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Re: Bi4 verso Alfa

Aperto da kanaka, 21 Luglio 2009, 22:52:05

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kanaka

Citazione di: emaz il 21 Luglio 2009, 16:24:10
ciao Fabbri...grazie...che dici??? me ce fai rimontà in sella a sto monocilindro Alfa???
???
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.

emaz

il bi4 non è il singolo cilindro di un motore alfa degli anni 70??? o sbaglio???

Mik

Citazione di: emaz il 23 Luglio 2009, 09:37:55
il bi4 non è il singolo cilindro di un motore alfa degli anni 70??? o sbaglio???

Bella questa domanda/ossrvazione................... probabilmente qualche analogia c'è.
Ingegneri in comune, o stessa scuola italiana di pensiero a livello progettazione.
Di sicuro il nostro mono è performante e brioso proprio come i mitici 4 cilindri Alfa.
che mazzate davano alla concorrenza nelle gare turismo.

duc27

Citazione di: Mik il 23 Luglio 2009, 10:15:21
Citazione di: emaz il 23 Luglio 2009, 09:37:55
il bi4 non è il singolo cilindro di un motore alfa degli anni 70??? o sbaglio???

Bella questa domanda/ossrvazione................... probabilmente qualche analogia c'è.
Ingegneri in comune, o stessa scuola italiana di pensiero a livello progettazione.
Di sicuro il nostro mono è performante e brioso proprio come i mitici 4 cilindri Alfa.
che mazzate davano alla concorrenza nelle gare turismo.
sui bialbero Alfa di quegli anni, 4 cilindri 2000, non v'è la benchè minima analogia tecnica nè a livello di cilindro (l'Alfa disponeva di canne in ghisa "immerse" nel monoblocco in alluminio!) ne a livello di pistone che era con voluta a bombè fortemente positivo, nè nel numero di valvole, nè nell'inclinazione delle stesse, nè nel comando della distribuzione che nell'Alfa era a catena classica doppia. Uniche analogie erano due alberi a camme (che però sull'Alfa erano a comando diretto sulle valvole mentre nel bi4 è interposto un bilancere per valvola) e, però ,non lo so, può darsi le misure di alesaggio e corsa (?). A meno che sian stati prodotti dei motori diversi ad Arese, cosa di cui non so nulla! Negli anni '70 i motori erano ancora Alfa Romeo, Alfa Romeo e non i riadattati 4 in in linea di provenienza Fiat (comunque tanto di cappello pure a quelli) che compaiono sulle prime 155, mentre sulle ultime serie delle 145 spariscono i mitici boxer Alfa per far posto ai 4 in linea....

Filippo

Stesso progettista del boxer alfa (Bossaglia)
Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Mik

Citazione di: duc27 il 23 Luglio 2009, 10:33:23
Citazione di: Mik il 23 Luglio 2009, 10:15:21
Citazione di: emaz il 23 Luglio 2009, 09:37:55
il bi4 non è il singolo cilindro di un motore alfa degli anni 70??? o sbaglio???

Bella questa domanda/ossrvazione................... probabilmente qualche analogia c'è.
Ingegneri in comune, o stessa scuola italiana di pensiero a livello progettazione.
Di sicuro il nostro mono è performante e brioso proprio come i mitici 4 cilindri Alfa.
che mazzate davano alla concorrenza nelle gare turismo.
sui bialbero Alfa di quegli anni, 4 cilindri 2000, non v'è la benchè minima analogia tecnica nè a livello di cilindro (l'Alfa disponeva di canne in ghisa "immerse" nel monoblocco in alluminio!) ne a livello di pistone che era con voluta a bombè fortemente positivo, nè nel numero di valvole, nè nell'inclinazione delle stesse, nè nel comando della distribuzione che nell'Alfa era a catena classica doppia. Uniche analogie erano due alberi a camme (che però sull'Alfa erano a comando diretto sulle valvole mentre nel bi4 è interposto un bilancere per valvola) e, però ,non lo so, può darsi le misure di alesaggio e corsa (?). A meno che sian stati prodotti dei motori diversi ad Arese, cosa di cui non so nulla! Negli anni '70 i motori erano ancora Alfa Romeo, Alfa Romeo e non i riadattati 4 in in linea di provenienza Fiat (comunque tanto di cappello pure a quelli) che compaiono sulle prime 155, mentre sulle ultime serie delle 145 spariscono i mitici boxer Alfa per far posto ai 4 in linea....
I 4 cilindri delle 155 e 164 sono ancora tutti Alfa, nessuna influenza fiat. Evoluzioni, con twin spark e variatore di fase, ma comunque alfa e parenti dei gloriosi 4 cil anni '70/80.  
Poi dalle 166 e 156 non saprei.

emaz

non vorrei dire una cavolata ma ricordo nei meandri della mia scarsa memoria che il bi4 nascesse da una costola di un motore 6 cilindri alfa romeo (mi pare riprendesse il tipo di costruzione automobilistica, la pompa acqua e altre cosette), ma probabilmente sbaglio...forse il kanaka o il buon gattovasella potrebbero illuminarci...

