15-20% (esistono prodotti in commercio specifici ma costano molto e non fanno molto di più dell'aceto!) accendete la moto e lasciatela scaldare sino all'intervento delle elettroventole quindi spegnetela lasciatela raffreddare ed introducete il nuovo liquido; ovviamente previo svuotamento dell'impianto. Queste attività mi hanno permesso su tutte e tre le RC che ho avuto sin'ora (ma non solo loro!) di percorrere decine di migliaia di km (minimo 93.000) senza patire guasti alla pompa dell'acqua ma ricordo che questa attività implica altri benefici notevoli su altre parti meccaniche. Spero di essere stato utile!

antonio2

ottima descrizione che concordo pienamente.
non ho mai capito se sono i cuscinetti che si usurano e quindi poi creano il trafilaggio determinando la ruggine oppure e il premistoppa che cede facendo passare l'acqua  che poi genera i danni ai cuscinetti.
personalmente sulla mia moto ho cambiato la pompa dopo 15.000 km ( due anni ) e credo che era dovuto ad un suo difetto di fabbricazione . la seconda l'ho cambiata dopo circa 70.000 km ma mi sembra che ancora si a buona.
Ho rigenerato la pompa originaria che ora sta girando sulla mia moto senza problemi.
Il ricambio originale non si trova piu ma c'e' chi si  utilizzando i corpi pompa  residui di magazzino ne ha ricostruito gli altri componeneti facendo praticamente la pompa nuova .
Cio ha permesso a molte persone di riprendere la propria moto ormai inutilizzabile a causa della pompa.
Ciao
Antonio


duc27

Citazionenon ho mai capito se sono i cuscinetti che si usurano e quindi poi creano il trafilaggio determinando la ruggine oppure e il premistoppa che cede facendo passare l'acqua  che poi genera i danni ai cuscinetti.
Difficile davvero scoprirlo; diciamo che tra i due componenti quello più "delicato" è la tenuta. Tra l'altro in questo caso è pure lambito da temperature notevoli...ma a livello di sicurezza tecnica, per quanto mi riguarda, non ne ho!

DakoBox

Secondo me è una concomitanza di cause,mi spiego:
Le tenute ,come dice il buon Mauro, sono componenti a contatto diretto con l'acqua calda (e,purtroppo, anche con "sporcizia"in sospensione), sono soggette a sbalzi repentini di parecchi gradi e a violente variazioni di velocità.
Appurato questo e essendo a conoscenza della provenienza "idraulica" (sono componenti di comuni circolatori da caldaie casalinghe) sono convinto che a monte c'è stata una sopravalutazione sulle caratteristiche di resistenza in sede di progetto (unitariamente ad una probabile ricerca di contenimento dei costi).
Affermo questo perchè in un circolatore montato in un impianto di riscaldamento non si riscontrano le sopracitate caratteristiche di uso (girano sempre alla stessa velocità,linearmente,con sbalzi di temperatura assolutamente graduali.

I cuscinetti lavorano nel loro grasso e vengono "martellati" ciclicamente dalla rotazione del motore (che- ricordo- è un monocilindrico 4 t ,notoriamente instabile nella rotazione : l'albero riceve un "calcio" dal pistone ogni 2 giri,il resto è inerzia ).
Quindi ogni qualvolta avviene lo scoppio la cinghia di distribuzione da uno strattone che "schiaccia" in senso trasversale l'albero della pompa.

Tutto ciò funziona bene fino a che la tenuta fa il suo dovere,ma appena ciò non avviene più, l'acqua passa nella camera dei cuscinetti.
Inizialmente un foro previsto per spurgare eventuali piccoli trafilamenti riesce a scaricare l'acqua e qui DOVREBBE intervenire il solerte proprietario che ispezionando ogni migliaio di km la cinghia di distribuzione si accorge del trafilamento e pone rimedio revisionando la pompa a poco prezzo! (le tenute )

Se,invece, la cosa perdura ,allora son dolori:l'acqua dilava il poco grasso e in breve tempo i cuscinetti si inchiodano (con seri rischi anche per la cinghia e relativa organi connessi)

Per la serie "non c'è limite al peggio" ,alle volte, l'alberino della pompa si svincola dalla pista interna dei cuscinetti bloccati,girando a mo' di bronzina, "tornendosi!" nel diametro e rovinandosi irrimediabilmente.
A questo punto l'alberino lavora fuori asse,la superstite tenuta cessa di essere tale e il motore ...si svuota (nella migliore delle ipotesi).

