RC 600 C

RC-Cobra

La nuova RC 600 vede le luci della ribalta nel 1991, anno già molto prolifico per Casa Gilera che presenta in contemporanea anche la Nordwest e l’RC-R.

La C, si diceva, che viene identificata come “Cobra” per via del nuovo design del frontale, è chiamata a confermare le buone doti del modello precedente, nonché i buoni risultati di vendita. Le modifiche apportate sono numerose e vanno da un telaio ridisegnato con diverse quote ciclistiche, nuove forcelle Kayaba in luogo delle precedenti Marzocchi, una carenatura più moderna ed estesa che però contribuisce ad ammansire il carattere di questa nuova enduro, protraendola verso un utilizzo meno estremo. D’altra parte la Casa di Arcore ha deciso di approntare una versione apposita per i clienti più esigenti, ovvero la RC-R, praticamente una “pronto-gara”. Anche a livello di motore le modifiche sono sostanziali, con nuovi carburatori dai diffusori più abbondanti (30/30 mm, in luogo dei precedenti 28/29), una camera di scoppio ridisegnata e valvole maggiorate, il che porta ora il Bi- 4 a sfiorare i 50 CV all’albero.

Gli intenti della Gilera vengono accolti da una discreta risposta del mercato e già nel successivo 1992 viene introdotta un’ulteriore versione della RC-C, in sostanza uguale alla precedente, ma dotata di varie modifiche funzionali (come il comodo portapacchi con maniglie), nonché miglioramenti alla meccanica, che la confermano come ottima alternativa alle straripanti “mono” giapponesi dell’epoca.


RC-Cobra restyling

Nel 1993 viene introdotta l’ultima versione di questa enduro, che vede grafiche totalmente rinnovate ed in linea con i nuovi dettami stilistici di quegli anni, nonché ulteriori modifiche a livello di motore che portano la potenza a 53 CV all’albero. Le ultime RC prodotte vengono anche private del tradizionale avviamento a pedale, segno anche questo di un cambiamento che sta iniziando nel tipo di utenza ed utilizzo di questo genere di moto.

Come naturale erede della RC ’89, anche questa RC-C viene venduta in buon numero ed in generale il modello RC rimane proprio il più venduto di quelli motorizzati con il Bi-4. Va però constatato come l’evoluzione di questo modello, nonostante le modifiche più o meno importanti apportate nel corso degli anni, non abbia saputo risolvere una serie di inconvenienti già presenti sulla prima versione; problemi che se inizialmente possono essere chiamati “difetti di gioventù”, assumono il meno lusinghiero epiteto di “difetti cronici”. Tuttavia, chi ha saputo far fronte a queste magagne, si è ritrovato con una moto in grado anche di raggiungere senza particolari problemi il traguardo dei 100000 km, obiettivo senza dubbio ragguardevole per questo tipo di moto. E proprio questo è il motivo per cui ancora oggi si può trovare un buon numero di RC non solo ancora in funzione, ma anche in grado di offrire parecchie soddisfazioni ai rispettivi proprietari!