duc27

155 è nata col 1700 e 1800 con la testata bialbero Alfa con variatore di fase ma monoblocco in ghisa e non alluminio che poco c'azzecca con Arese. l'unico motore superstite allora interamente Alfa mi sembra fosse il solo 2000 TS. Però son passati molti anni e posso sbagliarmi sicuramente!

duc27

Citazione di: Filippo il 23 Luglio 2009, 10:36:43
Stesso progettista del boxer alfa (Bossaglia)
Ma sai Filippo che mi suona strana anche questa!! Mi ricordo che ai tempi si diceva che il boxer Alfa fosse stato progettato originariamente dallo stesso ing. crucco che progettò il 6 boxer Porsche di cui non ricordo assolutaamnte il nome. E la successiva influenza Fiat portò alla semplificazione delle testate originali che erano a tre elementi distinti; castello camme, semitesta per sedi canotti valvole e testa vera e propria. Però può darsi che mi sbaglio! :boh:

Filippo

#9
CitazioneI papà dell'Alfasud



Tutto cominciò dall'ufficio di Hruska a Milano, al quale collaboravano solo altre due perone. Successivamente, dopo la rapida conclusione della fase iniziale, al progetto furono assegnate numerose altre persone.
A Domenico Chirico (proveniente da esperienze all'Autodelta e alla Porsche) fu affidata la progettazione delle sospensioni. Giorgetto Giugiaro, che poco tempo prima aveva fondato l'Ital-Design, in collaborazione con Carlo Felice Anderloni della Carrozzeria Touring,
fu responsabile del design. Aldo Mantovani venne incaricato dell'ingegnerizzazione con l'assistenza di Carlo Chiti (capo dell'Autodelta), Carlo Bossaglia sviluppò il motore, l'ingegner Agazzano e Federico Hoffman (progettista delle sospensioni) completarono il team. L'Alfa Romeo voleva una vettura economica e dai costi di gestione contenuti che mantenesse, però, il carattere tipicamente Alfa Romeo. Così, lo staff di ingegneri iniziò a lavorare intorno ad un nuovo concetto di Alfa Romeo.

Hanno sbagliato il nome ma il succo è quello

http://www.mitoalfaromeo.com/html/alfasud_modelli.asp

http://docs.google.com/gview?a=v&q=cache:nwoAjvRI9qkJ:www.aisastoryauto.it/cms/index.php%3Foption%3Dcom_docman%26task%3Ddoc_view%26gid%3D26+bossaglia+boxer+carlo&hl=it&gl=it

Fidatevi di ciò che scrivo, non è farina del mio sacco. O me l'hanno suggerito oppure l'ho visto scritto da qualche parte

Mik

Citazione di: duc27 il 23 Luglio 2009, 12:11:33
Citazione di: Filippo il 23 Luglio 2009, 10:36:43
Stesso progettista del boxer alfa (Bossaglia)
Ma sai Filippo che mi suona strana anche questa!! Mi ricordo che ai tempi si diceva che il boxer Alfa fosse stato progettato originariamente dallo stesso ing. crucco che progettò il 6 boxer Porsche di cui non ricordo assolutaamnte il nome. E la successiva influenza Fiat portò alla semplificazione delle testate originali che erano a tre elementi distinti; castello camme, semitesta per sedi canotti valvole e testa vera e propria. Però può darsi che mi sbaglio! :boh:
Anche il 2000 cc twin spark è l'evoluzione del mitico 4 cil Alfa.  E' chiaro che negli anni l'evoluzione avrà fatto cambiare materiali, quote, ma la base è davvero la stessa.
Mio padre di 4 cil alfa ne ha avuti 4 e tutte evoluzioni della generazione precedente
- giulia super 1300
-alfetta 1600
-alfetta 2000
-164 2000 twin spark super
A parte il primo e secondo modello che ero bambino, poi dopo cominciai ad aprirgli il cofano......... :hihi: :hihi: giusto per vedere e godere. Erano tutti fratelli quei 4 cil.
L'anziano saggio ed affidabile (1300), il performante (1600) l'esagerato che beveva e soffriva un pò il ritorno nei carb della benza incombusta (2000)  ed il perfetto (2000 ts con variatore di fase). quest'ultimo soffriva un pò in basso il peso della 164 e forse il catalizzatore che gli faceva un bel tappo.........  Tutti 8 valvole comunque.

duc27

Sì certo Mik!!! Le auto che hai citato montavano il mitico 4 cilindri Alfa Romeo!!! Anch'io ho avuto una Giulia Super 1600 ed un Alfetta 2000 L!! I quali erano appunto motori molto particolari per architettura e, oltre ad avere l'intero motore in lega di alluminio, disponevano delle fantasctiche canne (cilindri) in ghisa tuffati nel monoblocco nella "vasca di raffreddamento" che li lambiva TOTALMENTE! Infatti per rimontare quei motori bisognava essere meccanici con la M maiuscola, perchè mi ricordo che bisognava spessorare i cilindri con appositi anelli alla base in modo da ottenere il piano di appoggio alla testata sullo stesso livello. Mamma che motori...e non solo per quel particolare! In seguito il monoblocco fu sostituito da quelli più standard in ghisa di concetto Fiat (se non sbaglio con sigla 188) ma con testata Alfa e la catena di distribuzione sostituita dalla classica cinghia.
Invece per quanto riguarda il 6V Alfa (altro capolavoro di livello sopraffino; anzi di più!) è vero fu uno dei primi esempi con la pompa dell'acqua interna al monoblocco e comandata dalla cinghia di distribuzione ed inoltre la camera di scoppio somiglia decisamente di più a quella del bi4! Caspita non ci avevo proprio pensato. ma la testata e la distribuzione del primo 2,5 L V6 non c'entra un'emerita mazza perchè a singola camme sovrapposta alle valvole di aspirazione e con dita e bilancere per quelle di scarico. Solo dopo arrivò il due assi a camme.