Tutto ciò per dire che prestando la dovuta cura (come giustamente detto dal Duc) e attenzione ( con pochi e semplici controlli) si possono evitare esborsi succulenti a meccanici-tornitori-rivenditori.
Poi c'è anche la questione delle economie fatte in sede di industrializzazione: la Gilera,negli anni  80 seguiva la logica di mercato di  mamma Fiat (ovvero risparmio su componenti ritenuti secondari ma poi decisivi per garantire l'affidabilità) e quindi tenute in Viton invece che ceramiche e cuscinetti...russi (la pompa acqua del mio Dak era dotata di tali cuscinetti e tenute,montata da cani con tolleranze "generosissime" e durò 5000 km scarsi).


«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges

gattovaselina

Tutto verissimo ma va anche tenuto in debito conto il fatto che il nottolino tendicinghia che lavora in condizioni più o meno analoghe non incorre facilmente nel cedimento dei cuscinetti, allora diciamo che i motivi per i quali una tenuta idraulica smette di fare il suo dovere sono fondamentalmente 3:
- Disassamento con conseguente cedimento
- Funzionamento "a secco" con surriscaldamento e cedimento
- Contaminazione da olio che distrugge la tenuta
quindi la prima può capitare se cedono i cuscinetti, ma i cuscinetti cedono se ne viene dilavato il lubrificante a causa del passaggio del liquido di raffreddamento, le seconde due sono illuminanti, se c'è stato un problema come il cedimento della guarnizione di testa è probabile che il liquido di raffreddamento sia stato contaminato da olio, dopo qualche mese dalla riparazione parte la pompa e nessuno collega il fatto al primo guasto. Una volta di più nel BI-4 si è fatta una scelta di scuola automobilistica infatti la pompa di ricircolo è mossa dalla cinghia di distribuzione o da quella dei servizi, certo che su un 4 cilindri la coppia è meno "galoppante" ma non dimenticherei che ci sono moto che fanno 40-50 mila Km senza problemi in quel reparto anche e forse soprattutto per il non verificarsi dei punti sopracitati.

duc27

Citazionema non dimenticherei che ci sono moto che fanno 40-50 mila Km senza problemi in quel reparto anche e forse soprattutto per il non verificarsi dei punti sopracitati.
Ci sono state almeno due RC che ne hanno percorsi poco meno di 100.000Km senza quel problema...le mie! Potrei anche dire "documentabili". Concordo in pieno sull'analisi.

DakoBox

Come appena accennato, nel 1986,dopo 1mese di vita del Dak ho cambiato la prima pompa in garanzia : il "rotto" venne aperto direttamente in officina alla presenza di un'ispettore Piaggio (ricordo a chi non lo sapesse che all' epoca il mio Dakota era uno dei primissimi esemplari commercializzati ed il motore era una novità assoluta) che verificò l'inesatta tolleranza di montaggio dei cuscinetti e mi accennò ad una sostituzione della tipologia degli stessi nel pezzo nuovo.
Dopo quella sostituzione il motore fece almeno altri 80.K km senza problemi,ora monta una pompa rc 600 adattata che ha pochissimi km (circa 1000) e ,spero, sia altrettanto longeva (anche se ,ormai le mie percorrenze kilometriche non sono più quelle di xx anni fa  [saggio] )

Citazione di: gattovaselina il 27 Giugno 2008, 09:29:57
... il nottolino tendicinghia che lavora in condizioni più o meno analoghe non incorre facilmente nel cedimento dei cuscinetti...
Giusto...anche se le sollecitazioni sul galoppino tendicinghia sono diverse: esso è posizionato sul tratto ascendente della cinghia (e quindi gli strattoni sono molto meno intensi in quanto la cinghia va in direzione del suo lavoro di far girare le pulegge delle cammes - ricordo che le cinghie lavorano in trazione),poi non ha resistenze alla rotazione:deve far girare solo...se stesso e non ha dall'altra parte una centrifuga immersa nel liquido di raffreddamento che fa resistenza,infine le condizioni termiche di lavoro sono molto più tranquille sempre per il non contatto con il liquido di raffreddamento.



«Mi commuovono le minute sapienze che in ogni trapasso d'uomo si perdono.»  Jorge Luis Borges