News:

15/02/2013 A Novegro riappare il BI4 con alcune moto ed uno spaccato del motore nello stand della FMI.

Menu principale

I motori rotanti H2o

Aperto da duc27, 16 Gennaio 2009, 18:58:33

Discussione precedente - Discussione successiva

duc27

A chi interessa... allego un poco leggibile file contenente lo schema e le parti meccaniche dei motori rotanti 125 prima serie (Witteven). Non faccio commenti.

rc.rAle

grande duc..bello ed interessante

freddy

caspita che colpo , ma dove li trovi questi esplosi?

duc27

 :boh:   

Dai Freddy che domani mattina finalmente ci becchiamo!!!!
Allora vi voglio dare qualche spunto per "leggere" i particolari che distinguoni i grandi Costruttori dagli altri.... ;D
Guardate il prigioniero del complessivo termiche; allora quel particolare apparentemente "comune" nasconde un pensiero tecnico incredibile! La sezione dei filetti è da 8mm ma il "gambo" è da 5mm e notorete che a diverse altezze sono realizzate due bussole di "centraggio" per il cilindro; direte...e quindi!? Dietro a questi particolari c'è un ragionamento ed uno studio incredibile; 1) le termiche (cilindro e testa) subiscono una dilatazione lungo l'asse longitudinale in rapporto, ovviamente, alle temperature di esercizio delle stesse e nel cross come nell'enduro, dette temperature subiscono mutamenti notevoli in rapporto allo sforzo del motore ed alla fortemente variabile capacità di smaltimento (raffreddamento) dovuto a velocità basse o bassissime o presenza fango. Ebbene quei prigionieri così realizzati hanno un'elasticità dimensionale superiore a quella di un prigioniero a sezione unica dell'ordine del 56% in più!!! Questo si traduce nel quasi annullamento delle deformazioni dell'allumino sottoposto a tensione, maggiore durata delle guarnizioni, possibilità di utilizzare senza problemi anelli or di sezione ridottissima per le tenute della testata. 2) Questi prigionieri pesano il 36% in meno di uno convenzionale.
Questi pezzi erano interamente prodotti con lavorazioni su macchine utensili; non erano quindi realizzati con anime in fusione.
Che ne dite!? Questo è un solo un particolare componente di un motore Clienti e non "ufficiale"!!!! C'è molto altro ma....un pò alla volta altrimenti (freddy a parte) mi sa che che vi rompo!
Vorrei solo riuscire a trasmettervi con un pò di fatti il perchè di tutto l'amore che ho per questi gioielli di meccanica realizzati da un'Azienda assolutamente unica e che sino all'epoca Bi4...è rimasta tale!   

freddy

#4
 ragazzi  mi sa tanto che il Duc fosse l'allievo prediletto dell'Ing. Jan Witteven perchè di fronte a cotanta scienza non ho parole .... quasi quasi domattina quando lo incontrerò mi faccio fare l'autografo  e gli faccio fare lì per lì una elaborazioncina al motore del gilerone !!!! :P :P :P

Eclips

Citazione di: freddy il 17 Gennaio 2009, 13:31:24
ragazzi  mi sa tanto che il Duc fosse l'allievo prediletto dell'Ing. Jan Witteven perchè di fronte a cotanta scienza non ho parole .... quasi quasi domattina quando lo incontrerò mi faccio fare l'autografo  e gli faccio fare lì per lì una elaborazioncina al motere del gileone !!!! :P :P :P

porca miseria......se non ti dispiace stringigli la mano da parte mia domani, è uno spettacolo d'uomo, c'è poco da fare...... :jump:

rc.rAle

Citazione di: freddy il 17 Gennaio 2009, 13:31:24
ragazzi  mi sa tanto che il Duc fosse l'allievo prediletto dell'Ing. Jan Witteven perchè di fronte a cotanta scienza non ho parole .... quasi quasi domattina quando lo incontrerò mi faccio fare l'autografo  e gli faccio fare lì per lì una elaborazioncina al motore del gilerone !!!! :P :P :P
quoto in pieno..LE SA TUTTE!!

gattovaselina

Correggimi se sbaglio Duc, ma oltre alla leggerezza e all' elasticità i prigionieri realizzati con questa geometria sono anche più resistenti di uno "convenzionale" realizzato cioè filettando le estremità di un perno a sezione tonda, oltre a questo sarebbe curioso sapere a quale tipo di processi "post-lavorazione" fossero sottoposti sia dal punto di vista termico che meccanico con particolare riferimento alla eventuale rullatura.

rc.rAle

GATTO e anche tu non scherzi..Siete troppo tecnici..
e io che prima di conoscere internet e il forum pensavo di saperne un po' di bi4(anche se qui non si parla di bi4)