Mik

Citazione di: duc27 il 23 Luglio 2009, 13:40:17
Sì certo Mik!!! Le auto che hai citato montavano il mitico 4 cilindri Alfa Romeo!!! Anch'io ho avuto una Giulia Super 1600 ed un Alfetta 2000 L!! I quali erano appunto motori molto particolari per architettura e, oltre ad avere l'intero motore in lega di alluminio, disponevano delle fantasctiche canne (cilindri) in ghisa tuffati nel monoblocco nella "vasca di raffreddamento" che li lambiva TOTALMENTE! Infatti per rimontare quei motori bisognava essere meccanici con la M maiuscola, perchè mi ricordo che bisognava spessorare i cilindri con appositi anelli alla base in modo da ottenere il piano di appoggio alla testata sullo stesso livello. Mamma che motori...e non solo per quel particolare! In seguito il monoblocco fu sostituito da quelli più standard in ghisa di concetto Fiat (se non sbaglio con sigla 188) ma con testata Alfa e la catena di distribuzione sostituita dalla classica cinghia.
Invece per quanto riguarda il 6V Alfa (altro capolavoro di livello sopraffino; anzi di più!) è vero fu uno dei primi esempi con la pompa dell'acqua interna al monoblocco e comandata dalla cinghia di distribuzione ed inoltre la camera di scoppio somiglia decisamente di più a quella del bi4! Caspita non ci avevo proprio pensato. ma la testata e la distribuzione del primo 2,5 L V6 non c'entra un'emerita mazza perchè a singola camme sovrapposta alle valvole di aspirazione e con dita e bilancere per quelle di scarico. Solo dopo arrivò il due assi a camme.
hai trovato la quadratura del cerchio:  il primo 4 cil alfa con cinghia anziche catena arrivò con la 156, questo almeno per il 2000 cc poi non so se il 1800 ed il 1600 la cinghia c'era già anche sull 155 ma ne dubito.

duc27

Citazione di: Mik il 23 Luglio 2009, 14:12:13
Citazione di: duc27 il 23 Luglio 2009, 13:40:17
Sì certo Mik!!! Le auto che hai citato montavano il mitico 4 cilindri Alfa Romeo!!! Anch'io ho avuto una Giulia Super 1600 ed un Alfetta 2000 L!! I quali erano appunto motori molto particolari per architettura e, oltre ad avere l'intero motore in lega di alluminio, disponevano delle fantasctiche canne (cilindri) in ghisa tuffati nel monoblocco nella "vasca di raffreddamento" che li lambiva TOTALMENTE! Infatti per rimontare quei motori bisognava essere meccanici con la M maiuscola, perchè mi ricordo che bisognava spessorare i cilindri con appositi anelli alla base in modo da ottenere il piano di appoggio alla testata sullo stesso livello. Mamma che motori...e non solo per quel particolare! In seguito il monoblocco fu sostituito da quelli più standard in ghisa di concetto Fiat (se non sbaglio con sigla 188) ma con testata Alfa e la catena di distribuzione sostituita dalla classica cinghia.
Invece per quanto riguarda il 6V Alfa (altro capolavoro di livello sopraffino; anzi di più!) è vero fu uno dei primi esempi con la pompa dell'acqua interna al monoblocco e comandata dalla cinghia di distribuzione ed inoltre la camera di scoppio somiglia decisamente di più a quella del bi4! Caspita non ci avevo proprio pensato. ma la testata e la distribuzione del primo 2,5 L V6 non c'entra un'emerita mazza perchè a singola camme sovrapposta alle valvole di aspirazione e con dita e bilancere per quelle di scarico. Solo dopo arrivò il due assi a camme.
hai trovato la quadratura del cerchio:  il primo 4 cil alfa con cinghia anziche catena arrivò con la 156, questo almeno per il 2000 cc poi non so se il 1800 ed il 1600 la cinghia c'era già anche sull 155 ma ne dubito.

gnorsì!!! ;D ;D Va bene la mia memoria sull'argomento fa acqua...e non poca! Per cui non discuto nemmeno minimamente  :ok:

kanaka

credo che fu colombo a disegnare il bi4, è parte di una costola dei motori FIAT... ma non vorrei che la memoria mi ingannasse.
Guai chi per il passato s'oscura il futuro!
La vera crescita stà riconoscere i propri errori e trarne dei vantaggi per costruire un futuro certo.