DAKOBG

Eh,Eh, a quanto pare c'è ancora qualcuno che ha fatto un passo avanti nel forum e sta capendo che fior fior di personaggi ci sono quà. ;)
1-0
GUAI CHI PER IL FUTURO NON TIENE IL PASSATO PRESENTE!

duc27

Citazione di: gattovaselina il 17 Gennaio 2009, 23:38:35
Correggimi se sbaglio Duc, ma oltre alla leggerezza e all' elasticità i prigionieri realizzati con questa geometria sono anche più resistenti di uno "convenzionale" realizzato cioè filettando le estremità di un perno a sezione tonda, oltre a questo sarebbe curioso sapere a quale tipo di processi "post-lavorazione" fossero sottoposti sia dal punto di vista termico che meccanico con particolare riferimento alla eventuale rullatura.
Finalmente!!!!!!!!! :ok:
Sicuramente sono molto più resistenti al taglio in quanto la sezione longitudinale è "variabile" quindi il modulo di resistenza (che si chiama jota) risulta nettamente superiore; certo che il rischio di deformazione per allungamento è maggiore per cui il serraggio a coppia assegnata diventa molto importante. Si tratta di trafilato da fusione martensitica, dimensionato con utensile al taglio (tornio), indurito termicamente, rullato, lappato sulle bussole di centraggio e passivato chimicamente. Una piccola, ma grande opera d'arte. Anche il Bi4 adotta lo stesso tipo di prigioniero, tuttavia un pò semplificato nel senso che le bussole di centraggio sono "piantate" nelle termiche, anzichè ricavate sul gambo del prigioniero. Si tratta di una soluzione comunque eccellente considerato il rapporto costo/efficienza. Questa tecnologia, davvero molto attuale, trasforma dei normali prigionieri in parte "attiva" della meccanica!!! A dire il vero (quelli del Bi4) andrebbero sostituiti ogni volta che si allentano....la stessa cosa è vera sui motori fire, dove il kit "smeriglio" per la testata prevede anche tutte le nuove viti di serraggio della testa! Nessuno credo lo faccia (nemmeno io del resto, salvo sulle mie RC! ;D) ma diventa molto importante eseguire sempre un buon serraggio del complessivo termico incrociando l'azione e rispettando le coppie prescritte. Se si esegue un buon lavoro sotto questo aspetto la termica risulta "eterna" sotto il profilo delle tenute idrauliche e di pressione, grazie alla notevole elasticità del complessivo! Complimenti ai progettisti ed ai tecnici! :ok: 

rc.rAle

e mica la sapevo questa..quella che andrebbero cambiati prigionieri ogni volta che tendono ad allentarsi

duc27

Citazione di: rc.rAle il 19 Gennaio 2009, 09:55:18
e mica la sapevo questa..quella che andrebbero cambiati prigionieri ogni volta che tendono ad allentarsi
Non ti preoccupare...ci sono fior di professionisti a non saperlo (ocomunque a non farlo!)!!! Ad ogni modo il punto cruciale della qualità del lavoro sta nei serraggi; sempre!!! Mi interessa però che ne siate a conoscenza. :ok:

rc.rAle

riguardo alle coppie di serraggio mai a caso!!!

Tizio.8020

 duc, non spararmi...
Proprio per l'amore che nutro per queste moto, non ho mai accettato di non poter usare la chiave dinamometrica per stringere i dadi di fissaggio del cilindro al basamento.
Semplicemente,non vi è lo spazio necessario (parlo del RC 250 / 2TD4).
Addirittura,mi feci prestare una "barra" dinamometrica,con chiave fissa da 14,ma niente da fare...
Tanto studio sui prigionieri,vanificato dal dover usare una chiave da 14 mm.
Io li chiudevo ,usando una prolunga calcolata per avere la giusta  coppia di serraggio.
Questo mi dà fastidio.
Smontando un Gilera,si notano un mucchio di accorgimenti "furbi",studiati per ottimizzare il prodotto,ma anche stupidate.
Ad esempio,il carter lato catena dell' RC 250 .
Per cambiare il pignone,o anche solo controllarlo,bisognava smontare quel carter.
Per smontarlo,bisognava:
- togliere sella e serbatoio
- allentare il carburatore,indi ruotarlo
- togliere marmitta e silenziatore
- svitare tutte le viti del carter sinistro
-togliere il carter,facendo attenzione ai tubi del miscelatore
infine controllare il pignone.
Dopo la prima volta, avevi tre possibilità.
A - ti tenevi la moto così
B - tagliavi la parte di carter che copre il pignone
C - lo rimontavi senza la vite incriminata, dopo aver eliminato la sua sede.
Tutto questo,perchè un ingegnere non aveva previsto un carter copripignone separato,come in tutte le altre moto.
Ho amato ,ed amo ,le Gilera NONOSTANTE avessero questi difetti,ma non ho i paraocchi,e mi dfanno fastidio.
Scusate,ma questa è la mia opinione.
Tiziano.